Arrivo all'appuntamento con Giulia Innocenzi in ritardo di qualche minuto
Lei è fuori dal bar, alle spalle di Piazza Mazzini, in una Prati infreddolita e malinconica
La guardo. O, meglio, la studio
Indossa una pelliccia finta ("Zara, 99 euro" mi spiegherà prima di salutarmi), un paio di stivaletti dal mezzo tacco
È magra e ben truccata; racconta che è appena uscita da Via Teulada, dove è stata in un programma del pomeriggio a presentare il suo ultimo libro: Vacci-Nazione (Baldini&Castoldi)
Il sottotitolo recita, a scanso di equivoci: "Oltre ignoranza e pregiudizi, tutto quello che davvero non sappiamo sui vaccini in Italia"
Metto in fila quello che so di lei. Politica. Televisione. Giornalismo. È questo in estrema sintesi il suo percorso
Riminese, classe 1984, figlia di un noto imprenditore del settore turistico, dopo l'esperienza nei Radicali e nel PD è passata alla televisione, dunque alla scrittura
È dell'anno scorso il successo di "Tritacarne" (Rizzoli), libro denuncia sul trattamento degli animali e appello a cambiare abitudini alimentari
Adesso i vaccini. Qualcuno potrebbe dire che non le dispiace provocare. E nemmeno essere attaccata.
Ero consapevole che sarei stata oggetto di critiche. Ma questo non mi ha mai fermato
Per i vaccini sono partita da una domanda: questa legge è giusta? Aumenterà la copertura vaccinale o allontanerà le persone che si volevano avvicinare?
Spero che Vacci-nazione possa aprire un nuovo punto di vista su un dibattito che, in fondo, non c'è mai stato.
Tutto è nato dalla manifestazione dei noVax dell'8 luglio a Pesaro
Ero l'unica giornalista presente davanti a 15mila persone
La verità è che se in Italia fai un'inchiesta sulla politica sanitaria legata ai vaccini sembri interessato a minare la fiducia delle famiglie nei confronti dei vaccini
Si tratta di un'autocensura comune anche fra i colleghi, che temono di alimentare le paure dei noVax, e che produce soltanto un clima omertoso
Si alimenta così "la teoria del complotto", una mancanza di trasparenza rispetto alle decisioni prese, ai conflitti di interesse, ai dati sulle reazioni avverse
Ogni cosa concorra ad occultare queste informazioni, fomenta la teoria del complotto.
"Una cosa sono i vaccini, e una cosa è la politica sanitaria legata ai vaccini"
Parole sue. Ecco, qual è la differenza?
Non sono uno scienziato e non entro nel merito dei vaccini, ma mi sono affidata solo a documentazioni scientifiche. Mi interrogo se l'obbligatorietà sia uno strumento efficace, se la farmacovigilanza per studiare le reazioni avverse o meno sia corretta, se la comunicazione da parte del Governo sia giusta.
Le bufale non mancano. Anche da parte del Ministro della Salute
La più eclatante?
Quando la Lorenzin disse in televisione che c'erano stati 200 morti di morbillo in Gran Bretagna, quando invece rispetto agli anni cui si riferiva, 2013 e 2014, erano zero
Come se la spiega?
(Sorride) Eccesso di zelo nel comunicare l'importanza dei vaccini? Ma l'effetto è stato contrario
È gravissimo diffondere delle bufale di questo tipo
Spero che Lorenzin lo abbia fatto in buona fede, ma nessuno l'ha corretta
Per non parlare degli indennizzi: Lorenzin nega che esistano danneggiati da vaccino, eppure è il suo Ministero che eroga i relativi 630 indennizzi
E poi c'è l'obiezione di Vittorio Demicheli, già direttore generale della Sanità in Piemonte, che fa presente come il piano vaccinale corrisponda al Calendario per la vita
Si tratta di un documento promosso da quattro società medico-scientifiche che propongono un calendario di vaccinazioni a seconda dell'età
E che è sovrapponibile a quello del ministero della Salute per il biennio 2016-2018
La ministra Lorenzin ha detto che il decreto sui vaccini è stato licenziato in sette giorni. Ecco, mi piacerebbe sapere che domande sono state fatte per portare avanti questi tempi record
Su questo, comunque, ho anche fatto un documentario
E dove andrà in onda?
La domanda è: chi se lo prende?
L'editoria è un campo libero, la TV ha molti più freni
Io l'ho realizzato comunque con la volontà che possa essere visto e discusso. Nel bene e nel male
Forse potrebbero vederlo i decisori per capire cosa è andato storto nella comunicazione
Il problema emergerà a marzo, quando i bambini dovranno salutare i loro compagni di classe perché non vaccinati
Come spiega la disparità fra l'Italia, dove ai bambini vengono somministrati dieci vaccini, e l'Olanda dove è obbligatorio solo quello per la poliomielite?
Ci sono quindici Paesi Europei che hanno zero obbligatorietà e hanno coperture vaccinali anche migliori della nostra
Forse i medici invece di deridere chi ha delle domande, rispondono
Grazie a medici come Roberto Burioni sembra che davanti a dei pazienti incerti, o dubbiosi, ci sia una sola cosa da fare: trattarli come asini
Intanto la sede europea dell'Agenzia del Farmaco invece che a Milano è andata ad Amsterdam.
A questo non rispondo.
Allora parliamo della posizione del leader del mercato GlaxoSmithKline?
Il bilancio della GSK del 2016 parla chiaro: festeggia il rendimento dei vaccini che si aggira intorno al 30%, mentre i farmaci sono al 20%, e scrive nero su bianco le stime di crescita del mercato dei vaccini
E dice che investirà a riguardo
Questo è l'opposto rispetto a quello che si vuole far passare, secondo cui le agenzie farmaceutiche non guadagnano sui vaccini
Invece le quattro aziende che si spartiscono il mercato guadagnano
Eccome
Politica e case farmaceutiche
Il vaccino contro l'Epatite B è stato reso obbligatorio nel 1991. All'epoca era ministro della Salute Francesco de Lorenzo, condannato per aver preso mazzette proprio dalle case farmaceutiche. E non è l'unico caso
Leggere le cronache giudiziarie delle case farmaceutiche che erogano i vaccini è inquietante
Multe da miliardi di dollari fatte negli USA per effetti avversi tenuti nascosti, esperimenti fatti in Argentina su bambini poi morti di famiglie povere che accusano di non essere state informate sulle controindicazioni, farmaci contaminati e poi messi in commercio
Un tempo a capo delle agenzie farmaceutiche c'erano scienziati e medici, adesso arrivano uomini di marketing.
Scusi ma come mai in tutto il libro Ranieri Guerra, il funzionario pubblico di più alto grado in tema di sanità che siede anche nel CDA della Glaxo Fondation, non è mai nominato?
Per quell'incarico è stato nominato dal Ministero della Salute. Non ci vedo niente di strano. Non mi troverete mai complottista.
Lei cita soltanto una volta in tutto il libro la Global Health Security Agenda, cioè l'organismo internazionale che ha eletto l'Italia come nazione capofila nelle politiche vaccinali
Eppure il Global Health Security Agenda Consortium ha circa 150 stakeholders, di cui non si sanno i nomi e dei quali non è chiara la strategia.
La trasparenza è l'unica arma. Dunque ci vuole trasparenza.
Considera i noVax come una tribù?
Secondo l'OMS ci sono diversi tipi di diffidenze: chi rifiuta i vaccini, chi ha delle domande, chi vorrebbe modificare le tempistiche
Le singole fazioni si odiano anche fra di loro
I noVax non sono una tribù, ma sono tanti. E non è un caso che molti, a destra, abbiano provato a mettere le mani su questo potenziale bacino elettorale
Alla fine i voti chi li intercetterà?
La Lega, anche se Zaia lo avrebbero preferito più netto. Di sicuro non Grillo, perché si aspettavano molto di più da lui e dal Movimento, e nemmeno il PD
Lei è vaccinata?
Per l'occasione ho controllato: è tutto in regola. Fra due anni dovrò fare l'antitetanica.
Vaccinerà i suoi figli?
Si. Anche se sono contraria all'obbligatorietà
Il caso Weinstein ha raccontato il legame morboso nel cinema fra sesso e potere. Brizzi ha aggiornato il tema in Italia. Lei ha mai avuto molestie?
Sul lavoro no. Però ho avuto tanti episodi di molestie nel corso della mia vita.
Quali?
A sei anni c'era il maniaco del parco che si apriva la giacca. Qualche anno fa in metro a NY una persona cominciò a masturbarsi davanti a me e una mia amica. Per non parlare dell'Iran, dove le molestie erano all'ordine del giorno. Dal guardiano della Moschea che si tirò fuori il pene proprio nella Moschea, a un uomo che seguì me e la mia amica e cominciò a masturbarsi davanti a noi.
La sua reazione?
Ogni volta cominciavo a urlare fino a quando non se ne andavano
Cosa dice alle donne che hanno subito e denunciano dopo vent'anni?
Brave! Mi fa schifo il processo nei confronti delle vittime
La donna o la vittima denuncia quando se lo sente
Ma la legge non è dello stesso avviso
La legge va cambiata. E comunque non possiamo giudicare.
Lei sostiene il processo mediatico come nel caso Brizzi?
Ormai non si denuncia più solo nei tribunali. Il caso delle Iene è esemplare. Ma non credo che Brizzi sia l'unico. Non credo che nella televisione non succeda nulla di simile.
Le raccomandate sono meglio o peggio delle donne che si raccomandano da sole con il sesso?
Non rispetto nessuna delle due. Per la seconda via però ci vuole stomaco.
Dalla politica è passata al giornalismo. Lo rifarebbe?
Si. Faccio cose più concrete. Pongo al centro del dibattito cose che mi stanno più a cuore
Mi ricordo quando ero nei Radicali. Facevamo davanti al Vaticano i sit-in a favore dei preservativi. E se i media non parlavano del nostro lavoro, era un fallimento
Adesso i social hanno ribaltato le cose, ma non rimpiango la politica
Parliamo di chi la politica continua a farla: Renzi
Lo trovo rancoroso. Ha perso la prospettiva del sogno e della visione con cui ha affascinato gli italiani. È normale che la sua retorica sia cambiata, però così non caverà un ragno dal buco.
Ovvero?
Non trasmette più perché fa quello che fa
Di "Liberi e Uguali" cosa pensa?
(Mi guarda perplessa). Uhm?
Il movimento di Grasso.
Grasso è una delle persone che stimo di più in questo Paese. Ma ormai guardo Grasso e vedo D'Alema
8 luglio 2017, 15.000 persone a Pesaro: militanti del movimento NO-VAX, ma anche famiglie con bambini, medici e semplici cittadini, tutti lì a manifestare contro il decreto in discussione in Parlamento. Mi aspetto che una partecipazione così massiccia finisca sulle prime pagine di tutti i quotidiani e in apertura di tutti i tg
Invece nulla. Silenzio. Perché tutta questa reticenza? Decido di indagare. La mia inchiesta parte da qui
Ma questa storia parte dal 2014, quando l'Italia è diventata la nazione capofila a livello mondiale delle strategie vaccinali
Per quale motivo si è passati da 4 a 10 vaccini obbligatori, quando metà dei paesi europei ha zero vaccini obbligatori?
Lo si è fatto sulla base di una vera emergenza? Quali sono i dati medici ufficiali sulle reazioni avverse? (...)
Le persone che hanno adottato il piano vaccinale erano libere da conflitti d'interesse?
In un'inchiesta sulla notizia che ha occupato le cronache durante l'ultima estate e di cui si discuterà ancora di più nei prossimi mesi, Giulia Innocenzi affianca medici, scienziati, politici, esperti di diritto e semplici padri e madri di famiglia per cercare di dare risposte attendibili e serie a questi e a tanti altri quesiti
Perché è sempre il momento giusto per porsi delle domande sulla nostra salute e su quella dei nostri figli, ed è obbligatorio scavare sotto la superficie della notizia senza pregiudizi. Perché solo una maggiore consapevolezza può salvare la nostra vita. E il nostro futuro
http://www.huffingtonpost.it/2017/12/07/giulia-innocenzi-le-bufale-sullimportanza-dei-vaccini-nascondono-i-guadagni-delle-case-farmaceutiche-e-le-controindicazioni_a_23299901/?utm_hp_ref=it-homepage
https://www.amazon.it/VacciNazione-Giulia-Innocenzi/dp/889388061X
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