domenica 10 maggio 2015

STREAMING ILLEGALE: sfida di Periscope ai diritti tv

Diretta gratis del match del secolo
L'applicazione di proprietà di Twitter è stata utilizzata dagli utenti per vedere l’incontro fra i due pugili Floyd Mayweather e Manny Pacquiao

di Martina Pennisi

Può un’applicazione pagata (da Twitter) 100 milioni di dollari rovinare una festa da 270 milioni? Sì. È il caso di Periscope, app per trasmettere in diretta quanto ripreso dalla videocamera dello smartphone, e dell’incontro fra i due pugili Floyd Mayweather e Manny Pacquiao, vinto dal primo ai punti. I due si sono giocati sabato notte, ora italiana, il titolo mondiale dei pesi welter a Las Vegas nel corso di quello che è stato definito il match del secolo. L’importanza è riconducibile al valore sportivo e mediatico dei due atleti, ma anche a quello economico dell’evento. Si pensi che, secondo le stime di Business Insider, solo la diffusione dello stesso alle 3 milioni di case americane collegate ai canali a pagamento ha generato un fatturato da 270 milioni di dollari.

Qui si insinua Periscope, forte del suo milione di utilizzatori ottenuto in soli 10 giorni e in grado di riproporre gratuitamente quanto trasmesso dalle tv, spezzando di fatto la prosperosa corda dei diritti televisivi e della vendita di contenuti. Non si conosce il numero esatto di persone che ha rinunciato alla qualità dello schermo domestico e si è affidato allo streaming dell’app, risparmiando i 100 dollari chiesti da Hbo e Showtime, ma il flusso di commenti sui social network e popolarità e immediatezza dello strumento confermano il ruolo da protagonista che ha giocato sul ring. Il Ceo di Twitter Dick Costolo ha addirittura cinguettato orgoglioso che «il vincitore (della serata, ndr) è… Periscope
», ma più che sbeffeggiare gli aventi diritti ha probabilmente voluto celebrare la trasmissione autorizzata da parte delle emittenti stesse di video del dietro le quinte del match.

È anche vero, e questo è il caso specifico, che bloccare lo streaming pirata in diretta (e le successive eventuali 24 ore di riproduzione) su Periscope è più complicato rispetto ad altri interventi sulla riproposizione online non autorizzata.

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