Polemiche furiose sui social per un videogioco che simula lo stupro e l’uccisione di donne:
ora la piattaforma è stata bloccata da da una petizione da 8mila firme su Change.org che ne chiedeva il bando
Lo riferisce la Bbc online, che parla di ‘Rape Day‘, il videogame in cui i giocatori possono “controllare le scelte di un serial killer stupratore durante un’apocalisse di zombie”
L’uscita del prodotto era stata programmata per quest’anno sulla piattaforma Steam della società americana Valve che ora ha fatto marcia indietro
Rispettiamo il desiderio degli sviluppatori di esprimersi, e lo scopo di Steam è quello di aiutare gli sviluppatori
a trovare un pubblico
Questo sviluppatore, però, ha scelto un tipo di contenuto e un modo di rappresentarlo che rende difficile la possibilità di aiutarlo”, hanno affermato in un comunicato i responsabili della società
L’ideatore Desk Plant ha ovviamente accettato la decisione, ma ha annunciato che non ha intenzione di buttare tutto il suo lavoro: pubblicherà infatti Rape Day sul proprio sito, permettendo di acquistarlo senza intermediari e cercherà in alternativa un’altra piattaforma che accetti il suo novel game
Non è comunque la prima volta che Valve finisce nella bufera:
a maggio del 2018 era stato lanciato un altro videogame chiamato ‘Active Shooter’, che simulava una sparatoria
in una scuola
Anche in quel caso, il gioco fu rimosso da Steam dopo una petizione che ha raccolto più di 18mila firme, tra cui quelle dei genitori delle vittime rimaste coinvolte nell’attentato alla Stoneman Douglas High School di Parkman
È passato incredibilmente in sordina fino ad oggi, quando Steam, il principale negozio digitale che distribuisce videogiochi, lo ha bandito a poche settimane dalla sua uscita
Si chiama Rape Day ed è un videogioco caratterizzato da una premessa assurda:
impostato come una sorta di visual novel, il titolo consente agli utenti di insultare, uccidere e stuprare le donne in un mondo colpito da un'apocalisse zombie
Una premessa incredibile per un videogioco, la cui pagina di Steam è rimasta fino ad oggi online in attesa del suo rilascio previsto per aprile
Il videogioco, segnalato come per adulti, era visualizzabile e preordinabile dagli utenti maggiorenni di Steam, dove venivano evidenziate le possibili "scelte malvagie" e l'assurdo obiettivo dei giocatori:
quello di uccidere e stuprare i personaggi femminili
Secondo la descrizione presente nel negozio digitale, ora scomparsa, si sarebbe trattato di una sorta di visual novel dove gli utenti avrebbero dovuto leggere parti della storia per poi selezionare un'azione, rappresentata poi a schermo attraverso rendering 3D delle varie scene
Per lo più cruente e di violenza contro le donne
Lo sviluppatore, consapevole della natura controversa del suo "gioco", aveva già rimosso alcuni contenuti ancora più assurdi, come una scena in cui si uccideva un bambino
"Non ho infranto nessuna regola, non vedo perché il mio titolo dovrebbe essere rimosso da Steam" aveva spiegato
D'altronde la piattaforma digitale aveva esplicitamente spiegato di non voler rimuovere nessun videogioco dal proprio catalogo a meno che non fosse illegale o puramente troll
Un editto molto vago al quale Rape Day è fin da subito sembrata una risposta creata proprio per vedere fino a che punto Steam avrebbe mantenuto questa promessa
L'azienda ha impiegato qualche giorno, ma alla fine ha ceduto e ha annunciato, attraverso un posto pubblicato sul blog ufficiale, che non distribuirà Rape Day e che lo rimuoverà dal suo catalogo
La data di rilascio ufficiale sarebbe dovuta essere il prossimo aprile
"Pensiamo che Rape Day porti con sé costi e rischi sconosciuti e di conseguenza non sarà disponibile su Steam" ha spiegato l'azienda in una nota
"Rispettiamo il desiderio degli sviluppatori di esprimere se stessi, ma questo sviluppatore ha scelto una serie di contenuti che ci rendono molto difficile farlo"
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