I carnivori saranno anche al vertice della catena alimentare, ma sono gli erbivori a raggiungere le dimensioni più ragguardevoli. Come è possibile, visto che seguono una dieta vegetariana?
Volendo riassumere potremmo dire che gli erbivori mangiano molto e sono ai livelli più bassi della catena alimentare, dove c'è una maggior quantità di energia disponibile.
Prendiamo ad esempio l'alce, il cervide più grande. Il suo nome in lingua Algonquin significa "mangiatore di ramoscelli", una definizione decisamente gentile per un bestione che può pesare 820 chili. Ma, come spiega il biologo canadese Vince Crichton, la mole "riflette la fenomenale capacità dell'alce di estrarre il massimo da ciò che mangia".
Matthew Lewis, esperto di specie africane del WWF, dice che tutto ruota attorno ai "livelli trofici", ovvero al posto che un animale occupa nella catena alimentare. Più in alto si sale, più energia si consuma.
Le piante sono produttori primari, ovvero convertono la luce solare in energia. Gli erbivori, come gli elefanti, sono consumatori primari, in quanto convertono le piante che mangiano in energia.
In cima alla catena alimentare ci sono i predatori, che mangiano gli erbivori e convertono questi ultimi in energia. Ma, sottolinea Lewis, c'è un 10 per cento di perdita di energia per ogni livello a partire dalle piante. Per questa ragione, "un carnivoro deve consumare dieci volte tanto il necessario per avere lo stesso livello di energia di chi mangia al livello primario".
Un carnivoro delle dimensioni di un elefante africano, ad esempio, dovrebbe trascorrere tutto il tempo cacciando e mangiando animali della sua taglia solo per tenere il passo con il consumo di energia. E dopo un po' non rimarrebbe granché da cacciare. "Nel Serengeti ci sono milioni di gnu, ma solo poche centinaia di leoni", dice Lewis. Un ecosistema con un vasto numero di carnivori in cima alla catena non sarebbe sostenibile, in quanto non ci sarebbero abbastanza prede per tutti.
Poiché gli erbivori prendono energia direttamente dalla fonte, continua Lewis, "sono i più numerosi, i più diffusi, e in genere quelli che raggiungono le dimensioni maggiori".
Ciò non significa che abbiano vita facile. la maggior parte degli animali vegetariani deve mangiare più o meno in continuazione per disporre di energia sufficiente. Gli elefanti africani ad esempio mangiano circa 140 chili di cibo al giorno.
commento
176 giorni fa
Tommaso Tom
In realtà la perdita di energia per ogni livello è circa del 90% il 10% è solo quello che viene trasferito
http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2014/11/20/news/perch_gli_erbivori_sono_cos_grandi_sapevatelo-2384106/
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