L’Impero Romano
Ma la truffa del cambio della valuta non ebbe origine al tempo di Gesù. Già due secoli prima di Cristo, Roma stava avendo dei problemi con i cambiavalute. Due antichi imperatori Romani avevano provato a diminuire il loro potere riformando le leggi sull’usura e limitando la proprietà terriera a 500 acri. Essi furono entrambi assassinati. Nel 48 a.C. Giulio Cesare riprese il potere di coniazione della moneta dai cambiavalute e coniò monete per il bene di tutti.
Con questa nuova e abbondante offerta di denaro, Cesare costruì grandi opere pubbliche e riuscì a conquistare il cuore della popolazione. Ma i cambiavalute lo detestavano e alcuni ritengono che questo sia stato un elemento importante del suo assassinio. Una cosa è certa: la morte di Cesare segnò la fine dell’abbondanza di denaro a Roma. Aumentarono le tasse e la corruzione, come sta avvenendo oggi negli Stati Uniti, e l’usura e la svalutazione delle monete diventarono una prassi.
Il risultato fu che l’offerta monetaria dell’Impero Romano si ridusse del 90% e la gente comune perse i propri terreni e le proprie abitazioni,
come accadrà presto in America. Con la fine dell’abbondanza di denaro, le masse persero fiducia nel governo e si rifiutarono di appoggiarlo. Roma precipitò quindi nel buio delle invasioni barbariche.
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