mercoledì 29 agosto 2018

Fruttarismo SOSTENIBILE: NASCITA DELLA CIVILTA' - capitolo 1 del libro di Fabrizio Dresda


Ogni specie animale vive al meglio se vive come Madre Natura ha
predisposto, cioè nel suo habitat specie-specifico[6], nutrendosi del
cibo specie-specifico (due parametri che vanno di pari passo)


Ora, abbiamo già detto che l’habitat specifico per l’uomo è la fascia
tropicale (in particolare la fascia equatoriale africana) e il suo cibo
specifico è la frutta

L’avvento delle glaciazioni e dei disordini climatici[7] che colpirono il
globo terrestre quasi due milioni di anni fa costrinsero l’uomo
prima a uscire lentamente dal proprio habitat e poi, per necessità,
a nutrirsi anche di altro che non fosse frutta (cioè con cibo aspecifico)


Quindi se prima la specie umana viveva nel suo paradiso tropicale,
ora lentamente conosceva le difficoltà connesse alla perdita
del suo cibo e del suo habitat specifici

Si dà il caso infatti che la
parola paradiso derivi dall’antico persiano paradeisha, che significa
frutteto

Cioè, secondo il mito, l’uomo viveva nel frutteto tropicale
esente da malattia e vecchiaia, ed era un uomo felice[8]

Nello stesso racconto biblico della Genesi, infatti, prima della cacciata
dall’Eden (cioè dal paradiso terrestre), viene chiaramente
detto che il cibo destinato all’uomo, così come secondo la volontà
divina, era proprio la frutta

La perdita del proprio ambiente e del proprio cibo naturali ha determinato
progressivamente la perdita di quello stato mentale e fisiologico
che chiamiamo felicità, e che noi uomini civilizzati invano
inseguiamo, proprio perché viviamo contra naturam


L’immagine edenica di una umanità pressoché immortale ci viene
consegnata dalla letteratura storico-mitologica come l’età dell’oro
dell’umanità, in cui gli uomini vivevano nudi, sotto il dolce calore
del sole tropicale e tra gli alberi di frutta

La perdita del paradiso viene sancita con l’avvento dell’inferno, qui
sulla terra, e il simbolo dell’inferno sarà proprio il fuoco

 Il fuoco infatti
servirà per cucinare il cibo tossico e non commestibile (quello
aspecifico[9)]) e riscaldarsi nelle fredde notti extratropicali

L’avvento dell’inferno coincide con l’avvento del lavoro, della malattia,
della vecchiaia

Infatti una volta usciti dal paradiso, nel racconto
biblico, l’uomo morirà presto e dovrà guadagnarsi il pane con il
sudore della fronte

Questo perché per procurarsi il cibo aspecifico
sarà necessario compiere un duro lavoro da parte dell’uomo, e ciò
determinerà la nascita della caccia, dell’agricoltura e dell’allevamento

Non a caso, i figli di Adamo ed Eva (i superstiti dell’Eden), Caino
ed Abele, saranno rispettivamente un contadino ed un pastore


Come nella tradizione giudaico-cristiana, così nelle tradizioni letterarie
e religiose di altri popoli si parla di una mitica età dell’oro dell’umanità
nella cultura indiana, greca, romana e di ogni latitudine

La nascita della civiltà non è altro che la conseguenza della perdita
di questa condizione originaria di innocenza e felicità di un’umanità
che viveva secondo natura

Alle nuove condizioni ostili, prodotte dalle glaciazioni, l’uomo risponderà
costruendo un mondo artificiale e addomesticato, per
poter vivere nelle nuove condizioni non idonee alla sua specie[10]




NOTE

Per specie-specifico si intende un habitat o un cibo che è specifico per
una determinata specie

In particolare le glaciazioni colpirono soprattutto la fascia extratropicale,
mentre la fascia tropicale fu colpita da piogge continue e violente che devastarono
tutta la vegetazione esistente

8
 La stessa parola felicità deriva dal latino felix, cioè “fertile, nutrito bene”,
e la radice indoeuropea di felix è IDEH(O), cioè “allattato”
In poche parole il cibo
giusto (ed in primis il latte materno) determina, assieme all’habitat idoneo, lo
stato mentale della felicità

Tutto ciò che non è frutta

10
 In quest’opera di addomesticamento planetario, la civiltà non ha potuto
risparmiare ovviamente anche l’uomo stesso, tra i suoi prodotti principali esposti
in bella mostra in vetrina, troviamo la scienza, la religione, la politica, il commercio,
la tecnologia, la guerra



Nessun commento:

Posta un commento