Dimmi che piedi hai e ti dirò quanto sei in salute. La relazione tra le nostre estremità e peso corporeo, diabete, circolazione sanguigna sono ormai un fatto certo. Un sondaggio dell’American Podiatric Medical Association ha rilevato che il 53% dei partecipanti accusava dolori ai piedi tanto da perdere in qualità della vita.
I piedi, spiegano gli esperti, vanno curati fin da giovani. Spesso si trascurano alcuni sintomi, ma i piedi poi presenteranno il conto più in là negli anni. Alcune categorie di persone, in particolare, dovrebbero fare ancora più attenzione: i soggetti obesi e in sovrappeso, per esempio, che sovraccaricano eccessivamente gli arti inferiori generando un superlavoro che può essere responsabile di varie forme di infiammazione come fascite plantare, tallonite, dito a martello e calli.
C’è poi la circolazione, altra “croce” per i piedi. Il livello di allarme deve essere alto anche in questo caso e particolare attenzione deve prestarla chi ha i legamenti degli arti inferiori più deboli a causa di traumi o infiammazioni. Tendiniti e artriti sono invece il rischio maggiore per chi ha i “piedi piatti”, a causa della cattiva distribuzione del peso corporeo.
Un discorso a parte meritano le signore:
i tacchi a spillo sono una vera spina nel fianco che rischia di provocare calli, ma anche neuromi e il cosiddetto dito a martello. Il consiglio degli esperti americani è quindi quello di "monitorare" i piedi e le malattie a loro collegati per programmare la giusta attività fisica, sempre indispensabile.
Adoperare scarpe adatte alla forma e alla struttura del piede è di aiuto, quasi quanto curare l`igiene delle estremità inferiori, soprattutto se si indossano le calzature per molto tempo o si frequentano piscine o luoghi in cui possono proliferare funghi e batteri.
L`ultimo accorgimento da adottare è la passeggiata serale, da fare con le scarpe basse, che aiuta la digestione, fa diminuire di peso e concilia il sonno. In questo modo i piedi, assicurano i podologi americani, si mantengono più giovani e più a lungo.
di ida casilli
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