NEW YORK. Svolta nell'alimentazione degli americani: l'amministrazione Obama ha definitivamente messo al bando i ‘trans fat', i cosiddetti grassi insaturi artificiali, usati nella maggior parte dei cibi preconfezionati che finiscono sulle tavole americane. Dalle torte ai biscotti, dagli snack ai cibi congelati, dai popcorn per microonde al latte in polvere per ‘macchiare' il caffè, passando per le patatine fritte: il grasso killer è presente quasi ovunque negli States, sia per una conservazione più lunga del prodotto, sia perché aggiunge consistenza al prodotto.
Ma anche per una questione di costi. I grassi parzialmente idrogenati sono infatti più economici dei grassi animali o vegetali. Tuttavia sono anche tra i principali responsabili dell'obesità tra gli americani e legati a malattie coronariche. Ma adesso si cambia. L'industria alimentare Usa avrà a disposizione tre anni di tempo per mettersi in regola ed eliminare definitivamente i ‘trans fat'.
La messa al bando dei grassi killer è la prima vera mossa aggressiva a livello nazionale per la tutela della salute dei cittadini statunitensi. A livello locale era già andata in tale direzione la città di New York nel 2006, sotto l'amministrazione Michael Bloomberg, seguita nel 2008 dallo stato della California. Con tale mossa la Fda (Food and Drug Administration), l'ente pubblico che vigila su cibo e medicinali, stima che ci sarà un sensibile calo di malattie cardiache e di conseguenza di morti per infarto.
"L'azione della Fda su ciò che è la fonte di grassi idrogenati - ha detto Stephen Ostroff, vice-direttore dell'agenzia federale - dimostra che l'impegno principale di questo ente è la salute degli americani".
"E' una grande vittoria per la salute pubblica - ha commentato Sam Kass, ex direttore esecutivo della campagna di Michelle Obama ‘Let's Move' - e si stima che si potranno prevenire circa 20 mila infarti e 7 mila morti ogni anno".
Un primo passo verso la lotta ai ‘trans fat' era stato fatto nel 2006, quando la Fda aveva reso obbligatorio per le aziende mostrare nelle etichette nutrizionali il contenuto di grassi insaturi artificiali. E sempre secondo Fda tra il 2003 e il 2012 l'uso di questi grassi è calato di circa l'80%. Un ulteriore passo in avanti è stato poi fatto nel 2013, quando è stata adottata una risoluzione preliminare secondo cui i ‘trans fat' non possono più essere considerati come una categoria di grassi sicura. Poi la decisione finale di ieri, con la messa al bando totale.
Da parte sua l'industria alimentare non si è detta totalmente contraria al provvedimento. Tuttavia è pronta a presentare una petizione alla Fda in modo da consentire l'uso di piccole quantità di grassi idrogenati, in particolare in additivi, che non rappresentino un pericolo per la salute pubblica.
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