lunedì 18 marzo 2019

Convegno sul cangerogeno 5G a Milano: 30/31 marzo vicino la stazione Centrale (M2/M3)


Sabato 30 marzo e domenica 31 presso l'hotel Michelangelo vicinissimo alla stazione Centrale di Milano si terrà l'importante convegno sui pericoli del 5G organizzato da Associazione italiana ELETTROSENSIBILI.IT
Il convegno è gratuito previa registrazione on line al seguente link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-summit-elettrosensibili-italia-54516416068
Vi saranno i relatori più esperti d'italia che tratteranno il problema sia dal punto di vista sia SCIENTIFICO che LEGALE e che suggeriranno cosa fare per difendersi e quali sono le possibili soluzioni 

Di particolare rilievo la presenza della più famosa scienziata al mondo per quanto riguarda gli studi sulgli effetti patologici del 5G ovvero la dottoressa Fiorella Belpoggi direttrice dell'area ricerca del famoso Istituto Ramazzini di Bologna, uno dei più prestigiosi istituti di ricerca INDIPENDENTI al mondo in ambito oncologico
Si segnala anche la presenza dell' autore del primo libro in Italia di denuncia al 5G, lo scrittore e giornalista Maurizio Martucci che nel 2018 pubblica l'opera prima in italiano sull'elettroipersensibilità, nuova forma di malattia ambientale, denunciata nel testo d'inchiesta "Manuale di autodifesa
 per elettrosensibili
 Come difendersi dall'elettrosmog di Wi-Fi, Smartphone
 e antenne di telefonia
 Mentre arrivano 5G e Wi-Fi dallo spazio"
Uno degli obbiettivi del convegno è quello di agevolare il lavoro e finanziare la ricerca sul 5G dell'istituto Ramazzini che è ancora in corso e procede lentamente per mancanza
 di fondi
Per completare il suo studio il Ramazzini ha necessità di reperire almeno € 50.000 poiché i 'simpatici' sponsor iniziali, Regione Emilia-Romagna e Arpa-e, guarda caso non hanno più sostenuto la ricerca

Di cosa si tratta

La diffusione della tecnologia wireless espone la popolazione in modo massiccio e crescente, ai campi elettromagnetici di alta frequenza (RadioFrequenze RF)

Le RF creano un inquinamento ambientale pervasivo, invisibile e pericoloso

Per tutelare la salute pubblica è necessario che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), afferente all’OMS, riclassifichi in modo più severo le RF, per permettere l’adozione di misure atte a ridurre l’elettrosmog e le patologie ad esso correlate

Nel 2011 lo IARC, in mancanza di studi sperimentali su animali, ha classificato le RF come possibile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B) 

Di recente, il National Toxicology Program (NTP), ente Federale Usa a tutela della salute, ha pubblicato i risultati conclusivi di un importante studio sperimentale 
condotto su cavie
 L’intensità delle emissioni usate è stata stabilita al fine di riprodurre gli effetti dei telefoni cellulari sulla salute umana

L’Istituto Ramazzini di Bologna ha replicato lo studio Usa pubblicando i primi risultati nel marzo 2018 

Nello studio italiano i livelli di esposizione usati sulle cavie sono mille volte inferiori rispetto a quelli dello studio Usa al fine di mimare l’impatto dell’esposizione umana alle RF emesse dalle stazioni radio base di telefonia mobile

 Tali livelli di esposizione rientrano negli attuali limiti di legge

Entrambi gli studi hanno rilevato aumenti statisticamente significativi dello stesso tipo di tumori maligni del cuore, nei ratti maschi, e del cervello,
 nelle femmine

La relazione tra esposizione alle RF e insorgenza di alcuni tipi di tumore, confermata dai suddetti studi, permetterà una riclassificazione delle RF come probabile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2A) o come cancerogeno certo (Gruppo 1)

Ma per procedere a una valutazione completa è necessario disporre del report finale di entrambi gli studi

 L’NTP lo ha pubblicato l’1/11/2018, mentre quello del Ramazzini è ancora in corso e procede lentamente per mancanza di fondi

Per completare il suo studio il Ramazzini ha necessità di reperire almeno € 50.000 poiché gli sponsor iniziali, Regione Emilia-Romagna e Arpa-e, non hanno più sostenuto la ricerca

L’ Associazione Italiana Elettrosensibili avvia una raccolta fondi per sostenere la ricerca del Ramazzini

Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono interessati alla tutela della salute affinché diano sostegno all’iniziativa

Chi c'è dietro al progetto

L'Istituto Ramazzini è una Cooperativa Sociale ONLUS www.ramazzini.org/ 

Dal 1971 è impegnato nello studio degli effetti tossici di sostanze chimiche e fisiche: dal cloruro di vinile monomero (o CVM) materia prima per il PVC, al benzene e ai prodotti clorurati, dall’aspartame fino ai campi elettromagnetici a basse frequenze (tralicci dell'alta tensione) ed alle radiofrequenze



Link x il sostegno economico alla ricerca della dottoressa Belpoggi https://www.eppela.com/it/projects/21258-finanzia-la-verita-finance-the-truth



Please contribute to the funding of the Ramazzini Institute


Please contribute to the funding of the Ramazzini Institute research on the effects of radio frequencies on laboratory animals


Description

Recently, the American  agency, National Toxicology Program (NTP), published the conclusive results of an important experimental study conducted on rats and mice. The intensity of the emissions used was established in order to mimic the effects of mobile phones on human health.

The Ramazzini Institute of Bologna has replicated the American study, publishing its first results in March 2018. In the Italian study the levels of exposure of the rats and mice are a thousand times lower than those used in the American study in order to mimic the impact of human exposure to the radio frequencies emitted by mobile phone base stations. These levels of exposure are within the current legal limits.

Despite these differences, both studies found statistically significant increases in the development of the same type of malignant tumors in the heart - in male rats - and in the brains - in females.

In 2011 the International Agency for Research on Cancer (IARC), part of the World Health Organization (WHO), in the absence of experimental studies conducted on animals, classified radio frequencies as a "possible human carcinogen" (Group 2B). The confirmation of the relationship between exposure to radio frequencies and the onset of some types of cancer based on two important experimental studies will allow a higher classification of radio frequencies as a "probable human carcinogen" (Group 2A) or - hopefully - as a "certain human carcinogen" (Group 1).

The NTP published its final report on 1st November 2018, while the evaluation of the study by the Ramazzini Institute is still ongoing. 

It proceeds slowly due to lack of funds. 

To complete its study, the Ramazzini Institute needs to find at least € 50,000 not covered by the main sponsors, which include Emilia Romagna Region and ARPA, that decided don't fund research, more. 

A.I.E., the Italian Electrosensitive Association, has opened a fund-raising campaign (crowdfunding) in order to support the Ramazzini's research. We are appealing to members, friends and supporters to give their financial support to this initiative

GOAL

It is fundamental, for the protection of public health, that IARC reclassify radio frequencies as soon as possible. This will allow the reduction of electromagnetic pollution and related diseases.

So the GOAL is to move from the existing classification of a possible human carcinogen to a probable human carcinogen or, even, to a certain human carcinogen.

This new classification - followed by an international mobilization of scientists towards the WHO Directorate – will give us hope for a change in the global strategies for the use of information technology (Internet of Things) in the sphere of both professional and home activities.




Who is behind the project

The Ramazzini Institute: https://www.ramazzini.org/ ONLUS Social Cooperative.

Since 1971 the Ramazzini Institute has been involved in the study of the toxic effects of chemical and physical substances, from the CVM raw material for PVC, to benzene, to chlorinated products, aspartame, to electromagnetic fields at low frequencies (high voltage pylons) and radio frequencies.

Link for the Magazine of the Ramazzini Institute www.ramazzini.org/wp-content/u ...




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