venerdì 1 marzo 2019

La polizia tenta una mattanza come la scuola Diaz contro i tifosi dell'Atalanta, la testimonianza dell'autista li inchioda


Prima la versione DUBBIA della Questura di Firenze, poi tante testimonianze dei tifosi dell'Atalanta e alla fine le testimonianze DECISIVE di tutti gli autisti dei pullman coinvolti 
La richiesta di indagine amministrativa interna inviata dal deputato Daniele Belotti (Lega) e dalla senatrice Alessandra Gallone al Questore di Firenze dott. Alberto Intini e alla Presidente dell'Osservatorio Manifestazioni Sportive Daniela Stradiotto
A Firenze, durante la notte dopo la sfida di Coppa Italia tra i gigliati e l'Atalanta, è successo qualcosa di molto grave
 Il serpentone formato da 24 bus con a bordo i tifosi organizzati della Dea è stato scortato a tarda ora lontano dal Franchi, ma, a poche centinaia di metri dal casello di Firenze Sud, c'è stato un durissimo intervento delle forze dell'ordine verso un paio di mezzi che, a distanza di alcune ore e sentendo diverse testimonianze, diventa difficile da capire
 «Una mattanza», l’ha definito chi c'era

IL COMUNICATO DELL'ATALANTA: «SIA FATTA CHIAREZZA»

Già nella mattinata di ieri, diversi testimonianze raccontavano però una realtà molto diversa
 Così l'avvocato Federico Riva, presente a bordo di uno dei bus. «I tre pullman in testa erano distanziati tra loro - racconta al Corriere Bergamo - e sono stati fermati dalla polizia senza che avessero provocato problemi, quando già avevano imboccato lo svincolo che porta solo all’autostrada
 Io ero sull’ultimo dei tre
 Un tifoso su uno dei primi pullman mi ha
 telefonato dicendo: 
«Chicco, corri, vieni qui, ci stanno massacrando di botte sui pullman», ma siamo stati bloccati e a bordo del nostro mezzo è salito un funzionario della questura che ha inveito contro il primo ragazzo che gli è capitato a tiro, dicendo: «Se metti un piede a terra ti ammazziamo di botte»

 Ci sono stati attimi di tensione, io a quel punto ho mostrato il tesserino di avvocato

 Ho anche assistito in diretta alla conversazione tra il funzionario e un responsabile arrivato dopo: gli chiedeva spiegazioni, lui gliene ha date di inverosimili
Non hanno trovato nemmeno un passamontagna»

E a Carlo Canavesi, del sito calcioatalanta.it, 
Riva ha dichiarato:
 «Ho poi saputo che sugli altri due pullman i tifosi sono stati malmenati, anche con manganellate
 Sono stati presi a calci,
sberle, pugni
Abbiamo oltre trenta referti di ragazzi che sono finiti in ospedale

 Presenteremo esposti alla magistratura e al ministero
 Ho già sentito diverse versioni dalla Questura di Firenze, parlando di scontri con i tifosi della Fiorentina
 E non è vero».

I TIFOSI 
 La versione è la stessa riportata da diversi tifosi, l’intervento degli agenti è stato pesante e diventa difficile capire le motivazioni di tanta violenza visto che in giro non c’erano tifosi della Fiorentina
La Curva Nord Bergamo ha emesso nel pomeriggio di ieri anche un comunicato in cui chiede che venga fatta luce sugli incredibili fatti accaduti

 «Sulla strada del ritorno - scrivono gli ultras atalantini -, scortata in superstrada, la carovana dei quasi 20 bus viene separata e divisa dalle forze dell’ordine per, così riferiscono, “controllare un pullman che si stava staccando”

 Ma come è possibile che in una superstrada dedicata in quel momento solo per il nostro passaggio (con centinaia di forze dell’ordine presenti) un bus si stacchi completamente dal resto della carovana a 500 metri di distanza dal casello autostradale senza alcuna possibilità di deviare il percorso??? 

VOGLIAMO LA VERITÀ su quanto accaduto ieri in quella superstrada, i tifosi atalantini non avevano nessun motivo per creare casini quindi molto probabilmente qualcosa nella gestione dell’ordine pubblico non ha funzionato»

 Una vicenda allucinante su cui è necessario far luce
Al più presto


"Su quel pullman l'inferno, è bufera sul blitz anti-ultrà"
I titoli sulla stampa locale sono di questo tenore, e intanto il caso finisce in Parlamento, con deputati bergamaschi - e il sindaco Giorgio Gori - che chiedono spiegazioni al ministro dell'Interno, Matteo Salvini
 La notte brutta di Firenze:
 un presunto pestaggio subìto dai tifosi dell'Atalanta da parte degli agenti del reparto Celere a bordo dei pullman che stavano riportando gli ultrà verso Bergamo
 La vicenda - sulla quale vi sono versioni discordanti, da una parte le numerose testimonianze dei tifosi, dall'altra quella della questura di Firenze - va in scena mercoledì notte intorno all'1

Una colonna di 23 bus procede sul viadotto del Varlungo verso il casello dell'A1, a Firenze Sud. All'improvviso, per cause ancora da chiarire, la prima corriera viene fatta fermare dalla polizia che sta scortando il corteo:
 e di conseguenza anche quelle dietro
 A questo punto - stando al racconto dei tifosi - alcuni agenti sarebbero saliti sul pullman e avrebbero iniziato a manganellare indistintamente ferendo gli ultrà a bordo e mandando in frantumi i finestrini

 Ecco la testimonianza di un tifoso trentenne riportata da L'Eco di Bergamo:

 "La pattuglia della polizia davanti al nostro bus, che era il primo della fila, rallenta bruscamente costringendoci ad accostare

 Immediatamente arrivano 4-5 cellulari, 2-3 della polizia e due dei carabinieri, più altre pattuglie

Agenti e militari si infilano i caschi, impugnano manganelli e ci insultano dai finestrini
 Poi scendono e accerchiano il nostro bus

 Urlano "Vi uccidiamo", "Siete morti", "Adesso ci divertiamo, ne mandiamo un po' in galera e un po' all'ospedale", "comunisti di m...", "spacchiamo un po' di teste"

Colpendo con manganellate vetri e carrozzeria, obbligano l'autista ad aprire le due porte

 Quattro, cinque agenti salgono da quella anteriore, altrettanti da quella posteriore

 Colpiscono con manganelli, calci e pugni qualsiasi persona e cosa abbiano a tiro

 Noi cerchiamo di proteggerci alla bell'e meglio, cercando di ripararci sotto i sedili e urlando di smetterla

Ovviamente, anche noi in un primo momento li insultiamo

 Sarà durato un minuto, poi prima di scendere, rifilano uno schiaffo all'autista, facendolo cadere dal posto di guida, perché secondo loro era colpevole di non aver aperto le porte per tempo"

 Continua il racconto: " Cerchiamo di chiedere aiuto ai tifosi degli altri pullman che vengono fatti defluire e ci passano accanto

 Io impugno il telefono e chiamo l'avvocato Federico Riva che era su un altro pullman: "Vieni, presto, qui ci ammazzano""

Dieci minuti più tardi altri 4/5 agenti risalgono sul bus per quella che il trentenne definisce la seconda razione di "botte gratuite"








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