“Mangiando datteri, zuppa di legumi, noodles e riso nero, ho sconfitto il mio senso di colpa di non poter guardare negli occhi gli animali: perché io stessa li uccidevo per il mio palato”. A parlare è Daniela Poggi, attrice nata a Savona nel ’54, sotto il segno della Bilancia. Figlia unica di un mercante d’arte e di un’estetista, ha debuttato nel brillante accanto a Walter Chiari. Ambasciatrice per l’Italia dell’Unicef, a tavola ha deciso di fare la sua scelta: essere vegana. “Per me è una filosofia di vita, prendere coscienza di chi sei e cosa vuoi, guardare ciò che vive accanto e difenderlo, prendere un tempo per fermarsi e capire i bisogni degli altri, animali inclusi. Leggere la provenienza dei cibi, scegliere. Dico no alla violenza, no allo sfruttamento. Si all’amore, alla pace e al dialogo. D’altronde, il vegano non vede nell’uomo un essere superiore che può tutto”, racconta l’Assessore alla cultura, politiche giovanili, pari opportunità, diritti degli animale al Comune di Fiumicino (Roma).
PASTI - “Peso da anni sempre uguale: tra i 54 e i 55 kg, nonostante la menopausa! La mia pelle è luminosa, la notte dormo e mi sento leggera e piena di energia come una ragazzina. La mia colazione ideale? Frullato, frutta di stagione,
datteri, noci, uvetta sultanina, tisana e fette biscottate con marmellata. Per pranzo: insalatone, zenzero, melograno, carote, finocchi, ravanelli, sedano, pasta kamut o saraceno con piselli o radicchio o zucchine, pane senza glutine e tisana. Cena: zuppa di legumi, tofu o seitan o lupino, verdure alla griglia, noodles, spaghetti di riso, riso nero. Le proteine si trovano ovunque e quelle derivate dai legumi sono perfette per il nostro organismo che, non essendo più in fase di crescita, non necessita quelle animali (ammesso e non concesso che siano indispensabili in fase di crescita)!”, ci racconta la Poggi, che vedremo impegnata in un viaggio nel mondo dei sentimenti (il 26 aprile a Firenze) con “Anima Animale”. Mentre ha in uscita due film: “Basta poco” di Paoletti e Muzzi con Muzzi, Hendel e Messeri, oltre al film “Ebola” di Christian Marazziti.
Roberta Maresci
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