giovedì 21 settembre 2017

PERICOLI RyanAir: CONFESSIONI DI UN PILOTA

Un pilota della compagnia low cost vuota il sacco circa le condizioni di lavoro che hanno portato alla fuga di molti piloti



Un pilota trentenne, che da qualche mese ha detto addio a RyanAir  per trasferirsi al servizio di un'altra compagnia aerea, ha raccontato all'AdnKronos le condizioni di lavoro a cui era sottoposto nella compagnia low cost

 Condizioni di lavoro che potrebbero essere alla base del recente esodo di 700 piloti patito dalla compagnia nel corso dell'ultimo anno, 140 dei quali si sono trasferiti alla Norwegian Airlines


Tuttavia i vertici di #ryanair smentiscono che i problemi che hanno portato all'annullamento di 2mila voli siano dovuti a questo, sostenendo che il caos sarebbe venuto fuori a causa di una sbagliata valutazione dei turni di riposo che spettano ai piloti

Le condizioni di lavoro
Il giovane pilota, che ha deciso di restare anonimo, riferisce che quando era in servizio presso RyanAir non aveva diritto alle ferie pagate, che le assenze per malattie non erano retribuite e che persino l'assicurazione sanitaria non viene garantita

 "I contratti che regolano il rapporto di lavoro con la compagnia sono abbastanza pessimi. Tutte le aviolinee che operano nel nostro paese, pur non essendo italiane, garantiscono lo stipendio previsto dai contratti di lavoro, ma con la compagnia low cost irlandese questo non avviene", racconta alla giornalista

 Poi prosegue lo sfogo: "gran parte dei piloti vengono assunti come lavoratori autonomi, con partita Iva, mediante un'agenzia di lavoro interinale"

E aggiunge che quando prestava servizio presso RyanAir aveva dovuto aprire una società in Irlanda

Come funziona la retribuzione
RyanAir stando a quanto riferisce l'ex pilota, la compagnia pagherebbe una retribuzione oraria lorda per ogni ora di volo effettuata, senza garantire le tutele previste dal contratto di lavoro dipendente, come uno stipendio base, malattia e ferie pagate

 Poi precisa che non tutti i contratti RyanAir sono uguali, ma quello che aveva lui, assicura, rispecchia quello che hanno sei, sette piloti su dieci

 Lo stipendio mensile può variare dai 1.600€ ai 2.500-4.000€ ed in alcuni casi persino 10.000€ lordi. Cifre comunque di tutto rispetto - fa notare la giornalista - a cui il pilota sottolinea che "non sono previste ferie, contributi, malattia. Niente".

Per quanto riguarda i pagamenti corrisposti dalla compagnia, l'ex pilota RyanAir spiega che "sono tassati all'origine in Irlanda e corrisposti sotto forma di rimborso spese come lavoratori autonomi
Le tasse pagate in Italia sono quasi nulle. E c'è chi si fa pagare i bonifici su conti correnti irlandesi, risultando nullatenenti al fisco italiano"

Alcuni giorni fa la Corte di Giustizia dell'UE ha accolto il ricorso presentato da un dipendente della compagnia con base in Belgio
 La Corte ha stabilito che l'aviolinea non può imporre ai lavoratori di altre nazioni europee le normative previste in Irlanda
 "Ma in Italia tutti sono sempre rimasti in silenzio, e l'azienda continua a non rispettare i regolamenti"

 L'ex pilota dell'aviolinea irlandese sostiene che le condizioni offerte da RyanAir spesso sono accettate da chi è agli inizi della carriera, per iniziare a lavorare nel settore e poi cercare fortuna altrove

 "Si lavora con obblighi degni di un lavoratore dipendente senza le tutele del dipendente" conclude

 "Rispetto alle altre compagnie le differenze di trattamento sono considerevoli


http://it.blastingnews.com/cronaca/2017/09/crisi-ryanair-le-confessioni-di-un-pilota-002024155.html

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