Le risse condominiali sono uno spreco di soldi (250 milioni di euro l’anno) e di tempo (sette anni per una sentenza). Con i buoni rapporti di vicinato, invece, c’è tutto da guadagnare.
RAPPORTI TRA VICINI DI CASA: NON ANDARE D’ACCORDO E’ UNO SPRECO - Siamo ancora troppo freddi, direi gelidi e talvolta rissosi, con i vicini di casa. Uno spreco di calore umano, di possibili e utili cose da condividere, di tempo e soldi laddove la freddezza tracima nell’inimicizia e nella causa condominiale. Parliamo spesso di solidarietà, siamo interessati al grande tema dell’immigrazione e dell’accoglienza, eppure solo un italiano su tre, tra gli over 65, considera un amico, o anche solo un buon conoscente, chi abita nello stesso palazzo. Ancora: più del 30 per cento dei condomini, specie nei palazzi con molti appartamenti, vivono nello stesso edificio senza mai salutarsi. Si ignorano.
CONTENZIOSI CONDOMINIALI IN ITALIA – Dalla freddezza, come dicevo, si scivola spesso nella zona grigia della rissa condominiale. E qui lo spreco si moltiplica. Gli italiani spendono qualcosa come 250 milioni di euro l’anno per contenziosi condominiali (una causa del genere non costa meno di 5mila euro), che rappresentano un terzo dei contenziosi che paralizzano e intasano i tribunali civili. E aspettano, prima di una sentenza, tra i cinque e i sette anni
. Perché litigano? I motivi sono molto banali. Nella maggior parte dei casi (60 per cento) lo scontro con il vicino di casa matura per problemi legati alla raccolta dell’immondizia, poi per i bambini troppo rumorosi e per gli animali domestici in libertà (40 per cento dei casi). Infine, i rumori troppo alti: dal televisore all’aspirapolvere. Sono aspetti della vita quotidiana sui quali basterebbe un minimo di civiltà dello stare insieme, di rinuncia a qualche piccolo egoismo, per evitare di passare le carte all’avvocato. E sono problemi che andrebbero risolti partendo dal dirsi “buongiorno” e “ buonasera” quando ci si incontra nelle scale o in ascensore. In fondo, non è molto per Non sprecare.
CONDOMINI CONDIVISI IN ITALIA - Se poi i rapporti migliorano, si può fare un ulteriore passo avanti, come dimostrano le esperienza raccontate nel corso della prima Fiera italiana dell’abitare collaborativo. Storie che ispirano ottimismo, con condomini nei quali si riesce a dividere la terrazza, la lavanderia, l’orto, la spesa per la colf e per la badante. Il risparmio a famiglia? 1.600 euro l’anno. Una bella somma, specie in tempi di Grande Crisi.
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