Expo rappresenta il luogo in cui l’offerta di cibo e di ristorazione raggiunge il suo apice per qualità, quantità e varietà. Noi siamo soddisfatti e orgogliosi di servire in Expo 6000 pasti giornalieri di qualità e a un prezzo accessibile, con ingredienti che provengono dagli agricoltori italiani», prosegue McDonald’s . Migliaia di persone , come spiega la nota del Gruppo, ogni giorno ci scelgono liberamente, magari dopo essere passate a visitare l’immenso, triste e poco frequentato padiglione di Slow Food». L’ideologia non sfamerà il pianeta - conclude McDonald’s -. «Crediamo che chi è in Expo debba accettare l’idea di non essere l’unico detentore della verità, superando contrapposizioni che erano già vecchie trent’anni fa. Slow Food oggi è una grande realtà internazionale, una specie di multinazionale: è triste pensare che abbia ancora bisogno di opporsi a McDonald’s per darsi un’identità. Non meno importante sottolineare che siamo presenti in Expo dopo aver partecipato a un regolare bando pubblico, mentre - a quanto si legge sui giornali - per altri filosofi del cibo che dispensano giudizi non è stato necessario partecipare a nessuna gara
».
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