La maggioranza delle leggi che il parlamento italiano vota, derivano dalle direttive dell’Unione Europea.
Tutto quello che conta avviene a Bruxelles, anche se nessuno racconta nulla ed è il trionfo delle lobby transnazionali al cui confronto quelle che si aggirano a Montecitorio impallidiscono.
Il copione è sempre lo stesso, europarlamentari presi sottobraccio, modi gentili, amichevoli e naturalmente regali, mascherati da articoli promozionali: squali che nuotano in una vasca di tonni.
A raccontare la sua esperienza l’unica ‘pirata’ eletta all’Europarlamento, Julia Reda, incaricata di redigere un rapporto sulla direttiva europea in merito al copyright e di conseguenza presa d’assalto dai rappresentanti dei vari gruppi di interesse.
E Julia si è minuziosamente appuntato tutto, telefonate, ammiccamenti, pressioni, per poi pubblicarne i dati
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1XbNd_vKKobLqPgn_LaIaOkdQYuzfgtHVkL-4woaqVhE/pubhtml/sheet?headers3dfalse&gid=0 .
E il rapporto qualche sorpresa la riserva. Oltre ai maggiori player globali, come Google, Apple, Intel, Samsung, Canal+, l’euro-onorevole Reda è stata più volte avvicinata dalla Federazione internazionale dell’Industria pornografica e addirittura dalla Walt Disney.
http://www.articolotre.com/2015/01/parlamento-europeo-i-lobbisti-che-non-ti-aspetti-lindustria-del-porno-e-topolino/
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