Secondo la fonte di Wikipedia, l’acido citrico è una sostanza solida, incolore, solubile in acqua. L'acido citrico è uno degli acidi più diffusi negli organismi vegetali ed è un prodotto metabolico di tutti quelli aerobici. Il succo di limone ne contiene il 5-7% e l'arancia l'1% circa, ma è presente anche in quasi tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e persino nel latte.
L'acido citrico si ricavava, originariamente, dal succo di limone (Citrus) attraverso un complesso processo con soluzione di ammoniaca, cloruro di calcio e acido solforico. Da questa fonte venne isolato per cristallizzazione per la prima volta nel 1784 da Carl Wilhelm Scheele. Attualmente viene prodotto attraverso fermentazioni su scala industriale utilizzando funghi (es. Aspergillus niger) o lieviti in bioreattori ad ambiente a basso pH (acidulato) e bassa concentrazione di ferro; a tale scopo si utilizzano chelanti degli ioni ferro come l'EDTA. In questo modo il ciclo di Krebs viene interrotto all'acido citrico il quale può essere estratto dalla cellula e purificato.
Bene, a prescindere dalla spiegazione tecnica, che trova il tempo che trova, il comune acido citrico commerciale, definito anche E330, nelle varie confetture alimentari, è ovunque, ma purtroppo viene sintetizzato, come sopra citato, da altre sostanze che non è frutta. Addirittura secondo la fonte http://www.centroconsumatori.it/43v377d13475.html, l'acido citrico si trova in un numero incalcolabile di prodotti, dai dolciumi alle bevande gasate, dalla mozzarella, al latticino, alle salse già pronte, fino agli alimenti ed infusi per neonati. Quindi una sostanza sintetizzata innaturalmente, che tampona la variabilità organica (decomposizione) dell’alimento, altrimenti immangiabile.
L'acido rovina i denti(fonte www.centroconsumatori.it/43v377dl3475.html)
E con questo affrontiamo un problema che assume dimensioni finora impensate: i danni di erosione per i denti dei bambini. Mentre la carie sta diminuendo, cresce il numero dei pazienti con erosione dentaria. La causa viene individuata dagli esperti nell'eccessivo consumo di prodotti contenenti acido citrico.
Se si considera che da un lato l'acido citrico nelle drogherie viene venduto come anti-calcare e che dall'altro lato lo stesso acido citrico è presente in molti alimenti che vengono consumati principalmente da bambini - pensiamo solo ai dolciumi e a varie bevande gasate – allora non dobbiamo meravigliarci se i denti dei bambini si rovinano.
Nonostante questo fatto non sarebbe giusto demonizzare il succo di sambuco, dice l'esperta di alimentazione del CTCU. Non dimentichiamo che il succo fatto in casa risparmia ai consumatori tutto il resto di sostanze artificiali come coloranti, esaltatori di sapidità e conservanti.
Chi prepara il succo di sambuco dovrebbe comunque cercare di essere cauto nell'uso dell'acido citrico. L'amato sapore acido può essere ottenuto anche con l'aggiunta di abbondante succo di limone – eventualmente poco prima di servire. Ma si dimentica di osservare, che se si lascia un limone o un’arancia, sul marmo, quest’ultimo viene corroso dal micidiale acido citrico degli agrumi. Ecco perché si cerca di smorzare l’effetto dannoso dell’acido citrico, solo per una questione alimentare.
A riprova, cito la fonte del Prof. Laurence Walsh, direttore della School of dentiristry della University of Queensland (Australia: ricordo che in Australia tale scuola è all’avanguardia mondiale) il quale afferma: l’acido citrico che si trova comunemente nelle bevande analcoliche e soprattutto nei succhi di frutta “Acidi”, può danneggiare lo smalto e le pareti interne dei denti (Dentina). Pare infatti che bevande agli agrumi arrechino danni ai denti dalle 2/5 volte più delle bevande alla Cola.
Ora a conferma di tutto ciò anche da parte di molti dentisti, abbiamo focalizzato l’attenzione sulla dannosità dell’acido citrico, solo sui denti. Ma la mia esperienza personale, ha dimostrato altro: Feci nel 2009 una monodieta (parziale) di agrumi, iniziando la mattina con spremuta di 5 arance più un limone, pranzo solo qualche frutto tipo mela/pera e nel pomeriggio con altra spremuta di sempre 5 arance ed 1 limone. La sera andavo avanti con dei minestroni e legumi (molto pochi).
Bene già dal 2° giorno iniziavo ad avere dei problemi intestinali non da poco, con soliti meteorismi e dolori di qua e là nella pancia. Al 3° giorno, dato che insistevo con gli agrumi (solita dieta) al bagno andavo con scariche quasi liquide e dolori di accompagnamento. Al 4° giorno insistevo, perché non mi capacitavo della dannosità degli agrumi, ebbi delle linee di febbre (leggere 37,1), però non feci caso, ma la sera i dolori erano enormi…..mi misi a letto e durante la notte del 4° giorno andavo in bagno dalle 3 alle 4 volte.
Il 5° giorno fu l’apocalisse!! Dopo la spremuta mattutina, verso le 10/11 non riuscivo a stare più bene. Fitte inaudite al basso ventre con evacuazioni liquide da star male…Purtroppo andai in infermeria militare (dato il mio lavoro) ed il dott. Marani dell’infermeria, dopo avergli spiegato della mia dieta, si arrabbiò con il sottoscritto dicendomi che avevo sbagliato alla grande in quanto (testuali sue parole) le arance in quantità eccessiva portano “Irritazione Intestinale”.
Da allora toccavo le arance due/tre volte alla settimana, fino ad ora che non le tocco più. Con altre monodiete di frutta, anche di meloni, fichi ecc, non ho mai avuto quei problemi che Mal ricordo…. Ora il laboratorio Corpo Umano, non ha bisogno di altre prove, che confermino la dannosità degli Agrumi, frutti non Idonei alla nostra specie.
IN FEDE GIROLAMO da Bari
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