giovedì 16 novembre 2017

I FRUTTARIANI BONOBO: ALTRUISTI anche con gli sconosciuti

Questi animali non finiscono mai di stupire: "Sembrano felici di aiutare gli altri" dicono i ricercatori




IL CELEBRE etologo olandese Frans De Wall scriveva che sembrano ispirati dal  credo "make love, not war"
Perché il bonobo è così: buono di natura
Talmente tanto, sostiene ora una nuova ricerca pubblicata su Scientific Reports, che questi straordinari primati non solo come già dimostrato sono altruisti ma aiutano perfino gli sconosciuti senza che gli venga chiesto



"Proprio come gli umani" spiega Jingzhi Tan, uno dei coautori della ricerca della Duke University

Questi affascinanti animali, imparentati al 98% con il Dna degli scimpanzé, aiutano infatti gli stranieri sia quando non c'è alcuna ricompensa immediata sia senza la necessità di dovergli chiedere prima di farlo

"Sembrano felici di poterlo fare" continua Tan, che insieme ad altri ricercatori aveva già dimostrato l'atto della condivisione del cibo

L'ESPERIMENTO DELLA MELA
Per capire quanto fosse innato l'atto di gentilezza fra i bonobo gli americani hanno effettuato un esperimento nel santuario Lola ya Bonobo in Congo
Il primo test era strutturato su sedici bonobo portati uno alla volta in due stanze vicine ma separate da una recinzione
In alto, sopra le stanze, pendeva un pezzo di mela

 Dopo poco gli animali hanno capito che arrampicandosi potevano far cadere la mela nella stanza adiacente che a volte era vuota, e a volte ospitava appunto un bonobo sconosciuto all'altro

I bonobo hanno fatto cadere la frutta quattro volte più spesso quando c'era un altro sconosciuto nella stanza affianco che quando la camera era vuota

Tutto ciò avveniva senza richiesta d'aiuto da parte dell'altro primate: era come se fosse una sorta di offerta



PERFETTI SCONOSCIUTI
In una seconda prova i ricercatori hanno usato dei video. Ai primati del santuario del Congo venivano mostrati alcuni membri della loro famiglia e altri sconosciuti filmati invece nello zoo Columbus degli Stati Uniti, mentre sbadigliavano o avevano una espressione naturale

Come per gli umani, di riflesso, i bonobo africani che osservavano i colleghi farlo in video sbadigliavano anche loro, indipendentemente dal fatto che questi fossero parte del loro stesso gruppo o si trattasse invece di perfetti sconosciuti.

LO SBADIGLIO E' CONTAGIOSO
"Proprio come guardare un'altra persona che sbadiglia può farci sbadigliare, lo sbadiglio è contagioso anche nei bonobo. Altri studi suggeriscono che il fenomeno sia legato a una forma di empatia di base chiamata "contagio emotivo", quando l'umore di una persona innesca emozioni simili negli altri intorno a lei"


I gesti di estrema gentilezza non sono dunque un'esclusiva degli esseri umani

Anzi, nei bonobo sono comuni e spesso questi primati che "interagiscono pacificamente tra loro", amano il sesso e vivono in grandi comunità matriarcali compiono questi atti anche per integrarsi nella società

Le femmine di bonobo per esempio lasciano il loro gruppo famigliare una volta raggiunta l'età adulta e per loro è fondamentale potersi relazionare con gli sconosciuti: il più delle volte infatti incontreranno bonobo di differenti gruppo unendosi spesso in atti sessuali promiscui







http://www.repubblica.it/ambiente/2017/11/15/news/l_innata_gentilezza_dei_bonobo_sono_altruisti_anche_con_gli_sconosciuti-181166011/

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