Terza medaglia azzurra agli Europei! L'atleta pisano scappa al 35°km e se ne va prendendo una medaglia splendida. Commovente Pertile, settimo a 40 anni dopo aver aiutato Meucci
. Sul podio il polacco Yared Shegumo e il russo Aleksey Reunkov. E nel pomeriggio ricominciamo a tifare: si parte con Rosa (peso), El Kabbouri (1500) e Trost (alto)
17 AGOSTO 2014 - ZURIGO (SVI)
Siamo tornati ad essere il Paese della maratona. Dieci anni dopo il trionfo di Stefano Baldini all'Olimpiade di Atene, un altro azzurri torna a vincere un titolo importante, quello europeo. Daniele Meucci all'arrivo ha guardato il cielo, si è fatto in segno della croce ed ha baciato l’asfalto di Zurigo, quello che consacrato la sua nuova dimensione. Pisano di 28 anni, ingegnere elettronico già papà di due bimbi, a livello continentale aveva già vinto il bronzo e l’argento sui 10.000 a Barcellona 2010 ed Helsinki 2012. Un passato importante, che gli ha dato le chiavi anche per il trionfo di oggi.
LA GARA — Non era una gara facile, su un percorso con la stessa micidiale salita delle donne da percorrere quattro volte. Ci voleva esperienza e raziocinio perché ogni errore di calcolo sarebbe stato fatale. E lo ha dimostrato il polacco Mancin Chabowski, che al decimo chilometro (31"11) ha deciso di andare all'avventura. E qui è stata importante al fianco di Meucci la presenza di Ruggero Pertile, 40 anni, quarto quattro anni fa a Barcellona, che di maratone ne ha corse ben più del pisano.
Chebowski ha via via incrementato il vantaggio con un ritmo attorno a 3 minuti a chilometro ed in qualche tratto anche meno. A metà strada è transitato in 1h04'45" con il gruppo dei migliori a 48 secondi. Il suo massimo vantaggio è stato al 25° km, 1'10". Ma poi alle sua spalle si è scatenata la guerra. E’ stato il polacco Yared Shegumo, 31 anni, che nel 1999 ai Mondiali giovani di Bydgoszcz gareggiava sui 400 con il nome di Jared Nida sotto la bandiera etiope, il primo a muoversi. Ma Meucci è stato pronto.
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