Trema ancora il Campidoglio a Cinque Stelle
Dopo l'arresto del presidente del Consiglio comunale grillino Marcello De Vito, anche l'assessore Daniele Frongia, fedelissimo della sindaca Raggi, risulta indagato con lo stesso capo d'imputazione, corruzione, nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma
In serata Frongia ha annunciato di aver rimesso le deleghe e di essersi autosospeso dal Movimento Cinquestelle
La sindaca le ha accettate, ma si riserva di formalizzarle in attesa degli sviluppi della vicenda giudiziaria
"Per una questione di opportunità politica, nel rispetto del M5S, degli attivisti e di chi ci sostiene ogni giorno, ma soprattutto nel rispetto degli stessi principi che mi spinsero molti anni fa ad aderire al Movimento, una forza politica trasparente e in cui credo fermamente, ho deciso di autosospendermi dal M5S e di riconsegnare le deleghe attribuitemi dal sindaco Virginia Raggi in qualità di assessore allo Sport di Roma Capitale", ha detto Frongia
A fare il suo nome sarebbe stato l'imprenditore Luca Parnasi che, nel corso dei suoi interrogatori, avrebbe raccontato di aver chieso a Frongia, assessore allo Sport del Comune di Roma e già vice-sindaco, di segnalargli il nome di qualcuno da assumere in Ampersand, una delle società del costruttore, come responsabile delle relazioni istituzionali
Frongia suggerì il nome di una giovane 30enne, una sua amica, ma la cosa poi non andò in porto perché, poco dopo, Parnasi fu arrestato
L'indagine su Frongia si inserisce nell'ambito del filone dell'inchiesta sullo stadio della Roma per il quale lo scorso 13 giugno finirono in manette nove persone tra cui lo stesso Parnasi, proprietario della società Eurnova che stava realizzando il progetto, cinque suoi collaboratori e l'ex presidente di Acea Luca Lanzalone
Pronta la replica di Daniele Frongia
"Ho appreso di essere coinvolto nell'indagine 'Rinascimento' del 2017... Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente, avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell'imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017"
"Visto il clamore odierno suscitato dalla notizia secondo cui il dott. Frongia risulta indagato nell'ambito del procedimento penale riguardante l'indagine 'Rinascimento', intendiamo precisare che da informazioni assunte personalmente dalla Procura, la posizione del nostro assistito sarà definita a breve con una richiesta di archiviazione
Tanto si doveva ad evitare il prosieguo di strumentalizzazioni giornalistiche e accostamenti alla recente vicenda giudiziaria "congiunzione astrale" alla quale, ci viene ribadito, il dott. Frongia risulta essere completamente estraneo"
Lo dichiarano in una nota gli avvocati Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo, difensori dell'assessore capitolino allo Sport
Subito all'attacco il deputato Pd, Michele Anzaldi:
"Ieri il presidente del consiglio comunale De Vito arrestato, oggi Frongia indagato per corruzione: con la Raggi rappresentano il nucleo storico del movimento 5 stelle a Roma
La sindaca dirà di non conoscere nemmeno lui,
come praticamente ha detto di De Vito?"
E alla Camera il deputato di Fdi Federico Mollicone, insieme ad altri colleghi, ha cominciato a scandire "O-ne-stà, o-ne-stà" imitando lo slogan M5s, denunciando un partito "all'ultimo stadio"
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