di Silvia Vittozzi
Il fruttarismo è uno stile di vita ed un sistema di nutrizione a base di frutta cruda, perciò include di evitare tutti i cibi cotti, cucinati ed elaborati, poiché considerati non salutari per l’individuo, in quanto causano squilibri nutrizionali, malattie, diminuzione della vitalità, sbalzi d’umore, indebolimento del sistema immunitario, dipendenza fisica ed emozionale.
L’assuefazione al cibo cotto, è un grave ostacolo per il fruttariano che deve vivere tutti i giorni in una società che allontana da questo stile di vita. Ogni aspirante fruttariano, ovvero detto “in transizione”, cerca il modo per sfuggire a tutte le tentazioni del cibo cotto: chi con estrema disciplina e chi lasciandosi andare ogni tanto alle vecchie abitudini. Secondo alcuni studi scientifici siamo dotati di neuroni mirror (specchio) che registrano i comportamenti dei nostri simili e ci spingono a copiarli, quindi a nutrirsi di cibo cotto, per una questione di convivialità e di socialità, poiché l’uomo è un essere sociale.
La frutta cruda può essere conservata a temperatura ambiente, non necessita né di frigorifero né dei fornelli, inoltre quasi non sporca i piatti e ciò risulta a favore dell’ecologia; i cibi cotti invece favoriscono abitudini e strutture economiche che sono nocive per l’ambiente e distruggono la vita.
Mangiando solo frutta si diventa più belli ed attraenti, con pelle, capelli ed unghie migliori, inoltre si emana anche un miglior odore del corpo, senza bisogno né di usare continuamente profumi e saponi chimici e né di consumare ed inquinare enormi quantità d’acqua come succede di solito nelle società avanzate.
Un ingegnere francese di nome André Simoneton scoprì che la media della vibrazione nelle persone sane è di 6500 A° in sù, mentre nelle persone malate tale vibrazione è sempre più bassa. I cibi cotti hanno una vibrazione bassa, per cui sono alimenti morti, invece la frutta cruda specialmente quella maturata al sole, è caratterizzata da una radiazione massima. Mangiando un frutto noi assorbiamo la radiazione spettrale del sole ed è proprio grazie a questo insieme di radiazioni immagazzinate nella pianta, che sappiamo oscillare tra l’infra-rosso e l’ultra-violetto.
I cibi crudi sono più salutari perché contengono più vitamine, minerali ed enzimi, che vengono notevolmente ridotti se sottoposti ad una temperatura di oltre 47,7 °C. Nel fruttarismo è ammesso l’essiccazione della frutta e il miglior metodo è naturalmente quello solare.
In generale tutto ciò che non può essere consumato crudo è nocivo per la salute umana, l’uomo si può anche adattare a nutrirsi di altri cibi diversi dalla frutta, ma col tempo si ammala inevitabilmente o riduce comunque la sua longevità.
Secondo l’anatomia comparata il corpo umano assomiglia a quello dei primati , dei bonobo, degli scimpanzé, che si nutrono principalmente di frutta. Noi esseri umani possiamo vivere meravigliosamente mangiando solamente frutta. Infatti, prima di adattarci ai cibi cotti per questioni climatiche, è stato riscontrato dai ritrovamenti fossili, che per milioni di anni abbiamo mangiato solo frutta e ancora oggi il nostro sistema digerente, la nostra dentatura, la nostra forma fisica sono fatti per assimilare frutta. Secondo diverse religioni e mitologie esisteva il paradiso terrestre dove l’uomo viveva in pace con tutti gli altri esseri viventi, cibandosi di sola frutta cruda. I fruttariani vorrebbero ricreare questa situazione, senza uccisioni di animali e piante e nutrendosi dei frutti che vengono donati da queste ultime e poi spargendone i semi, favorendo così la nascita di nuova vita.
I fruttariani possono vivere tranquillamente per anni senza bere acqua in aggiunta, poichè la maggior parte dell’acqua che assumono è quella organica contenuta nella stessa frutta. Tale acqua risulta più salutare di quella inorganica, che è invece considerata un acido debole e quindi acidifica il sangue.
Un frutto è definito tutto ciò che contiene, sta intorno un seme, perciò si includono nella categoria anche i cosidetti frutto-ortaggi: zucchine, pomodori, cetrioli, peperoni, zucche e infine la frutta grassa: avocado, olive e olio extra vergine d’oliva. Quest’ultimo in particolare è ottenuto con procedimenti meccanici, a freddo e utilizzando solo la polpa delle olive le quali vengono denocciolate usando attrezzature specifiche che possiedono pochissimi frantoi.
Anche nel fruttarismo è consigliabile scegliere la frutta biologica, biodinamica e meglio di tutte quella naturale perché i fruttariani risultano particolarmente sensibili alle sostanze chimiche.
Un’aspetto fondamentale del fruttarismo riguarda la salvaguardia dell’equilibrio tra i frutti acidi e alcalinizzanti.
La frutta acida (kiwi, ananas e tutti gli agrumi) deve essere maggiormente evitata perché acidifica il sangue rendendone il PH al di sotto del valore di 7,4 e provoca innanzitutto il dimagrimento eccessivo: classico problema di chi si cimenta nel fruttarismo senza alcune precauzioni. Tutta l’altra frutta arboricola e del sottobosco è leggermente acidificante e va consumata in abbinamento alla frutta-ortaggio che è invece alcalinizzante.
Un esempio di menù giornaliero equilibrato si riassume in 3 pasti principali: il primo, una mela rossa bio; il secondo, la frutta dolce e il terzo, la frutta grassa e la frutta ortaggio. Questi pasti vanno di norma organizzati rispettando il più possibile i ritmi circadiani, per cui non è consigliabile, ad esempio, mangiare dopo l’ora del tramonto, perché il corpo è predisposto per riposare, non per assimilare cibo e a lungo andare si rischia di non assimilare correttamente tutti gli elementi contenuti nella frutta.
La frutta deve essere preferibilmente consumata con tutta la buccia, perché nella buccia di ogni frutto sono conservate tutte le migliori sostanze, preziose per il nostro organismo.
La mela è il frutto principale della specie umana, perché è l’unico frutto che rende il PH del sangue neutro, cioè di valore 7,4, come deve essere e contiene tutti gli alimenti necessari di cui le nostre cellule hanno bisogno, ma proprio per questo occorre non eccedere nelle quantità, cioè ne bastano massimo tre al giorno, anche se in caso di dieta monofrutto se ne possono mangiare di più. A proposito di ciò, la mela è l’unico frutto che può sostenere una dieta monofrutto, infatti esistono anche i cosidetti melariani, (o appletarians) che si cibano solamente di mele in tutti i periodi dell’anno.
L’avocado è particolarmente importante perché contiene grassi e proteine elevati rispetto ad altra frutta. Anche le olive sono ricche di grassi e insieme all’olio e all’avocado, rappresentano un valido aiuto contro il dimagrimento eccessivo e quindi contribuiscono al mantenimento e allo sviluppo della massa muscolare. In merito a quest’ultimo aspetto, anche nel fruttarismo è importantissimo l’esercizio fisico, praticato regolarmente dal fruttariano che non potrà e non vorrà trascurare, anche per poter sfogare tutte quelle energie di cui dispone, infatti, tra le altre cose, per quanto riguarda il periodo di riposo, sono sufficienti meno ore di sonno.
Grazie al fruttarismo, molta gente ha trovato giovamento di fronte a malattie considerate inguaribili, anche quelle più gravi, tipo sclerosi multipla (specie se ripresa in tempo, nei primi stadi), tumori, patologie autoimmunitarie, fibromialgia, cataratte (ecc…), per le quali la medicina ufficiale non riesce a trovare alcuna soluzione se non con la chirurgia oppure attraverso metodi di ricerca eticamente inaccettabili, inutili e crudeli come i test della vivisezione sugli animali, utili ad solo ad accrescere gli interessi dei colossi farmaceutici.
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