venerdì 4 gennaio 2019

Artigiani: BOOM di GIARDINIERI e servizi di pulizia, bene le ESTETISTE


Non solo tradizione e antichi mestieri
Anche il mondo dell’artigianato, punta di diamante del made in Italy, si rinnova
 A raccontare come cambia questa fetta di mondo produttivo è la fotografia scattata da Unioncamere e InfoCamere sull’evoluzione dei mestieri artigiani negli ultimi 5 anni


Il settore, che conta oltre 1,3 milioni di imprese, ne ha perse quasi 100mila tra il 2013 e il 2018
Ma alcuni 'mestieri' crescono, raggiungendo anche numeri consistenti

Aumentano le imprese di pulizia  Crescono i giardinieri e le agenzie per il disbrigo delle pratiche

Aumentano anche le imprese che confezionano accessori d’abbigliamento o le sartorie su misura, così come i designer, di moda e per il settore industriale

 Si riducono, invece, le imprese di costruzioni e quelle che si occupano di ristrutturazione, i 'padroncini' addetti ai trasporti su strada, gli elettricisti, i falegnami e i meccanici

E’ il caso dei servizi di pulizia, utilizzati soprattutto per uffici e aree commerciali, aumentati di quasi 5.700 unità, giardinieri (+3.554), delle agenzie di disbrigo pratiche (+1.809) e dei parrucchieri ed estetisti (+1.758). Muratori e 'padroncini' diminuiscono, invece, rispettivamente di quasi 24mila e oltre 13mila unità.

In termini percentuali, ad aumentare di più tra settembre 2013 e settembre 2018 sono i servizi di pulizia (45%), le imprese artigiane di giardinieri (+27%) o quelle che si occupano della riparazione e manutenzione dei macchinari (+16%)
 A due cifre anche la crescita delle attività di confezione di vestiti da sposa o da cerimonia e le sartorie su misura (+11%). Tassisti, panettieri e parrucchieri/estetisti registrano incrementi meno elevati, compresi tra il +3,1 e il +1,4%

Negli ultimi cinque anni, le maggiori sofferenze nel mondo artigiano hanno riguardato invece le imprese di costruzione, quelle di trasporto e le attività di falegnameria (-20% in tutti i casi)
Le lavanderie si riducono del 17%, i piastrellisti del 15%, gli imbianchini del 14%, i fabbri del 13%
Anche le attività che realizzano lavori di meccanica generale, come la tornitura o fresatura, lasciano sul campo l’11% delle imprese

 Considerando i valori assoluti, al primo posto per aumento del numero di imprese si incontrano i servizi di pulizia
E in questa fase di dura selezione del sistema artigiano, che prosegue ormai da tempo, spiega la nota Unioncamere/Infocamere, può essere interessante notare come si stanno orientando le diverse componenti imprenditoriali

I giovani imprenditori, ad esempio, aumentano soprattutto tra i giardinieri, seguiti dalle imprese di pulizie e designer di moda o industriali

Crescono anche nelle attività di street food (la ristorazione mobile)
Le donne, invece, si focalizzano nei servizi per il benessere fisico, tipo personal trainer, nelle lavanderie e tintorie tra le parrucchiere ed estetiste

 Le imprese artigiane di stranieri, infine, aumentano soprattutto nelle diverse attività di confezionamento di abbigliamento, tra i calzolai e le agenzie di disbrigo pratiche


Tanti anni di crisi hanno inevitabilmente cambiato la faccia al mondo del lavoro. Parola d’ordine? Cercare di adeguarsi. Anche per questo l’arte dell’arrangiarsi o meglio ancora del sapersi reinventare per non soccombere hanno di certo rappresentato un piccolo asso nella manica nella difficilissima partita contro la crisi che invece al suo arco ha più di qualche freccia

APERTI AL CAMBIAMENTO 
Il mondo dell’artigianato perde pezzi ma, proprio sulla scia di questa considerazione, si mostra aperto al rinnovamento e, dunque, molto dinamico
Non solo tradizione e antichi mestieri. Anche il settore da sempre fiore all’occhiello del made in Italy, si rinnova 

 A raccontare l’evoluzione di questa fetta importante e centrale di mondo produttivo ci ha pensato la fotografia scattata da Unioncamere e InfoCamere sul cambiamento dei mestieri artigiani negli ultimi 5 anni

 Il settore, che conta oltre 1,3 milioni di imprese, ne ha perse quasi 100mila tra il 2013 e il 2018

 Ai mestieri che sono spariti , dunque, se ne aggiunti di nuovi. A segno più ad esempio le imprese di pulizia 

 Crescono pure i giardinieri e le agenzie per il disbrigo delle pratiche. Aumentano le imprese che confezionano accessori d’abbigliamento o le sartorie su misura, dove a far la voce grossa sono le donne, così come i designer, di moda e per il settore industriale. Si riducono invece le imprese di costruzioni e quelle che si occupano di ristrutturazione, i “padroncini” addetti ai trasporti su strada, gli elettricisti, i falegnami e i meccanici

In termini percentuali, ad aumentare di più tra settembre 2013 e settembre 2018 sono i servizi di pulizia (45%). La presenza di giovani imprenditori cresce nelle attività di street food










Nessun commento:

Posta un commento