lunedì 14 gennaio 2019

Malaga: bimbo caduto nel pozzo ricorda il dramma di Alfredino, corsa contro il tempo


Ore drammatiche che fanno rivivere una tragedia quella del piccolo Alfredino Rampi di Vermicino
 La Spagna è con il fiato sospeso per Yulen, un bimbo di 2 anni e mezzo, caduto ieri nel primo pomeriggio in un pozzo di prospezione largo 25 cm e profondo 110 metri, mentre giocava nella proprietà di un familiare nella Sierra di Totalan vicino Malaga


Ed è subito scattata la contro il tempo per salvarlo
 Per tutta la notte oltre 100 persone fra vigili del fuoco, protezione civile, guardia civile, hanno cercato invano di contattare il bimbo

 Il robot sceso con telecamere non è riuscito ad andare oltre i 78 metri, a causa di una frana
 Le dimensioni ridotte della circonferenza del pozzo in cui è precipitato il piccolo Yulen impediscono ai soccorritori di calarsi all’interno

Il robot inviato da un’impresa tecnologica, che ha realizzato numerose immersioni, ha intercettato questa mattina solo il sacchetto di caramelle che il bambino aveva con sé al momento della caduta, ma non è riuscito ad andare oltre i 78 metri

 Angoscia senza fine per i genitori, due ventenni di Malaga, che al momento dell’accaduto erano con alcuni parenti a preparare una paella nella proprietà di un familiare nella zona fra il ruscello di Ola e il fiume Totalan, vicina al dolmen Cerro de la Corona, nella Sierra di Totalan, vicino Malaga

Yulen giocava con un altro bambino nel campo, quando è precipitato nel pozzo di prospezione dell’acqua, profondo 110 metri e senza recinzioni
 A dare l’allarme, fra grida disperate, uno dei familiari che lo ha visto cadere
 Secondo testimonianze di membri delle squadre di salvataggio, citate dai media, il pianto flebile del bambino, inizialmente udibile, è cessato

«Non saranno risparmiati mezzi nell’operazione di salvataggio», ha dichiarato ai media il viceprefetto di Malaga, Maria Gamez

 «Con l’aiuto dei tecnici valutiamo tutte le alternative per salvare il bambino e rimuovere il tappo di terreno del pozzo, provocato a un’ottantina di metri probabilmente da una frana»

Nelle operazioni sono impegnate un centinaio di unità del Conzorzio provinciale dei vigili del fuoco, della Protezione Civile, della Squadra di Salvataggio e Intervento di Montagna (Ereim), della polizia e della guardia civile, così come sub dell’istituto armato, dato che non si sa ancora se ci sia acqua nel fondo della cavità di prospezione

Dal premier Pedro Sanchez, alla presidente in funzione dell’Andalusia, Susana Diaz, le autorità spagnole seguono gli sviluppi dell’operazione di salvataggio attraverso la copertura in diretta dei media e hanno inviato messaggi di solidarietà e vicinanza ai familiari

Un caso analogo avvenne nel 1981 a Vermicino, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, quando il piccolo Alfredino Rampi cadde in un pozzo

A nulla valsero gli sforzi, andati avanti per tre giorni, di portarlo in superficie


Le tecniche
Nella lotta contro il tempo per tentare di salvare il piccolo Yulen «saranno impiegate tre tecniche differenti», secondo quanto ha annunciato il portavoce della guardia civile, Bernardo Molt, in dichiarazioni ai media

Con tutte le cautele del caso, si estrarrà con una potente pompa aspiratrice il materiale franato a 78 metri di profondità, che impedisce al robot sonda di raggiungere il fondo del pozzo, a 110 metri

«In secondo luogo si scaverà un pozzo parallelo» a quello nel quale è precipitato il bambino, per tentare di raggiungerlo

 Allo stesso tempo,
 la cavità di 25 centimetri di diametro «sarà intubata», ha spiegato il portavoce, per rafforzarne le pareti e impedire nuovi cedimenti di terreno, che potrebbero seppellire Yulen

 Intanto i genitori del piccolo, José Rosell e Victoria Garcia, continuano a seguire le operazioni di salvataggio nella zona collinare, di difficile accesso, assistiti da psicologi della Protezione Civile





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