giovedì 9 maggio 2019

Tribunale: il boicottaggio commerciale contro i mass media è sempre lecito se rivolto come normale invito


Sì al boicottaggio commerciale
 Il tribunale di Roma ha sentenziato a favore delle associazioni Gay Center e Arcigay Roma che avevano avviato una protesta contro una radio romana dopo che un suo conduttore aveva usato dei termini omofobi nel corso di una trasmissione
L'emttente Radio Globo aveva quindi sporto denuncia ma,
si legge su La Stampa, 
il tribunale ha definito "lecita l’obiezione commerciale" da parte delle associazioni Lgbt che avevano invitato gli sponsor a defilarsi

Un danno economico importante per Radio Globo che avrebbe dovuto prendere le distanze dalle offese del conduttore e invece c'è stato un"sostanziale diniego da parte della proprietà di assumere apertamente una posizione critica nei riguardi dell’accaduto"

Il tribunale ha dato ragione alle associazione gay in quanto le loro richieste rivolte ad artisti ed imprenditori "non sono state formulate con toni impropri, con modalità violente, minacciose o scorrette né con argomenti di pressione volti a coartare la formazione del convincimento dei destinatari della comunicazione, ma sono state rivolte in forma di mero invito all’obiezione commerciale;

 neppure si può affermare che i comunicati si fondino sulla diffusione di notizie false, giacché - conclude il tribunale - la richiesta è in ogni caso sempre direttamente correlata alla vicenda più volte ricordata e non fondata su generiche accuse di omofobia"

Inoltre secondo il tribunale "nessuno dei comunicati seguiti agli avvenimenti del 7 settembre 2018 sembra manifestare la minima solidarietà nei riguardi degli enti rappresentativi della comunità gay"


Gay Center e Arcigay Roma vincono la causa contro Radio Globo

 Nel settembre 2018 durante la trasmissione mattutina The Morning Show, il conduttore aveva dichiarato verso una coppia gay che si baciava:
 «Mi fermo a guardare o perchè non siamo abituati a guardare o perchè semplicemente non è normale e provavo anche un certo disgusto»

Dopo questa dichiarazione le associazioni avevano chiesto agli sponsor di cessare le loro pubblicità su Radio Globo

  Radio Globo per questo motivo ha citato in giudizio le due associazioni che oggi hanno vinto la causa

Il tribunale di Roma, infatti, ha definito «lecita l'obiezione commerciale»

 Lo rende noto il Gay Center in una nota

I fatti: 
Radio Globo aveva citato in giudizio le associazioni Gay Center ed Arcigay Roma, chiedendo al tribunale, di far cessare l'attività delle associazioni verso gli sponsor, dopo che i referenti delle due associazioni avevano denunciato mediaticamente le parole del conduttore Roberto Marchetti

 «Oggi il Tribunale Civile di Roma ci dà ragione, affermando che è »lecita l'obiezione commerciale« e condanna Radio Globo alle spese processuali, dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center, »affermando che la nostra azione è stata legittima e che la radio non prendendo di fatto le distanze dal suo speaker, non può lamentarsi delle nostre azioni

 Questa sentenza è molto importante perchè per la prima volta stabilisce come legittima l'azione delle associazioni gay contro le attività discriminatore di un media«

Continua Marrazzo: 
«Purtroppo come si evince dalla sentenza l'assenza di una legge contro l'omofobia non ci da strumenti reali di contrasto alle discriminazioni, per questo sollecitiamo il parlamento ad approvare al più presto una legge contro l'omofobia

Inoltre, ci auguriamo che Radio Globo si scusi con gli utenti lesbiche, gay e trans e non ripeta più affermazioni discriminatore

 La sentenza evidenzia il contenuto omofobo delle dichiarazioni del conduttore di Radio Globo e la non presa di distanza da parte della radio sull'accaduto, dichiara Francesco Angeli, presidente Arcigay Roma 

 Di conseguenza viene legittimato il diritto di critica da parte dell'associazione Arcigay Roma, legato all'art. 21 della Costituzione, di esprimersi liberamente sulle dichiarazioni della radio, richiedendone, come accaduto a settembre, le scuse ufficiali

La sentenza inoltre conferma come legittima l'azione verso gli sponsor, espressa come appello per interrompere il sostegno economico alla Radio, confermando che mai la Radio, dopo le dichiarazioni omofobe del settembre 2018 del conduttore di Radio Globo, ha espresso una posizione di distanza da queste

 Una sentenza importante che ribadisce la centralità del lavoro di Arcigay Roma nella difesa delle discriminazioni omofobe, derivanti dal linguaggio d'odio, che servirà come esempio per il futuro nell'utilizzo di un linguaggio non offensivo»






Nessun commento:

Posta un commento