Sempre più spesso si assiste al
riaprirsi del secolare dibattito sull’improbabile affidabilità e sulla presunta
storicità delle narrazioni evangeliche, prestando particolare attenzione al
problema della storicità delle fonti, talvolta oggetto di numerose
disquisizioni di origine filologica nel plausibile tentativo di stabilire
l’eventuale attendibilità o autenticità delle stesse.
L'esposizione del prof. De
Angelis, della durata di un'ora e venti minuti circa, iniziata con
l'esposizione delle cause che hanno determinato le religioni, si è conclusa
mettendo in evidenza l'immoralità contenuta nei testi sacri sia del Vecchio che
del Nuovo Testamento, facendo particolare riferimento alla legalizzazione che
si trova nel primo a proposito dell'autorizzazione a uccidere il proprio
schiavo (Esodo 21:20,21) e nel secondo all'incitamento all’intolleranza e alla
misoginia espressi particolarmente negli Atti e nelle lettere di san Paolo.
All'invito fattogli dal prof. De
Angelis, Luigi Cascioli ha preso infine la parola rivolgendo ai due
rappresentanti della Chiesa la ormai mille volte ripetuta richiesta di fornire
almeno una prova storica dell'esistenza di Gesù Cristo.
L'intervento di Luigi Cascioli,
ripetutamente applaudito dai presenti, è stato interrotto dall'intervento della
vice direttrice dell'Istituto che, dopo aver imposto al cameramen della
televisione Teletibur di Tivoli di sospendere la ripresa, ha ordinato ai
ragazzi di lasciare la sala.
Vi lasciamo con la visione del filmato, consigliando, per
chi volesse approfondire le tematiche del video, la lettura del libro “La fine
del Cristianesimo – Gesù e gli Apostoli non sono esistiti, le prove” (Uno
Editori, Orbassano (TO), 2012) di Alessio e Alessandro De Angelis.
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