giovedì 10 settembre 2015

La geolocalizzazione dello smartphone è un'arma: attenti alla privacy

La geolocalizzazione dello smartphone è per certi versi un'arma a doppio taglio, non sempre nota a chi ne possiede uno.

Se da una parte questo servizio è fondamentale per il corretto funzionamento di molte applicazioni che hanno rivoluzionato la nostra vita, basti pensare a Google Maps, dall'altra nasconde alcune insidie per la nostra privacy.

Se infatti dovessimo lasciare incustodito il nostro iPhone, sappiate che sul suo proprietario, salvo intervento manuale, si possono avere informazioni precise su "dove si trovava" in un certo giorno e ad una certa ora.

Immaginate di voler sapere dove si è recata la vostra dolce metà, o se vostro figlio ha disertato la scuola andandosene al mare. Se possiede un iPhone potreste saperlo, basta che lo lasci incustodito e senza blocchi. Certo, non è un bel gesto..

Come? Seguendo 5 passi:

Home>1-Impostazioni>2-Privacy>3-Localizzazione>4-Servizi di sistema>5-Posizioni frequenti

Giunti a questo punto compaiono un elenco di posizioni visitate "di frequente" (anche se appaiono in elenco luoghi con 1 visita)
che lo smartphone utilizza per "fornirti informazioni utili relative alla posizione". Verrebbe da chiedersi quali visto che le iApp che l'utente ha scaricato già effettuano la rilevazione se utilizzate. All'interno dell'elenco delle città si può arrivare poi al dettaglio della via, al numero delle volte raggiunta ed esattamente a che ora...

L'utente a questo punto può o "cancellare la cronologia" o spegnere l'opzione "Posizioni frequenti"...

http://www.tzetze.it/redazione/2015/09/iphone_occhio_alle_impostazioni_della_privacy/


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