giovedì 20 agosto 2015

Il ferro della carne danneggia il cuore: 21 studi internazionali

Ci hanno sempre raccontato che la carne fa bene perchè ha tanto ferro. In realtà, sappiamo da decenni che chi non mangia carne ha livelli di ferro comparabili e spesso più elevati, perchè cibi ricchi in ferro (come i legumi) lavorano in sinergia con cibi ricchi in vitamina C (verdura e frutta), aumentando la disponibilità del ferro. A differenza della carne, però, i legumi aggiungono una marea di sostanze protettive per la salute.

Non solo è inutile mangiare carne per assorbire ferro. È anche pericoloso, come diversi studi hanno sottolineato negli ultimi dieci anni. Finalmente, è stata appena pubblicata una delle più comprensive rassegne di studi esistenti, che conferma che il ferro presente nella carne può accrescere il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. La meta-analisi è pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Nutrition.

I ricercatori hanno analizzato, per un periodo medio di dieci anni, i dati tratti da 21 studi internazionali che hanno coinvolto un totale di 292 454 persone. I risultati hanno mostrato come il ferro-eme (presente nella carne) abbia incrementato del 57% il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Per contro, il ferro non-eme (presente nei vegetali) non ha evidenziato alcuna relazione con il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o con la mortalità dovuta a detta patologia.



Bibliografia

Hunnicutt J, He K, Xun P. Dietary iron intake and body iron stores are associated with risk of coronary heart disease in a meta-analysis of prospective cohort studies. Journal of Nutrition. Published online January 8, 2014.

 Physicians Committee for Responsible Medicine. Iron in Meat Linked to Heart Disease. May 1, 2014. Breaking Medical News. PCRM.org – Traduzione a cura di Donata per InformazioneAlimentare.it
Editing a cura di Stefano Esposito.

http://www.informazionealimentare.it/?p=2251

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