“Essere vegani è un atto d'amore rivoluzionario, che cambia il mondo e l'anima concretamente. Non mangiare né
usare niente che derivi dallo sfruttamento animale significa, prima di tutto, mettere un freno e fine all'olocausto
animale. Gli animali su questa terra affrontano quotidianamente prigioni, costrizioni, mutilazioni, violenze, sevizie,
torture, uccisioni senza alcuna possibilità di difesa. Essere vegani è un passo importantissimo per creare e
diffondere una nuova concezione e un nuovo rispetto per questi Esseri straordinari e sensibilissimi, che come noi
amano, temono, soffrono, imparano, insegnano, piangono. Essere vegani è anche un atto d'amore verso la Terra
che ci ospita e l'Umanità intera, perché è l'unico stile di produzione e di consumo che potrà sfamare miliardi di
persone nel rispetto della Natura.
E' un atto d'amore verso noi stessi. La carne e i latticini sono soprattutto tossine che avvelenano il nostro corpo, per
di più intrisi della chimica del dolore e della morte degli Esseri che per questo sono stati sacrificati. Essere vegani
cambia le nostre cellule, e l'Anima, e ci prepara al nuovo Mondo che sta arrivando...”.
Essere Vegano significa avere uno stile di vita incentrato sulla non violenza attraverso il non utilizzo di
prodotti di origine o derivazione animale.
I vegetariani evitano carne e pesce mentre i vegani anche latte e formaggi, uova, miele, pellicce, cuoio, lana e
tutti i prodotti testati sugli animali; non si tratta pertanto solo di un scelta alimentare ma di una scelta di vita
a tutto tondo priva di crudeltà nei confronti di noi stessi, dell'ambiente e degli animali.
Ci sono molti motivi che conducono alla scelta di uno stile di vita vegano:
- il rispetto nei confronti degli animali che non sono oggetti ma esseri sensibili con un proprio valore
intrinseco. Chi vive vegan non può da solo fermare lo sfruttamento e la sofferenza animale ma si astiene dal
prendervi parte ed esserne la causa compiendo una scelta consapevole e responsabile e mandando un
importante segnale per una società più rispettosa dei diritti degli animali non umani e umani. No alla carne: la
maggior parte dei prodotti animali proviene da allevamenti intensivi, in cui gli animali sono allevati con
modalità che non rispettano le loro esigenze fisiologiche, ma hanno la finalità di raggiungere la massima
produttività nel minor tempo possibile. L'uccisione degli animali nei macelli è preceduta da un lungo e
stressante trasporto all'interno di camion, senza acqua né cibo, in cui sono così stipati da non potersi neanche
muovere. No al pesce: anche i pesci hanno un sistema nervoso complesso e provano paura e sofferenza. In
qualunque modo vengano catturati i pesci muoiono sempre per soffocamento, dopo lunga agonia. Le reti da
pesca sono la trappola e la fine anche per tartarughe marine, uccelli, delfini e animali di ogni genere. I pesci
d’allevamento sono spesso tenuti in condizioni estreme, tanto che una notevole percentuale di essi muore per
malattie ed epidemie.
No al latte: è doveroso sapere che mucche e vitellini vengono uccisi nel ciclo di produzione del latte. Le
mucche, pur potendo potenzialmente vivere fino a quaranta anni, negli allevamenti sono macellate
normalmente dopo sette anni di vita condotta in condizioni infernali, sottoposte a mungiture meccaniche quasi
immobilizzate, quando cioè la loro produzione di latte diminuisce. Così una volta sfruttate per il loro latte
vengono macellate per la carne. Durante il ciclo di produzione del latte vengono inseminate artificialmente
onde ottenere la produzione del latte. I vitellini appena nati vengono tolti alla madre e destinati, se maschi, al
mattatoio a pochi mesi di vita (carne di vitella) o fatti ingrassare per essere macellati dopo due anni (carne di
manzo); se femmine, seguiranno il destino delle madri.
No alle uova: la produzione di uova comporta la morte delle galline e dei pulcini maschi. Le galline vivrebbero
potenzialmente quindici anni, ma negli allevamenti vengono macellate circa a due anni di vita cioè appena il
numero di uova prodotte diminuisce, per diventare carne di seconda scelta. Ammassate in gabbie piccolissime,
senza possibilità di aprire le ali o di seguire i loro istinti naturali, si stressano a tal punto da diventare così
aggressive che spesso si feriscono e uccidono fra loro... il taglio del becco, praticato in quasi tutti gli
allevamenti, serve a limitare questo problema. I pulcini maschi, inutili al ciclo produttivo, vengono gettati
ancora vivi in un tritacarne per diventare mangime, soffocati o semplicemente lasciati morire accatastati in
grandi mucchi.
- il rispetto nei confronti dell'ambiente:il modo in cui influiamo sull’ambiente è strettamente correlato
all'insieme delle nostre scelte di vita e di consumo. E se questo è relativamente acquisito nella coscienza
pubblica, non sempre è chiaro in che modo e quanto condizioniamo l’ambiente che ci circonda. Fra i diversi
argomenti a tale riguardo, di sicuro uno dei più determinanti è la nostra alimentazione. Infatti il cibo che
consumiamo è uno dei fattori quantitativamente maggiori nella valutazione del nostro impatto ambientale, i
prodotti animali sono fra le cause principali di spreco di risorse e inquinamento. Mangiare è anche un gesto
ecologico e politico. Gli animali d'allevamento consumano molte più calorie, ricavate dai mangimi vegetali, di
quante ne producano sotto forma di carne, latte e uova e come "macchine" (così purtroppo sono considerati
nella moderna zootecnia) che convertono proteine vegetali in proteine animali, sono del tutto inefficienti.
Basta pensare che ci si potrebbe nutrire direttamente con le risorse vegetali coltivate nei campi invece
coltivare gli stessi campi per produrre cibo per gli animali chiusi negli allevamenti, per i quali bisogna poi
“sprecare” una enorme quantità di risorse energetiche e di acqua.
- la salvaguardia delle risorse idriche: il consumo d’acqua in una dieta che include carne o latticini è
maggiore che in una dieta vegan. Per produrre un kg di manzo sono necessari fino a 100.000 litri d’acqua,
mentre per un chilo di frumento ne bastano solo 900 e per un chilo di soia 2000. [Fonte: “Water Resources: Agriculture,
the Environment, and Society” An assessment of the status of water resources by David Pimentel, James Houser, Erika Preiss, Omar White, et al.
Bioscience, February 1997 Vol. 47 No. 2]. Per un chilo di frumento sono sufficienti 900 litri di acqua; per produrre una
bistecca, bisognerà prima di tutto coltivare quello stesso frumento per nutrire dei bovini per svariato tempo....
tempo nel quale andrà dato loro da bere...tempo in cui si utilizzerà anche molta acqua per tenere pulite le
stalle... ed infine bisogna anche considerare l’acqua utilizzata all’interno dei macelli. A conti fatti mangiando
carne si consuma circa cento volte più acqua che non mangiando vegan! Quanto detto è vero anche per gli altri
alimenti animali. Queste considerazioni sull’acqua sono valide anche per la produzione di latte; in tal caso si
deve considerare anche l’impiego di acqua, necessario per tenere pulite le sale di mungitura e soprattutto i
macchinari per mungere. Si arriva facilmente ad un fabbisogno di circa 100 litri al metro quadro per giorno
[fonte: Il ruolo dell'acqua nell'allevamento animale – Giuseppe Enne, Gianfranco Greppi, Monica Serrantoni].
Decidendo semplicemente di essere vegan si possono risparmiare più di 5 milioni di acqua ogni anno.
- l'effetto serra: un altro aspetto negativo dell’allevamento è la sua incidenza sull’effetto serra. Molti gli
studi indicano come il contributo della produzione di alimenti animali al totale dei gas serra sia molto
rilevante. In particolare, sotto forma di metano prodotto dal sistema digerente degli animali con l'emissione di
gas intestinali, mentre le deiezioni degli animali diffondono nell'ambiente sostanze acidificanti ed
eutrofizzanti. L'allevamento implica una maggiore serie di attività inquinanti rispetto al coltivare vegetali
destinati direttamente all’alimentazione umana, come ad esempio il trasporto di vegetali e la loro
trasformazione in cibo per animali. Tutto questo porta un altro forte contributo all’effetto serra. Per avere
qualche dato ufficiale, basta riportare che la FAO, nella relazione "Livestock's long shadow" presentata il 29
novembre 2006, afferma che il bestiame produce circa il 9% del principale gas serra, il biossido di carbonio,
ma è responsabile di alte emissioni di altri importanti gas serra: il 35-40% delle emissioni di metano e il 65%
di quelle di ossido di azoto (che è circa 300 volte più dannoso del CO2 per il riscaldamento globale) vengono
prodotte infatti dal bestiame. Le emissioni totali di gas serra causate dal settore zootecnico sono pari al 18%
del totale dovuto alle attività umane; una percentuale simile a quella da addebitare all'industria e maggiore di
quella dovuta all'intero settore dei trasporti.
Un recente studio condotto in Germania (dall’associazione FoodWatch insieme ai ricercatori dell'Istituto
tedesco per la Ricerca sull'Economia Ecologica) effettua un calcolo preciso su quanta CO2 si produca, in un
anno, seguendo diversi tipi di alimentazione; per risultare più comprensibile il raffronto è stato esplicitato in
termini di km equivalenti percorsi in auto e si hanno i seguenti risultati:
Alimentazione vegan:
⁃ da agricoltura bio: 281 km
⁃ da agricoltura convenzionale: 629 km
Alimentazione vegetariana:
_ da agricoltura bio: 1978 km
_ da agricoltura convenzionale: 2427 km
Alimentazione onnivora:
_ da agricoltura bio: 4377 km
_ da agricoltura convenzionale: 4758 km
- la deforestazione: ci sono altri aspetti poco conosciuti dell’impatto degli allevamenti e tra questi
importante è il problema della deforestazione: le foreste pluviali vengono abbattute non tanto per
predarne il legname, come si crede, ma sopratutto per creare pascoli per l'allevamento di bovini
destinati a fornire carne all'Occidente. Il problema consiste ancora una volta nella necessità di
produrre grandi quantità di vegetali non per nutrire direttamente l’uomo ma per sostenere
l’allevamento, per poi – alla fine dei conti – produrre cibo per una quantità molto minore di esseri
umani. Ad esempio, i dati riportano che la maggior parte della deforestazione della Foresta
Amazzonica è dovuta all’allevamento di bovini (la cui carne verrà poi principalmente esportata), circa
il 60%. Solo circa il 30% è dovuta all’agricoltura di sussistenza o di piccola scala [fonte: www.mongabay.co].
- salvare l'ambiente: l’allevamento di animali – sia per produrre carne che per produrre altri derivati –
comporta un enorme spreco d’acqua, contribuisce in maniera rilevante all’effetto serra, è la principale causa
della deforestazione ed è altamente inquinante non solo a causa dell’allevamento stesso ma anche per la
produzione di foraggio,per i trasporti, dei mangimi e degli animali.
- per le persone: se tutti diventassero vegani ci sarebbe più cibo per nutrire l’intera popolazione mondiale. Il
motivo è semplice. Gli allevamenti consumano enormi quantità di vegetali che gli animali convertono in carne,
latte e uova. Ma questo processo di trasformazione comporta una grande perdita delle proteine e dell'energia
contenute nei vegetali: la maggior parte serve semplicemente a sostenere il metabolismo degli animali e non
si converte in tessuti commestibili. Perché una mucca produca 50 chili di proteine sotto forma di carne,
bisogna nutrirla con 790 chili di proteine vegetali. La produzione di latte e uova favorisce lo stesso spreco: per
produrre 100 calorie di latte e di uova sono necessarie rispettivamente 500 e 400 calorie di grano. Se invece i
vegetali sono destinati direttamente al consumo umano, possono sfamare un numero molto più alto di
persone. Un ettaro di terra destinato all’allevamento bovino rende in un anno 66 Kg di proteine; se invece ci si
coltiva ad esempio la soia (per nutrire esseri umani) abbiamo un raccolto di 1848 Kg di proteine: 28 volte di
più. Tutto è collegato. Le scelte che facciamo non influenzano solo la nostra vita, ma anche quella degli altri.
Se consumiamo più di quanto ci spetti lo sottraiamo agli altri e alle generazioni future. Oggi, in un mondo di
abbondanza, è difficile capire perchè in tutto il pianeta quasi un miliardo di persone soffrano la fame. E
perchè 40.000 persone muoiano di fame... ogni giorno. Ciò non accade perché non c’è abbastanza per tutti.
Accade perché mentre molti muoiono di fame, noi sprechiamo un’enorme quantità di cereali per nutrire
mucche, maiali, pollame ed altri animali solo per soddisfare il nostro desiderio di carne, latte e uova.
La Terra può produrre solo una certa quantità di cibo. La popolazione umana cresce sempre di più, ma la
quantità di terra coltivabile no. Allevare animali richiede molta terra, acqua e altre risorse. Per questa ragione
la Terra può sostenere solo due miliardi di persone che seguano una dieta a base di carne e latticini. Con una
popolazione che ha raggiunto quasi 7 miliardi di persone, è facile immaginare come sia necessario trovare un
modo migliore per andare avanti.
Le scelte vegane contribuiscono a creare un mondo che possa nutrire tutti; se consumiamo meno prodotti
animali possiamo nutrire più persone. Se ignoriamo questo semplice fatto, al crescere della popolazione
mondiale sempre più gente soffrirà la fame. Inoltre, le scelte vegane tutelano la tua salute e quella degli altri.
Le principali cause di morte nel mondo, ossia malattie cardiache e cancro, sono collegate in modo comprovato
al consumo di prodotti animali.
- per la salute: I dati epidemiologici parlano chiaro: i vegani godono di una salute migliore rispetto agli onnivori. Una dieta
senza prodotti animali riduce l'incidenza di numerose patologie, in particolare quelle cardiocircolatorie e tumorali, che sono
le prime cause di morte nei paesi industrializzati e le più difficili da curare. Secondo i nutrizionisti della American Dietetic
Association e i Dietitians of Canada, “le diete vegane ben bilanciate e altri tipi di diete vegetariane risultano appropriate per
tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza. Le diete vegetariane
offrono molteplici vantaggi sul piano nutrizionale, compreso un ridotto contenuto di acidi grassi saturi, colesterolo e proteine
animali, a fronte di un più elevato contenuto di carboidrati, fibre, magnesio, potassio, acido folico e antiossidanti, quali ad
esempio le vitamine C ed E e le sostanze fitochimiche”. (Position Paper of the American Dietetic Association, Journal of the American
Dietetic Association, 2003).
Essere vegani è quindi uno stile di vita, un modo di essere sensibili e rispettosi di tutte le vite e dell’ambiente
e si esprime con il rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali. A tavola significa non consumare
prodotti di origine animale sapendo che non solo gli alimenti derivanti dall’uccisione, ma anche tutti quelli
presentati tradizionalmente come “incruenti” significano sofferenza e morte per gli animali, comportano gravi
danni per la salute della Terra e riducono le risorse a disposizione per i paesi più poveri. I prodotti vegetali che
la natura ci offre sono davvero tanti e sta alla nostra fantasia abbinarli per realizzare piatti prelibati e
nutrienti. Diventare vegani vuol dire scoprire e riscoprire tutto un mondo di cibi sani, gustosi e genuini e quello
che spesso passa inosservato è che già molti dei piatti tradizionali della cucina mediterranea e non solo, sono
vegani e che tantissimi altri possono facilmente diventarlo.
Testimonianze di chi ha già fatto una scelta di stile di vita:
Paul McCartney: "Se si vuole salvare il pianeta, tutto quel che si deve fare e' smettere di mangiare carne.
Questa e' la singola azione più importante che potete compiere. E' stupefacente, se ci si sofferma a pensarci!
La scelta vegetariana aiuta a combattere cosi' tante cose in un colpo solo: la devastazione dell'ambiente, la
fame nel mondo, la crudeltà".
Moby: "Sono vegan da 16 anni, che a qualcuno potrebbe sembrare un tempo lunghissimo da vivere rinunciando
ad usare prodotti animali, ma non è così. Il fatto che io goda ad essere vegan suscita meraviglia in molti,
specialmente riguardo alla cucina. Però quando ero carnivoro la mia dieta era limitata. Come vegan, mi trovo a
gustare una varietà infinita di cibi, essendo la necessità la madre dell'invenzione. Mi chiedono spesso: tu sei
vegan, allora cosa mangi? Il che mi sembra una domanda strana. Cosa mangia chi non e' vegan? Carne,
formaggio, latte, uova? I vegan mangiano tutto il resto tra i cibi di tutto il mondo, indiani, messicani,
tailandesi, giapponesi, africani e così via... Ciò che mangio mi dà sempre contentezza, che sia un panino pan
bagna' (puré di olive, peperoni rossi arrostiti, basilico e cipolla fra due fette di pane ciabatta) al mio ristorante
Teany a New York oppure funghi esotici marinati con insalatina mista e vinaigrette all'arancio a Parigi oppure
fajitas a Los Angeles oppure cibo cinese vegan a Chinatown o pad thai vegan a Melbourne oppure... Sono
vegan principalmente per motivi etici ma se devo dire la verità è l'aspetto culinario del veganismo che mi ha
sostenuto nei 16 anni della mia vita senza prodotti animali."
Tobey Maguire: L'attore che ha interpretato l'Uomo Ragno nel 2002 è vegetariano dal 1992. "La carne non mi è
mai piaciuta", afferma Tobey, che non ha mai avuto problemi di proteine nei suoi allenamenti in palestra per
le riprese dell'Uomo Ragno. "E ho sempre fatto molta fatica a mangiare il pollo, perché pensavo a quel che
stavo mangiando e a che genere di vita era stato costretto l'animale."
Natalie Portman:L'attrice, che è stata la Regina Amidala in Guerre Stellari (in l'Attacco dei Cloni), è
vegetariana dall'età di otto anni, decisione presa dopo aver assistito, con suo padre, a una dimostrazione di
chirurgia al laser effettuata su un pollo, durante una conferenza medica. Non mangia alcun tipo di carne ed
evita le gelatine.
Alicia Silverstone:"Quando le persone passano del tempo assieme agli animali "da fattoria", con un maiale,
una mucca, un pulcino, un tacchino, si rendono conto che possono relazionarsi con loro proprio come coi cani e
i gatti. La gente non pensa a loro in questi termini solo perche' li vede su un piatto. Ma perche' loro dovrebbero
essere considerati cibo, quando gli altri animali sono amati e benvoluti? Io non mangerei mai il mio cane!".
Pamela Anderson: "I polli, i maiali, e gli altri animali - sono interessanti, ciascuno con la propria personalita' e
intelligenza. Se gli allevatori facessero a cani e gatti quello che fanno agli animali che allevano per trasformali
in cibo, potrebbero essere processati per maltrattamento di animali e finire in prigione."
Douglas Hofstadter:Geniale matematico, fisico, informatico, filosofo e divulgatore scientifico statunitense.
Autore di testi scientifici divulgativi, tra cui il famoso "Gödel, Escher, Bach - Un'eterna ghirlanda
brillante" (pubblicata nel 1979 e vincitore nel 1980 del Premio Pulitzer per la saggistica e del National Book
Award). Il prof. Hofstadter è vegan. Egli scrive "Ancora una volta non potei fare a meno di chiedermi: Chi c'era
stato un tempo dentro quella testa? Chi aveva vissuto lì? Chi aveva guardato attraverso quegli occhi, sentito
con quelle orecchie? Chi era stato davvero questo pezzo di carne? Era un maschio o una femmina? Non ottenni
alcuna risposta, ovviamente." (Douglas Hofstadter, Anelli nell'io, Milano, Mondadori, 2008)
James Cromwell:"Nelle cosiddette fattorie, oggi gli animali vengono trattati come merce in un magazzino,
tagliano loro il becco e i genitali senza anestesia, infliggono loro ustioni di terzo grado per marcarli, e tutta
una serie di altri maltrattamenti che, se fossero fatti su cani o gatti, sarebbero illegali e considerati pura
crudelta'."
Jane Goodall: "Migliaia di persone che dicono di 'amare' gli animali si siedono a tavola una o due volte al
giorno per gustare la carne di creature che sono state completamente private di qualsiasi cosa che rendesse la
loro vita degna di essere vissuta e che hanno dovuto sopportare una sofferenza e una paura terribili in un
lurido macello."
Joaquin Phoenix:"Rispettare i diritti degli animali fa parte della mia vita di tutti i giorni. Quando vivi dando
l'esempio, crei un certo livello di consapevolezza. Alcuni miei amici - persone con cui non ho mai discusso di
diritti animali o di scelta vegetariana - stanno diventando vegetariani perche' vedono il mio comportamento."
Julia "Butterfly" Hill:"Io sono una vegan felice! Sono felice perchè è una scelta non dettata da sentimenti di
condanna, giudizio o protesta; amo profondamente il fatto di essere vegan: in questo modo aiuto a fermare le
sofferenze degli animali, a fermare la deforestazione, a fermare la sottrazione di zone incontaminate per far
posto ai pascoli. Risparmio energia e acqua, rispetto il mio corpo e lo mantengo in salute.
Red Ronnie:"L'unico problema che i bambini vegani hanno è che non si ammalano e questo è un dramma per le
industrie farmaceutiche. Io ho due figlie, le ho cresciute senza proteine animali, mia madre mi criticava ma
loro non si ammalavano mai, a differenza delle figlie di mio fratello. Quanto a me, non prendo un antibiotico
da 15 anni". [Corriere della Sera, 24-2-2005]
prof. Umberto Veronesi:"Gli animali vanno rispettati e non uccisi per poi mangiarli. [...] Si tratta di una scelta
che ho fatto molto tempo fa, perché sono fermamente convinto che gli uomini non abbiano diritto di provocare
la sofferenza e la morte degli altri esseri viventi." [Oggi, 23 ottobre 2002] "La carne non è indispensabile alla
nostra alimentazione, nemmeno durante lo svezzamento: le proteine necessarie al nostro organismo, oltre che
nella carne e nei cibi di origine animale, si trovano anche in molti vegetali, come i legumi. E' dunque possibile
trarre dal mondo vegetale una dieta ricca e variata capace di fornirci vitamine, proteine, zuccheri e grassi
vegetali in modo completo e calibrato. [...] Esistono poi prove scientifiche che questi alimenti, se consumati in
quantità sufficiente, permettono anche di evitare alcune carenze e rinforzano la resistenza contro le malattie
infettive. I vegetariani, in genere, hanno non soltanto una vita più lunga dei carnivori, ma evitano malattie
croniche invalidanti." [Corriere della Sera on-line, 2-7-2004]
Margherita Hack:"A quei medici che dicono che un bambino non può crescere senza carne, dico che io non ho
MAI mangiato carne, perché quando sono nata i miei genitori erano già vegetariani. Eppure sono stata
campione di salto in alto e lungo, e ora a 79 anni faccio 100 km in bicicletta, gioco a pallavolo e non ho mai
avuto malattie serie". (Dichiarazione di Margherita Hack del febbraio 2001)
Moni Ovadia:Parlando della sua scelta vegetariana, dichiara: "E' una scelta etica e dietetica insieme. Io credo
che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi
causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo
modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica." [Intervista a OIPA Italia, 2006]
Vegetariani e vegan nello sport:
Carl Lewis:"Campione olimpico del secolo" . Probabilmente il più grande velocista dell'era moderna. Nel 1991
ha stabilito il record mondiale dei 100 metri: 9.86 secondi. E' uno dei pochissimi atleti nella storia ad aver
vinto quattro titoli all'interno della stessa edizione dei giochi olimpici. La sua carriera e' durata 17 anni, dal
1981 al 1997. A meta', circa, nel 1990, Lewis ha deciso di diventare vegano, e ha continuato ad accumulare
vittorie e titoli.
Martina Navratilova: E' stata la prima tennista a vincere il campionato di Wimbledon per 9 volte di cui 6
consecutive a partire dal 1982. Ha stabilito l'invidiabile record di 74 partite vinte nel 1984, ed e' considerata
uno dei maggiori atleti del ventesimo secolo. E' vegana dal 1993, e nel 2003, con una vittoria nel doppio misto
a Melbourne ha stabilito due record: e' l'unico atleta che ha vinto in tutte le specialita' del tennis, ed e' la
giocatrice piu' anziana a vincere una prova del Grande Slam.
Scott Jurek: e' definito come "uno dei migliori ultramaratoneti del mondo", ed e' vegan da diversi anni. Nel
1999, a 25 anni, e' stato l'atleta piu' giovane di tutti a tempi a vincere la corsa di resistenza di 100 miglia
"Western States", corsa che ha poi vinto nuovamente nei 6 anni successivi. Nel 2005 e 2006 ha vinto la
Badwater Ultramarathon e ha stabilito un nuovo record di 24 ore e 36 minuti. Afferma Jurek: "Lo vedo come
uno stile di vita a lungo termine. Si vedono un sacco di maratoneti che hanno molti problemi di salute, quando
sono piu' avanti negli anni; [con la dieta vegan] ho veramente notato la differenza in termini di ripresa - la
capacita' di tornare in forma in fretta."
Dorina Vaccaroni: Pluricampionessa olimpica di scherma, in seguito passata al ciclismo agonistico. Dorina
Vaccaroni dichiara, in una intervista a La Repubblica del 3 marzo 2005: "Sono vegana da quando avevo circa
sei o sette anni, sono cresciuta in un contesto molto vicino al mondo degli animali; da piccola mi divertivo a
giocare con le galline e ascoltare il rumore delle mucche, così è nata in me la consapevolezza che mangiare un
animale era come mangiare un cadavere." [...] "Mangio prevalentemente verdura di tutti i tipi, pane, niente
formaggio, niente uova, niente carne, niente pesce." [...] "Credo che il cibo a base proteica non faccia molto
bene, inoltre credo che non necessariamente uno sportivo debba per forza mangiare carne per fare muscoli.
Ho fatto quattro olimpiadi e vinto diversi mondiali mangiando in questo modo, sicuramente non sono una
super muscolosa ma di forza ne ho parecchia e soprattutto non mi stanco mai. La mia giornata inizia con tre
quattro ore di bici tutte le mattine, poi vado in palestra dove insegno tre ore tra scherma, aerobica e spinning.
Alla sera mangio sempre a mio modo e prima di dormire una camomilla, non mi sento mai stanca!".
Vegetariani e vegan nella storia:
Pitagora (569 a.C. - 475 a.C.):Noto ai più per le sue scoperte in campo matematico, Pitagora è anche il
capostipite (almeno per quanto riguarda l'occidente) del movimento vegetariano. In effetti prima della
creazione del neologismo "vegetariano" (avvenuta nel XIX secolo) chi preferiva una dieta senza carne veniva in
genere indicato come "Pitagorico".
Leonardo Da Vinci (1452 – 1519):La sua insaziabile curiosità per il "funzionamento" del mondo fece di lui non
solo un artista di grande fama, ma un poliedrico inventore in grado di spaziare dall'aeronautica all'anatomia,
dalla balistica all'idraulica. Le origini del vegetarianesimo di Leonardo non sono certe, quello che è fuor di
dubbio, dalla documentazione storica, è che Leonardo trascorse tutta la sua vita adulta come vegetariano.
Vegetariano "pubblico", oltretutto, rifiutando ostentatamente i piatti di carne offertigli alla mensa dei nobili
che lo ospitarono.
Lev Tolstoi (1828 – 1910):Nel caso di Tolstoi la scelta vegetariana può essere considerata il culmine di una
ricerca etica. La sua "conversione" avvenne in età abbastanza avanzata, a 47 anni. I suoi motivi erano al tempo
stesso politici (la carne era un alimento di costo proibitivo per i contadini russi del periodo) e squisitamente
etici (come testimonia anche il saggio "Il Primo Passo", sui mattatoi del tempo). Tolstoi ottenne il massimo
rispetto, come letterato, filosofo e pensatore, da parte degli esponenti culturali di tutto il mondo. E a
testimonianza delle sue invidiabili condizioni fisiche dopo il completo abbandono degli alimenti a base di
carne, basti sapere che Cesare Lombroso, che ebbe occasione di visitarlo, rimase estremamente colpito dalla
forza dell'uomo che, pur di molti anni più anziano di lui, gli dimostrò "sul campo" come la sua prestanza fisica
fosse ben superiore a quella del medico che lo visitava.
Dr. John Harvey Kellogg (1860 – 1951): Nonostante le origini modeste e la tendenza a svenire alla vista del
sangue, Kellog divenne ben presto uno dei più famosi chirurghi addominali della propria epoca. Eseguì più di
22.000 operazioni (l'ultima all'età di 84 anni), con una percentuale di successo incredibile, in un periodo in cui
le sale operatorie non prevedevano nemmeno l'uso di guanti sterili.Dedico' la propria esistenza a diffondere
l'idea del vegetarianesimo come dieta salutare. A suo dire la sua invidiabile serie di successi non era tanto da
attribuire alle sue capacità di chirurgo quanto alla prassi di mettere i propri pazienti sotto stretta dieta
vegetariana per parecchie settimane prima e dopo l'intervento. La necessità di convincere i suoi pazienti a
venire a patti con tale dieta lo spinse a sperimentare una grande quantità di prodotti alternativi: fu Kellog a
produrre per primo il burro di arachidi, vari succedanei della carne (per lo più a base di noci e glutine), e nel
1934 brevettò il primo latte di soia, anche se il suo nome è mondialmente noto principalmente per i corn
flakes.
Mohandas 'Mahatma' Gandhi (1869 – 1948):Fu uno dei più grandi leader nella storia dell'India. Usò la
disobbedienza civile, incluse alcune tattiche come il digiuno e la resistenza passiva, allo scopo di ottenere la
libertà per il suo popolo.Gandhi considerava il vegetarismo come un questione morale. Vedeva la vita di un
agnello non meno preziosa di quella di un essere umano. Nel suo scritto "La Base Morale del Vegetarismo",
affermò, "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere giudicati dal modo in cui
vengono trattati gli animali". Per Gandhi, il vegetarismo non era solo un principio religioso, ma una passione
cui dedicò tempo ed energia. Scrisse cinque volumi sull'argomento. Nonostante la sua ribellione al
vegetarismo per un breve periodo della sua giovinezza, la sua lettura di "Elogio al Vegetarismo" di Henry Salt -
un libro che scoprì per caso - lo fece diventare un fervente vegetariano per scelta (non per religione), e in
seguito vegano, come riportato nella biografia (Gandhi - La mia vita per la libertà).
Aforismi:
Mohandas Karamchand Gandhi : “Il progresso spirituale ci porterà a smettere di uccidere altre creature per
soddisfare i nostri bisogni materiali.” “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono
giudicare dal modo in cui tratta gli animali.” “Di tutti i crimini neri che l'uomo commette contro Dio ed il
Creato, la vivisezione è il più nero.”
Plutarco: “Se sei convinto di essere naturalmente predisposto a mangiar carne, prova anzitutto a uccidere tu
stesso l'animale che vuoi mangiare. Ma ammazzalo tu in persona, con le tue mani, senza ricorrere a un coltello
o a un bastone o a una scure. Fà come i lupi, gli orsi e i leoni, che ammazzano da sé quanto mangiano...” “I
ragazzini gettano pietre contro le rane per sport ma le rane non muoiono per sport. Esse muoiono sul serio.”
“Chiamate selvaggi i serpenti, le pantere e i leoni, ma voi stessi uccidete con ferocia non cedendo ad essi in
niente quanto a crudeltà: per essi infatti l 'animale ucciso è nutrimento , per voi solo un manicaretto!
Publio Ovidio Nasone “La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini.”
Leonardo da Vinci “E' vero che l'uomo è il re degli animali, perchè la sua brutalità supera la loro. Viviamo
grazie alla morte di altri.” “Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche
l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto...”
Emile Zola “Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà”
Charlie Chaplin “L ' uomo è un animale addomesticato che per secoli ha comandato sugli altri animali con la
frode, la violenza e la crudeltà.”
Jean-Claude Wolf “Perché dovremmo considerare di minor valore la sofferenza inflitta ad altre creature, per il
semplice fatto che queste appartengono ad una specie diversa dalla nostra?”
Michel de Montaigne “Le nature sanguinarie nei riguardi degli animali rivelano una naturale inclinazione alla
crudeltà.”
Marguerite Yourcenar “Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi. “Gli animali hanno propri
diritti e dignità come te stesso . E ' un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi:
contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.” “Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali
torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo
fatto l'abitudine ai furgoni dove gli animali agonizzano senza cibo e senz'acqua diretti al macello.”
Immanuel Kant “L'uomo deve mostrare bontà di cuore verso gli animali, perché chi usa essere crudele verso di
essi è altrettanto insensibile verso gli uomini.”
Aldo Capitini “Sono convinto che gli uomini arriveranno veramente a non uccidersi tra di loro, quando
arriveranno a non uccidere più gli animali”
Empedocle “E' una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata
violentemente tolta la vita.”
Alphonse de Lamartine “Noi non abbiamo due cuori - uno per gli animali, l'altro per gli umani. Nella crudeltà
verso gli uni e gli altri, l'unica differenza è la vittima.”
Lev Nikolaevic Tolstoj “Mangiare carne è semplicemente immorale, poiché comporta un'azione che è contraria
al sentimento morale, quella di uccidere. Uccidendo l'uomo sopprime anche in sé stesso le più alte capacità
spirituali, l'amore e la compassione per altre creature viventi e, sopprimendo questi sentimenti, diventa
crudele” “Dall ' uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo.” “Nella caccia non vedo che un
atto inumano e sanguinario, degno solamente dei selvaggi e di uomini che conducono una vita senza
coscienza.”
Albert Schweitzer “Un uomo che ha una venerazione per la vita non si limita a dire le sue preghiere. Egli si
getterà nella battaglia per conservare la vita, se non altro perché lui stesso è un'estensione della vita che lo
circonda.” “Coloro che sperimentano sugli animali non dovrebbero mai acquietare la loro coscienza dicendo a
se stessi che queste crudeltà avrebbero uno scopo lodevole.”
Pitagora “Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere senza sosta tutte le forme di vita, che egli considera
inferiori, non saprà mai cos'è la salute e non troverà mai la vera pace.” “Coloro che uccidono gli animali per
cibarsene saranno più inclini a torturare ed uccidere i loro simili.”
Charles Robert Darwin “L’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo può
ricevere in dono.”
Pino Caruso “Mangiar carne è un omicidio premeditato e digerirla è occultamento di cadavere.” “La gente
mangia carne e pensa che diventerà forte come un bue . Dimenticando che il bue mangia l ́erba.”
Theodor Adorno “Auschwitz inizia quando si guarda a un mattatoio e si pensa: sono soltanto animali.”
Isaac Bashevis Singer “Spesso le persone sostengono che gli umani hanno sempre mangiato animali, come se
questo giustificasse la continuazione della pratica. Secondo questa logica, non dovremmo neppure impedire
l'omicidio, perché anch'esso è sempre stato praticato dall'inizio dei tempi.”
Jeremy Rifkin “I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi di animali. Nei prossimi anni milioni di
persone sceglieranno di mangiare a un gradino più basso della catena alimentare, così da permettere che
milioni di altri possano ottenere quanto occorre per sopravvivere. Se ciò succederà, aumenterà il livello di
salute globale - nostra, del Sud del mondo, del pianeta.”
(materiale informativo gentilmente concesso dal RietiVeg)
http://www.loredanacannata.com/VEGAN1.htm
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