L'unico fornitore di Vhs ancora attivo, una società tedesca, ha acquisito l'ultimo stock disponibile nel mondo: la «Final Edition»
di Elmar Burchia
Qua e là, nascoste in qualche cartone - o in bella vista sullo scaffale in soggiorno - molti possiedono ancora una collezione di vecchie Vhs. Pellicole che hanno fatto storia, originali o registrate. Forse, persino un videoregistratore funzionante. Chi è nato negli ultimi anni, la cosiddetta «generazione Y», non sa nemmeno cosa siano. Eppure, per chi ha più di trent’anni le Vhs hanno fatto parte integrante della loro vita, prima di essere soppiantate dai Dvd, dalla pay tv e dallo streaming. Ora, dopo 39 anni di onorato servizio, la videocassetta muore definitivamente: l'unico fornitore di Vhs ancora attivo, una società tedesca, ha infatti acquisito l'ultimo stock disponibile nel mondo, la cosiddetta «Final Edition».
Era il 1976 quando il Video Home System (Vhs) di Jvc fece il suo debutto sul mercato statunitense e giapponese, innescando una vera rivoluzione nei consumi televisivi. Il Vhs offriva ben due ore di registrazione audio-video. A differenza del rivale Betamax, sviluppato da Sony, che aveva una durata di appena un’ora e non riuscì perciò a imporsi nella «guerra» per l’home video. A decretare la vittoria del Vhs furono soprattutto gli elementi tecnici, le scelte di marketing e - ovviamente - l’industria del porno.
Revival
Tuttavia, tra qualche anno,
le vecchie Vhs potrebbero valere una piccola fortuna. Secondo quanto riferito recentemente dai media inglesi http://metro.co.uk/2015/04/13/your-old-video-tapes-could-be-worth-a-lot-of-money-5147374/?ito=facebook , gli esperti del settore consigliano di non buttarle perché potrebbero avere un revival come quello dei dischi in vinile. E potrebbero vendersi online, o nei negozi specializzati, anche per cifre importanti.
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