Nelle questioni interne al Movimento, il peso del fondatore del M5s risulta così forte da pesare almeno come quello di 17mila iscritti. Il dato emerge analizzando il regolamento messo appunto da Grillo con la Casaleggio associati. Il regolamento stabilisce infatti che sono rimessi all'assemblea degli iscritti mediante votazione in rete non solo i programmi politico-elettorali e la scelta dei candidati da presentare alle elezioni ma anche «qualsiasi altro argomento che venga sottoposto dal capo politico del Movimento 5 Stelle o da almeno un quinto degli iscritti». Non c'è un numero ufficiale aggiornato degli iscritti al M5s. L’ultimo dato disponibile risale alla votazione del 12 giugno 2014 indetta per decidere il gruppo al quale aderire al Parlamento di Strasburgo (nelle successive votazioni on line, come quelle per scegliere i membri del “direttorio” il numero degli aventi diritto non è stato pubblicato sul blog). In quell’occasione gli aventi diritto erano 87.656
. Perciò la volontà di Grillo pesa come quella di poco più di 17mila persone (un quinto degli iscritti, appunto).
In realtà a leggere bene il regolamento emerge che il potere di Grillo è molto maggiore. Gli iscritti al Movimento 5 stelle infatti «non possono utilizzare il simbolo per iniziative e manifestazioni non espressamente autorizzate dal capo politico del Movimento 5 Stelle». Non solo. Gli iscritti non hanno più obbligatoriamente l'ultima parola in materia di espulsioni dal M5s. A decidere sulle espulsioni è direttamente il capo politico, ossia Grillo, che dispone la sospensione dell'iscritto per violazioni del regolamento o del “non statuto” del M5s. Solo in caso di divergenza tra Grillo e comitato d'appello (composto da Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri – gli ultimi due scelti dagli iscritti on line, il primo designato da Grillo) al quale l'espulso può presentare ricorso, la parola finale spetterà agli iscritti.
E ancora. Il comitato di appello si staglia come organismo capace di depotenziare il peso degli iscritti non solo in materia di espulsioni, ma anche di modifiche al regolamento. Tutte le decisioni rimesse all'assemblea sono assunte a maggioranza dei votanti e sono valide indipendentemente dal numero dei votanti. Ma nel caso in cui il comitato d'appello abbia espresso parere contrario sulle proposte di modifica al regolamento, «l'approvazione delle proposte di modifica» richiede infatti «la maggioranza dei due terzi degli iscritti». Salvo che le proposte di modifica «non siano state proposte dal capo politico del Movimento 5 Stelle», i cui maggiori poteri spiccano anche in questo caso.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-12-27/m5s-il-nuovo-regolamento-grillo-rafforza-e-ufficializza-suoi-poteri-155342.shtml?uuid=ABEXozVC
http://www.beppegrillo.it/2014/12/regolamento_m5s_e_comitato_di_appello.html
http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_parlamentare.php
http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_europee.php
http://www.beppegrillo.it/movimento/certifica-la-tua-lista.html
http://www.beppegrillo.it/movimento/regolamento/
http://www.beppegrillo.it/2014/12/consultazione_on_line_i_membri_del_comitato_dappello_del_m5s.html
di Andrea Gagliardi - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Ut1hPf
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