giovedì 16 luglio 2015

Le aberranti azioni di Nitsch a Palermo: scatta la denuncia penale

Dall’enorme spazio Zac alle stanze della Questura. Si preannuncia una battaglia legale dopo l’inaugurazione della discussa mostra di Hermann Nitsch a Palermo. Affilata come le lame dell’artista austriaco, è arrivata ieri una denuncia penale sulla testa del Comune.

Gli autori della petizione da 70 mila firme, con cui si chiedeva di annullare la personale del re dell’azionismo viennese, non si sono fermati. Anzi, hanno alzato il tiro presentando una denuncia a Questura, Prefettura e carabinieri per violazione degli articoli 404 e 414 del codice penale, ovvero, rispettivamente, vilipendio contro la religione di Stato e istigazione a delinquere.

Accuse pesanti nate dalle controverse “azioni” dell’artista, immortalate in una quarantina di scatti esposti nell’hangar dei Cantieri Culturali alla Zisa. Il tema è sempre quello caro a Nitsch: carcasse di animali squartati, riti orgiastici con gli organi interni e crocifissioni con colature di sangue.

Al di là dell’eterno dibattito se in questi casi si possa parlare di arte o no, convinti delle loro ragioni, Nicolina La Ciura e Antonio Leto, i due promotori della petizione, hanno deciso di proseguire la loro “crociata” anti-Nitsch. “Costui istiga alla violenza, – si legge in un post su Facebook – fa degli animali uno scempio neppure degno dei macelli, offende il culto religioso e offende la città di Palermo”.

Dal momento che la “Dichiarazione dei diritti degli animali dell’Unesco”, a cui inizialmente si era fatto riferimento nella petizione, non è legge, ma una carta etica, La Ciura e Leto hanno deciso di appigliarsi al codice penale. Del resto, Nitsch è abituato alle aule dei tribunali, essendo stato più volte processato e condannato
.

Così, le foto dei “riti” – secondo quanto si legge nella denuncia – potrebbero violare l’articolo 414, poiché si tratta di “immagini realizzate non tramite la legittima documentazione di atti accaduti, come può essere un reportage di guerra o i procedimenti dell’allevamento intensivo e mattanza degli animali per fini alimentari, ma vere e proprie ‘messe in scena’ realizzate ad hoc, reali, che come sostiene l’artista servono per istigare gli uomini agli istinti più primordiali, unico modo per raggiungere la catarsi spirituale”.

La mostra voluta dall’assessore Andrea Cusumano, molto vicino a Nitsch e per anni direttore d’orchestra nelle sue performance, rischia di trasformarsi in una bomba ad orologeria per l’amministrazione comunale.

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