domenica 26 marzo 2017

M5S metodo Genova: martedi conferenza stampa della Cassimatis

Col metodo Genova continua l'enorragia nel movimento, defezioni anche alla Spezia

Martedì Marika Cassimatis spiegherà cosa intende fare: dal punto di vista giudiziario e politico. La ex candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, eletta grazie ai voti della base e poi destituita d’imperio da Beppe Grillo, incontrerà la stampa a Palazzo Ducale alle 11,30.
Il suo silenzio stampa dura infatti da diversi giorni, rotto solo da alcuni post su Facebook dove la ex candidata alle elezioni per la scelta del futuro sindaco di Genova chiede al fondatore dei Cinque Stelle di sapere il motivo reale della sua esclusione. Finora senza mai aver ricevuto alcuna risposta.

Quel che si sa già per certo è che, nei giorni scorsi, la professoressa di Geografia ha presentato alla Procura di Genova una querela per diffamazione contro il comico e Alessandro Di Battista.
Ma è probabile che Marika Cassimatis abbia imboccato anche una via civile, con una procedura d’urgenza, che potrebbe innescare una sospensiva del risultato delle cosiddette comunarie ripetute dal blog di Grillo e che avevano dato il via libera a Luca Pirondini

In quel caso si contesta l’anomalia di aver allargato la votazione per una questione locale (appunto la scelta del candidato per Genova) a tutti gli iscritti del portale, cosa che in realtà cozzerebbe con i precedenti regolamenti del M5S.

Secondo Lorenzo Borré, avvocato ex grillino ormai esperto di procedimenti contro i Cinque Stelle, l’improvviso editto di Grillo ha inoltre violato il diritto di Cassimatis e dei consiglieri a lei collegati al principio costituzionale di difesa. Del resto nessuno li aveva consultati neanche per metterli al corrente delle presunte verifiche fatte o da fare

Poi c’è stata una sanzione, la più alta prevista (quella dell’esclusione della lista) senza che sia stata data la possibilità di una preventiva contestazione e di una difesa

 In questo senso anche le ripetute richieste di chiarimento pubbliche rivolte da Cassimatis e dei vari consiglieri finiranno nel procedimento come prova della buonafede dei “condannati” e del comportamento scorretto (o presunto tale) di Grillo.

Il tutto potrebbe avere una ripercussione sul voto per Tursi, compreso lo stop alla lista del M5S. I vertici ortodossi ostentano sicurezza, anche conoscendo i tempi non celerissimi della giustizia italiana. Ma di sicuro le carte bollate non aiutano a rasserenare gli animi di un movimento in ebollizione


Ieri anche il consigliere della Spezia Fabio Vistori ha confermato il suo addio dai Cinque Stelle, farà parte di “Effetto Spezia”

«Cassimatis ha fatto una scelta di dignità e anche da qui esprimiamo solidarietà nei suoi confronti», ha detto

L’intento dei fuoriusciti è ormai chiaro: creare un movimento che si richiami agli ideali originari del M5S. Ovvero democrazia diretta e uno spiccato ambientalismo

 I rapporti con Sinistra Italiana sono in corso ma non procedono fluidi.
A tenere le fila del dialogo è Paolo Putti, ex capogruppo grillino in Comune

La retorica anti-partitica è ancora forte tra i già Cinque Stelle e proprio questo punto sta creando problemi di comunicazione con l’area più di sinistra che si è defilata dal centrosinistra. Nel mucchio c’è anche Rifondazione Comunista, che aveva minacciato una corsa in solitaria con il proprio simbolo. Opzione che però è stata bocciata dal direttivo genovese. Ma ben sintomatica della difficoltà di rapporti tra il mondo ex grillino e quello più classicamente di sinistra

http://genova.repubblica.it/cronaca/2017/03/26/news/caos_cinque_stelle_cassimatis_contro_pirondini-161431539/

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