di Francesco Pirani
Essere onnivori significa “potersi nutrire indistintamente di cibi vegetali e animali”. Il fatto che mangiamo di tutto non è una prova sufficiente che POSSIAMO farlo, infatti ogni volta che si mangiano cibi di origine animale (o altri “cibi” aspecifici, ovvero non compatibili con la specie umana) il corpo compie uno sforzo immane di adattamento, non senza conseguenze sul lungo termine. Dopo anni di carburante sbagliato la nostra macchina biologica inizia a guastarsi ed ingolfarsi, da qui la comparsa di TUTTE le patologie del benessere, dall’ipertensione, al cancro, all’obesità, al diabete. La medicina ufficiale non ha interesse che le persone si alimentino correttamente poiché è al soldo delle case farmaceutiche che si riempiono le tasche sulla nostra pelle.
Il nostro organismo è una macchina perfetta, la più complessa e sofisticata di tutte quelle che qualcuno potrebbe mai inventare. Come tale, per esprimersi al massimo della sua efficienza e per restare a lungo funzionante, necessita del SUO carburante specifico (adatto alla propria specie).
Se una macchina la alimenti con un carburante sbagliato essa diminuirà la sua efficienza e nel tempo tenderà a manifestare tutta una serie di acciacchi e malfunzionamenti evitabilissimi se si fosse provveduto a fornirle il suo carburante specifico
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“Ci vuole un po’ di tutto”: Falso!
Una delle credenze più diffuse in ambito alimentare è questa: “Ci vuole un po’ di tutto, siamo onnivori, abbiamo bisogno sia della verdura e della frutta, sia della carne”. Tutto ciò è FALSO.
Essere onnivori significa avere la capacità (anatomica, fisiologica, biochimica ecc) di nutrirsi indistintamente di alimenti di origine vegetale e di alimenti di origine animale. Ebbene, devi sapere che non esiste nessun essere vivente con questa capacità e nemmeno nessun testo scientifico che l’abbia mai dimostrato. La conclusione affrettata e priva di qualsiasi fondamento scientifico, è che siccome mangiamo di tutto, automaticamente significa che possiamo farlo ma questo lo ripeto è FALSO. Non esiste nessun essere vivente che possieda contemporaneamente le caratteristiche anatomiche dell’erbivoro, del carnivoro, del semivoro, del granivoro, del fruttivoro ecc in quanto i diversi apparati ed organi interni (nonché l’anatomia esteriore) sono “in serie” ovvero a dentatura da carnivoro corrisponde un pancreas da carnivoro, uno stomaco da carnivoro, un intestino da carnivoro e via dicendo. Questo è valido per tutte le categorie di esseri viventi sopra elencate. Ad esempio, come posso avere contemporaneamente una dentatura secodonta (dei carnivori, atta a smembrare la carne) e una selenodonta (degli erbivori, per setacciare e sfilacciare le verdure)?. Questa incompatibilità è valida per tutte le restanti caratteristiche anatomiche (sia esteriori che interne)
Siamo fruttivori
Quindi la domanda che sorge spontanea è: se non siamo carnivori (per via dell’assenza di dentatura secodonta, assenza di artigli ed attitudine predatoria, saliva non acida, scarsa secrezione di acido cloridrico, assenza di uricasi, intestino molto più lungo, urina alcalina ecc), se non siamo erbivori (per via dell’assenza di dentatura selenodonta, assenza di cellulasi, intestino più corto ecc) e non siamo nemmeno granivori, insettivori ecc, a quale categoria apparteniamo? La risposta che ci fornisce l’anatomia comparata è molto chiara: alla categoria dei PRIMATI FRUTTIVORI (predisposti solo ed esclusivamente per un’alimentazione fruttariana) per tutte le info ti rimando a “Specie umana progetto 3m” facilmente reperibile sul web ( cliccando qui http://www.mednat.org/alimentazione/progetto3m.pdf ).
Tanto più si sceglie di allontanarsi dal proprio carburante tanto più la macchina si ingolfa, questo è matematico. Naturalmente ci sono molti altri fattori che influiscono sullo stato di salute della macchina ma non è questa la sede per approfondirli.
Origine delle patologie: il cibo aspecifico
TUTTE le patologie del benessere (quelle che la scienza ufficiale cataloga spesso come normale invecchiamento) hanno la loro origine qui, ovvero nella scelta totalmente errata del carburante per la nostra macchina biologica.
Naturalmente per “correggere” questi piccoli malfunzionamenti della macchina la cara vecchia industria farmaceutica ci viene prontamente in soccorso con la serie più disparata di pastiglie e compresse per ogni sorta di piccolo acciacco. Cosi 8 over 65 su 10 nei paesi occidentali devono prendere qualche compressa per abbassar la pressione, l’uricemia, il colesterolo ecc. Un applauso per la farmacologia che ci vuole cosi bene, grazie!
Riuscite a vederlo il circolo vizioso o ancora no? L’industria alimentare ci sfianca per circa 58 anni (è il limite medio in cui “finisce” la salute) poi subentra l’industria farmaceutica e ci da le mazzate finali per i restanti 30/40 anni di vita. Muori, e hai fatto il tuo lavoro: hai nutrito il sistema. Ma anche quando non eri ufficialmente malato molto probabilmente ti sarai arrabattato con stanchezza cronica, raffreddori perenni, infezioni varie, dolori articolari, emicranie e compagnia bella.
Il cibo aspecifico, quello per il quale NON siamo programmati, è la prima causa di tossicosi a livello della matrice extra cellulare (il grande “mare” in cui sono immerse le cellule e che si occupa degli scambi tra le sostanza nutritive e quelle di rifiuto) e quindi precondizione basilare di tutte le patologie.
Tanto più scegli di orientarti verso il tuo carburante (mela, frutta dolce, frutta ortaggio) tanto più la macchina da vita ad un processo di auto-riparazione e disintossicazione, rimettendo in circolo vecchie scorie da tempo immagazzinate in parti del corpo che non facessero danni agli organi vitali.
Una volta ultimato il processo di disintossicazione, o quanto meno smaltite gran parte delle tossine aspecifiche, non sarai mai più lo stesso. Provare per credere
http://francescopirani.info/il-falso-mito-dellonnivorismo-umano/
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