giovedì 2 giugno 2016

Veggietown: il quartiere veg di Parigi

C’è la gastronomia vegana e, pochi passi più in là, il fast food vegetariano. Attraversi la strada ed ecco il porridge bar veg friendly, accanto al piccolo bistrot bio vegetariano. Giri l’angolo e spunta il salone da thé vegetariano (sì, certo, il thé lo è sempre ma qui lo sono anche pasticcini e salatini da ordinare come accompagnamento), a un tiro di schioppo dalla gelateria vegana.



 Benvenuti a Veggietown, il quartiere veg di Parigi: un manipolo di locali spuntati come funghi intorno a rue de Paradis e rue du Faubourg-Poissonnière, due vie tra il nono e il decimo arrondissement 

 In tutto, secondo l’Associazione vegetariana della Francia (Avf) che li ha ordinati in una mappa ad hoc, sono 24 dei quali dieci totalmente vegetariani e vegani. Gli altri 14, invece, sono veg-friendly: propongono cioè menù con opzioni dedicate proprio a chi non mangia prodotti derivati da animali.

E sono sempre di più, anche Oltralpe. Avf, che ha la sua sede proprio nel mezzo di Veggietown, ha spiegato in una recente intervista alla testata Metronews che il movimento veg non è più marginale come un tempo: secondo la presidentessa Elodie Vieille-Blanchard “la Francia sta recuperando in fretta il ritardo che aveva rispetto a città come Londra o Berlino”.


Se il numero dei francesi vegani e vegetariani è rimasto costante negli ultimi quattro o cinque anni (si stima rappresenti una percentuale della popolazione che va dal 2 al 3%), ad aumentare sono soprattutto quelli che si considerano “flessitariani”, cioè “persone che decidono di mangiare meno prodotti di origine animale per ragioni di salute e di rispetto dell’ambiente”, come spiega la Vieille- Blanchard in un’intervista a BfmTv. Il risultato di questa presa di coscienza? “Il 10% dei francesi riflettono sulla possibilità di diventare vegetariani”, conclude la presidentessa.

In attesa di una decisione definitiva, un tour gastronomico a Veggietown è l’opzione migliore: tanti locali veg dove sperimentare, tanti altri veg friendly per chi, davanti ad un menù di tofu o seitan, preferisce ripiegare su qualcosa di più classico. Per questo il quartiere piace e i ristoranti, molti dei quali aperti negli ultimi quattro anni, funzionano: qui c’è l’imbarazzo della scelta per tutti. Vegani, vegetariani o semplici curiosi. Secondo alcuni, non è un caso se Veggietown si è sviluppata proprio in questa zona – si tratterebbe, infatti, del quartiere con più alta percentuale di preferenze per i Verdi nelle ultime elezioni.

Secondo altri, la spiegazione sarebbe un’altra: la zona è, da qualche anno, una delle più gettonate e alla moda della capitale francese. Il luogo giusto, insomma, per sperimentare nuove tendenze. Ironia della sorte: storicamente si tratta della zona con più alta concentrazione di boutique di cuoio e pellicce. Di negozi così ne esistono ancora un paio. Per ora

http://veggoanchio.corriere.it/2016/05/28/veggietown-parigi-quartiere-veg/

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