martedì 30 giugno 2015

Le Isole Pitcairn (il più piccolo Paese al mondo) legalizzano le nozze gay

Gli abitanti sono solo 48 ma per sposarsi non occorre la residenza: «Al momento nessuno dei nostri abitanti ha fatto richiesta. Ma se sta succedendo nel resto del mondo, perché non deve succedere anche qui?»

Un nuovo Paese dice «sì» alle nozze gay. Si tratta del minuscolo arcipelago di Pitcairn nel Pacifico meridionale che ha appena legalizzato le nozze tra persone dello stesso sesso. La nuova legge, «Same Sex Marriage and Civil Partnership Ordinance», consente i matrimoni omosessuali ai 48 abitanti delle Pitcairn (il più piccolo Paese al mondo fondato nel 1790 dai discendenti degli ammutinati del Bounty) fra i quali tuttavia non risultano coppie gay desiderose di sposarsi. Almeno fino ad ora. Il vice governatore David Lynch ha spiegato che sul cambiamento ha influito l’approvazione delle nozze tra persone dello stesso in Inghilterra, Galles e Scozia lo scorso anno. Le isole sono infatti territorio britannico dotato di ampia autonomia. La legge è stata approvata all’unanimità dal consiglio locale. Un portavoce del governo ha commentato: «Non è una legge per i nostri abitanti. Ma se sta succedendo nel resto del mondo, perché non deve succedere anche qui?».
«Un messaggio positivo»
La notizia è stata presa con entusiasmo dagli attivisti gay dell’Australia, Paese relativamente vicino (anche se dista dalle Pitcairn oltre 7mila chilometri) dove il matrimonio gay non è ancora stato approvato. Parlando con il Daily Telegraph britannico, il direttore dell’associazione australiana Marriage Equality, Rodney Croome, ha commentato: «La riforma mostra come gli abitanti delle Pitcairn apprezzino inclusione e uguaglianza. È di sicuro un messaggio positivo». La legge non richiede il requisito della residenza
. Così le Pitcairn Islands potrebbero diventare una meta esotica per i cittadini che non possono sposarsi nel loro Paese.

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