sabato 3 gennaio 2015

GUINESS DEI PRIMATI: il formaggio casu marzu della sardegna è l'alimento più pericoloso del mondo

Si chiama “Casu Marzu” (formaggio marcio) ed è uno dei prodotti tipici della Sardegna, ma prima di provarlo è importante essere a conoscenza degli ingredienti e del metodo di produzione. Questo particolare formaggio viene colonizzato dalle larve della mosca del formaggio, chiamata mosca casearia (Piophila casei), un insetto che depone le proprie uova sulle forme di formaggio pecorino o caprino e da cui nascon
o larve che si nutrono del formaggio stesso e si sviluppano al suo interno, spiega Wikipedia. Il casu marzu è, in buona sostanza, un formaggio coi vermi.

Tuttavia, “le norme tecniche emanate dall’Unione Europea non ne consentono più la produzione ed è proibita dalla legge la commercializzazione, perché in contrasto con le norme igieniche e sanitarie stabilite in sede comunitaria. Per poter salvaguardare questo prodotto la regione Sardegna lo ha inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani: tale riconoscimento certifica che la produzione è codificata da oltre 25 anni così da poter richiedere una deroga rispetto alle normali norme igienico-sanitarie“.

Casu marzu: “Il formaggio più pericoloso del mondo”
Nel 2009 scoppiò la polemica dopo che il libro del Guinness dei primati del 2009 assegnò al Casu Marzu il record di “più pericoloso al mondo per la salute degli esseri umani“. E in Consiglio regionale un gruppo di parlamentari chiese all’allora presidente Renato Soru di intentare causa contro la società editrice della nota pubblicazione, in quanto la Sardegna era stata “ingiustamente calpestata e vilipesa dalla notizia riportata a pagina 123 della versione italiana del libro“.

Non solo Casu marzu: ecco tutti gli altri formaggi simili
Ma il casu marzu non è l’unico formaggio coi vermi che viene prodotto in Italia, infatti altri prodotti simili sono il marcetto o cace fraceche, dell’Abruzzo, ; il gorgonzola co-i grilli (lett: gorgonzola coi grilli; dove con “grilli” si intendono dialettalmente i vermi nell’atto di saltare); l’entroterra genovese; il salterello del Friuli; l’emiliano il furmai nis (formaggio nisso); il frmag punt di Bari; il calabrese casu du quagghiu; il caciè punt del Molise; il piemontese bross ch’a marcia (formaggio che cammina) e il casu puntu del Salento.

http://www.lafucina.it/2015/01/02/casu-marzu/

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