venerdì 26 aprile 2013

Prefazione del nuovo libro di C. Massaro "L'ultimo Impero" a cura del Procuratore S. Cosentino


      
       

       
       La Caduta dell’Ultimo Impero…e il risorgere –nella capacità di riconfermarsi- di un bravo Autore.
Con questo gioco di parole posso commentare la qualità dell’ultima fatica letteraria di Cosimo Massaro.

      Eravamo rimasti, noi lettori, all’intensità, all’emozione, alla festa per le nostre palpebre e per i nostri cuori che era stata la sua “La Moneta di Satana”.
Ora, quella moneta ha mantenuto purtroppo la sua forza di conio e il suo ambiguo valore legale.
Il fenomeno del signoraggio è problema, in tempi di implacabili  spreads e di penose vicissitudini finanziarie, sempre più all’ordine del giorno.
      E allora questo avvincente romanzo costituisce il naturale, necessario, direi imprescindibile sequel del precedente.
      E si conferma in esso la capacità rara, soprattutto in un giovane Autore, di saper quadrare il cerchio, “coniugare” cioè e far amare tra di loro (il matrimonio talvolta non basta)  categorie umane e culturali lontanissime, per partorire alla fine da una fredda scienza come l’economia una cosa viva e fresca come la storia piena di ritmo che state per leggere.
     Continua a persistere il problema, sempre attuale oggigiorno, di uno sviluppo economico che in Italia, ma anche in tutto il mondo è pura illusione… pura bolla…puro vuoto.
      E allora Cosimo Massaro reagisce a tutto ciò con un’arma potentissima, quella costituita dalla sua fervida penna intinta nel curaro delle sue metafore, nel fuoco della sua fantasia, nel calamaio della sua voglia di protesta.
Che è  anche voglia di Verità.
      Il danaro non si mangia.
      Ma l’élite di esseri umani, che da sempre padroneggia e spadroneggia sulla Terra da millenni, questa cosa non l’ha ben presente.
Perchè la voluttà di dominio, di potere smisurato, si realizza soprattutto attraverso il controllo della produzione del danaro. 
     Tra le tante falsità che ci vogliono dare a bere (ma noi non abbiamo più sete) c’è purtroppo questa verità ineludibile: il flusso del danaro può comprare la classe politica e l’informazione, cioè i pilastri dell’ordine democratico.
      E’ bello e meritorio, allora, che un Autore che (per fortuna?) non è un economista puro voglia smascherare tutto ciò,  facendoci conoscere “il lato attivo dell’infinito” e la forza della Verità,  che sono portati naturali della originale battaglia ingaggiata dal prof. Giacinto Auriti.
Perché forse una nuova era è davvero alle porte, e comunque la speranza deve sempre dare linfa vitale alle nostre esistenze.
     Questo romanzo getta una nuova luce letteraria nel panorama oscuro dei mercati finanziari. Mercati finanziari che hanno, ironia della sorte e della semantica, i loro padroni più potenti nella strana setta degli “Illuminati”.
Quanta sinistra opacità in questa parola , così apparentemente scintillante, brillante, rassicurante.
Quanto essa è ingannevole.
E del resto sull’inganno, sulla truffa speculativa, sull’ambiguità concettuale (e purtroppo anche patrimoniale) si fonda oggi quell’enorme Golem che chiamano il Mercato.
    Cosimo Massaro a questo stato di cose oppone la forza di chi si sottrae all’assuefazione di chi pensa solo per sentito dire, la forza del Libero Pensiero.
    Contro le Consorterie di qualunque genere, contro le Confraternite ambigue, contro tutti i Templi e i loro Mercanti, contro chi gestisce occultamente dei poteri soggiacendo spesso –anzi proprio per questo- a ricatti più grandi di lui.
    La teoria rivoluzionaria di Auriti è l’uovo di Colombo, nella sua arguta ma disarmante semplicità.
Massaro ci sguscia questo, intellettualmente appetitoso, uovo e ce lo  fa comprendere e gustare appieno.
      Il suo stile è quello di sempre, denso di trama avvincente, piena di ritmo e inseguimenti mozzafiato, cioè degli ingredienti fondamentali di un giallo che si rispetti. 
Il tutto ben sagomato da una tenera storia d’amore.
E, tra i vari personaggi, anche in questa seconda fatica letteraria si staglia in sottofondo il principe dei Personaggi, il responsabile di tutto. Non una persona fisica, ma una categoria economica, connotata da valenza scientifica: il terribile, famelico, gelido Mr. Signoraggio.
   Ma forse alla fine avrà la meglio su di lui la vecchia, cara, Signora Utopia.
   Del resto Cosimo Massaro, novello Camus, incarna letterariamente, con le sue avvincenti trame e nelle sue contundenti parole, quel bellissimo motto di più di quarant’anni fa: “Siate realisti, chiedete l’impossibile”.
Facciamolo anche noi lettori.

  Salvatore Cosentino
Magistrato della Procura della Repubblica di Locri e Critico letterario.

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