Visto da 1,7 milioni di fan ogni giorno, il "piccolo" fenomeno del web sta crescendo: arrivano le figurine e l'esordio sul grande schermo
Da Mi manca Riva, tormentone di una generazione, tanto che ci hanno fatto un film, a mi manca Favij, che non è l’erede di Rombo di Tuono ma un 19enne torinese amatissimo su YouTube: 1,6 milioni di iscritti al suo canale, in cui Lorenzo Ostuni (il vero nome) mescola videogame, cazzeggio, magate da generazione digitale. Tra i follower di Favij, i più hanno dai 13 ai 17 anni e alla Panini, che dal 1960 alimenta il rito delle figurine dei calciatori, hanno drizzato le antenne. Non è la prima volta che a Modena guardano oltre il calcio, da Aerei e Missili nel 1965 al telefilm Sandokan nel 1976, sino a Frozen, album dopo album c’è l’evoluzione del Paese: "Studiamo da sempre i fenomeni di costume", spiega Antonio Allegra, direttore del mercato italiano. "Il 50% dei giovani fra i 10 e i 13 anni che vanno su YouTube seguono un youtuber". Il più popolare è Favij,
che (dice) a scuola prendeva quattro in informatica ma viene visto da 1,7 milioni di fan ogni giorno. E allora, ecco l’albo delle figurine sul ragazzo con le cuffie. "È un diario dei miei ricordi", racconta lui. "Raccoglie i momenti più belli del mio canale ma parla anche di me, non senza scatti che mi fanno un po' vergognare...". Così, nelle bustine, si va dalle foto d'infanzia alle facce buffe di Favij e ci sono pure gli omaggi dei fan, le figurine che rimandano a video inediti e un concorso per incontrare Lorenzo dal vivo. "È stata una mia idea per ricordare il golden ticket di Willy Wonka", rivela lui. Che, in carne e ossa, sembra suo fratello maggiore, posato e quasi timido: medita sul proprio ruolo ("ho limitato le volgarità, ma spetta ai genitori controllare cosa i figli vedono online") e sulla gratuità ("i contenuti web amatoriali come i miei devono restare gratis"), poi arrossisce vedendo quei video che gli garantiscono "uno stipendio mensile" e la possibilità di aiutare i genitori.
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