sabato 6 gennaio 2018

Avvocato Borrè su M5S e la terza associazione: "Saranno i miei ricorsi più facili"

«Sono partiti col piede sbagliato, e come tutti quelli partiti col piede sbagliato, rischiano di inciampare a ogni passo. La notizia della costituzione della terza associazione può creare un contenzioso giuridico, più pericoloso di quelli emersi finora»

Lorenzo Borrè è l’avvocato che fino a oggi ha vinto tutte le cause più importanti nei ricorsi dei grillini contro il M5S centrale, ossia Grillo e Casaleggio  

Il M5S sfrutta l’identità della precedente associazione, ma costruendogliene sopra una del tutto nuova: è un po’ lo stesso che hanno fatto col passaggio dalla prima associazione (del 2009) alla seconda, del 2012?  

«Il problema è sempre il conflitto di identità tra le due associazioni. Che può tramutarsi in un conflitto d’interessi: nel momento in cui una associazione (la vecchia) vuole esprimere dei candidati, e una nuova associazione pone dei paletti a queste candidature, sorge un conflitto d’interessi. Siccome Grillo è capo dell’una e dell’altra (il “garante” può sfiduciare il “capo politico”, nda) potrebbe rendersi necessario, previo ricorsi, un curatore speciale, un terzo soggetto per dirimere un conflitto di questo tipo
Loro danno per scontato di essere i proprietari del simbolo e del marchio, ma la giurisprudenza si sta orientando nel ritenere che nome e simbolo di un partito facciano parte del diritto della personalità del partito, un diritto superiore, comunque sia preponderante, rispetto al diritto di sfruttamento commerciale»

Rischiano delle cause in cui potrebbero perdere nome e simbolo, che non sono un brand commerciale ma un diritto della personalità? 

«Esatto. Un curatore speciale può rivendicare il diritto della precedente associazione all’uso esclusivo del simbolo M5S»

E gli iscritti? I 150 mila, che fine fanno?  

«Questa terza, neonata associazione può anche dire: “Chi vuole iscriversi faccia domanda, poi noi decidiamo se accogliere o no”; però il problema resta: non è che io costituisco un’associazione e cancello quella precedente». 

Sta dicendo che i 150 mila iscritti alla precedente associazione non possono essere traslati senza consenso, in una nuova?  

«Naturalmente. Si userebbe una violenza su di loro. I vecchi iscritti non possono essere cooptati automaticamente. In virtù di questo, nella casa 5 stelle vecchia rimarrebbero 150 mila iscritti. A questo punto il vecchio “capo politico”, Grillo, che fa, abdica? Perché la vecchia associazione rimane in vita»

In tutto questo, giuridicamente, i dati di chi sono, dell’Associazione nuova? Della Casaleggio?  

«I dati sono dell’Associazione vecchia; non della Casaleggio»

Numeri di telefono, codici fiscali, documenti, orientamenti sensibili nelle precedenti votazioni... È un grosso problema di legittimità giuridica

«Su questo 6 iscritti hanno fatto un esposto al Garante della Privacy, per verificare in base a quale norma di diritto l’Associazione Rousseau, presieduta da Davide Casaleggio, abbia la disponibilità dei dati degli iscritti all’Associazione cinque stelle, senza che i 6 abbiano fornito il consenso. La questione è talmente grave, giuridicamente, che la procedura al Garante è attualmente pendente»

I dati sono di un’altra associazione, la seconda Associazione Movimento 5 Stelle, non dell’Associazione Rousseau?  

«Esatto. E il titolare è Beppe Grillo, non Casaleggio. Loro questa traslazione di dati non possono farla, senza il consenso esplicito dell’interessato» 

Ora che succede?  

«L’eliminazione del voto dell’assemblea, elemento fondamentale della prima associazione, non appare legittima. C’è il codice civile a impedirlo, e una sentenza dell’81: l’assemblea non può essere eliminata d’emblée, né essere confinata al voto online. Per usare una metafora, stanno costruendo una nuova casa sopra la vecchia, senza demolire la vecchia
Gli abitanti della vecchia casa possono far valere i loro diritti
Che economicamente, sommati, possono costare molti soldi»



L'avvocato Lorenzo Borrè ha già vinto diverse cause contro il Movimento 5 Stelle e adesso si prepara a una nuova valanga di ricorsi: "Vincere sarà facilissimo. La multa di 100 mila euro è incostituzionale".

Avvocato, nel nuovo regolamento M5s si prevede una penale pesantissima per gli eletti che non rispetteranno una lunga lista di obblighi. Crede che tanti verranno a chiedere un suo parere?

"È una norma in contrasto con l'articolo 67 della Costituzione perché viola il principio della libertà di mandato del parlamentare. Quindi la multa non sarà mai applicata. E viola anche il principio dello statuto del parlamento europeo il quale sanziona con la nullità qualsiasi accordo mirante a ledere la libertà del parlamentare. Non credo che ci sia un tribunale della Repubblica che riconoscerà mai il diritto all'incasso di questa penale. Né mi risulta che ad oggi sia mai stata accolta una richiesta del genere".

Anche in caso di mancato voto di fiducia a un governo a guida M5S i parlamentari andranno incontro a una multa

"Anche qui entra in ballo l'articolo 67 della Costituzione, anche perché queste decisioni vengono prese dal gruppo parlamentare che decide se votare o meno la fiducia e un gruppo parlamentare è un ente distinto dall'associazione madre, quindi dal Movimento 5 Stelle, e decide in piena autonomia".

A proposito di associazione, è stata creata una nuova associazione M5S. È in contrasto con la precedente?


"Vi è un conflitto di interessi tra le due associazioni
Per rottamare la vecchia associazione serve una delibera, una votazione con voto favorevole dei tre quarti degli associati
I vertici indicano l'organigramma di una nuova associazione. È immaginabile che vi sia un contenzioso tra le due associazioni"



Una gara «in retromarcia», fatta di errori macroscopici che rischiano di far implodere il Movimento 5 Stelle. Un partito nato per salvare il paese, proteggendo la «Costituzione più bella del mondo», ma imbrigliato in regolamenti che sconfessano, anno dopo anno, la Costituzione stessa. È così che l’avvocato ex grillino Lorenzo Borrè vede il movimento che ha abbandonato nel 2016, dopo quattro anni di militanza e dopo l’ennesima espulsione senza contraddittorio

Una decisione che lo ha portato a diventare la bestia nera di Beppe Grillo: è a lui, ora, che gli iscritti in contrasto con il leader si rivolgono per far valere in tribunali i propri diritti all’interno del M5s
Che ora si ritrova a fare i conti con un nuovo codice etico, in parte «incostituzionale», e con una nuova associazione - la terza dal 2009 ad oggi - che rischia di far nascere una nuova battaglia legale per l’utilizzo del nome del partito

«Ed è questa la battaglia di cui Grillo deve preoccuparsi maggiormente», dice Borrè 

Avvocato, il nuovo codice etico presenta articoli che in molti hanno già definito incostituzionali: dalla multa da 100mila euro in caso di cambio di casacca all’obbligo di votare la fiducia. Queste regole mettono a repentaglio il Movimento?

Facciamo una premessa: questo è il codice etico di una nuova associazione, distinta dalla vecchia. Quindi queste regole riguarderanno solo coloro che riterranno di aderire alla nuova associazione, che ritengo siano i fedelissimi. Il problema delle multe, quindi, è relativo. Il vero problema, che forse non hanno ancora considerato, è il conflitto che inevitabilmente ci sarà tra le tre associazioni create da Grillo e Casaleggio

La prima è nata ad ottobre 2009 e conta circa 150mila iscritti. La seconda è nata nel 2012, in vista delle elezioni del 2013 e per risolvere una serie di problematiche burocratiche. L’ultima, invece, è quella del dicembre 2017

Quali sono i rischi?

Il primo problema è quello del rapporto tra la prima e la terza associazione
La prima, infatti, non è estinta, morirà appena verranno a mancare tutti gli associati
Non c’è alcuna delibera o alcuna votazione che chiuda ufficialmente la prima associazione, d’altronde

Ma basterebbero anche cinque attivisti che riterranno di non aderire alla terza per poter agire in tribunale per inibire l’uso del nome “Movimento 5 Stelle”

La questione rilevante per me, allo stato attuale, è questa, anche perché dubito che chi aderirà alla nuova associazione avrà problemi ad accettare certe regole, saranno i fedelissimi
Alla terza associazione non possono aderire, ad esempio, quelli che hanno fatto già causa alla prima impugnando il regolamento

 Ha già ricevuto mandato da parte di qualche attivista contro la nuova associazione?

Posso dire che alcuni iscritti mi hanno chiesto già ragguagli in ordine a questo contrasto

È corretto dire che alcune delle regole del nuovo codice etico sono incostituzionali?

Sì, ma non si tratta delle prime che presentano contrasti con la Costituzione. Nel caso specifico a stupire non è tanto l’applicazione di una penale in caso di iscrizione ad un nuovo gruppo parlamentare, obbligo chiaramente in contrasto con l’articolo 67, che vieta il vincolo di mandato e annulla qualsiasi tipo di contratto con il gruppodi appartenenza

Ritengo maggiormente rilevante la clausola sulla fiducia, anch’essa in contrasto con l’articolo 67. Non c’è nulla che obblighi un parlamentare a trasgredire questo articolo

Un altro obbligo è quello delle dimissioni dalla carica ricoperta in caso di espulsione dal Movimento. È legittimo?

Anche in questo caso vale lo stesso discorso. Non c’è un contratto, che è un atto giuridico che vincola due parti e ha il carattere della reciprocità, che possa imporre una cosa del genere, dal momento che, oltre tutto, in questo caso ci sono solo obblighi da parte di chi lo sottoscrive e non da parte del Movimento che lo propone

Faccio un esempio: immaginiamo che il Movimento sposi una battaglia contraria a qualcuno dei principi sulla cui base è nato

Immaginiamo, cioè, che sia il M5S a venir meno ai principi del Movimento stesso, e non è un’ipotesi peregrina, perché ad esempio già la nuova associazione cozza con l’articolo 4 dello stesso Statuto

In base ad un’applicazione analogica del codice civile, si potrebbe chiamare in causa un’inadempienza da parte del Movimento

Queste contraddizioni avranno effetto sul futuro del M5S?

La mia opinione è che l’elettorato in genere non sia informato
Se fosse informato su molte dinamiche interne avrebbe mostrato da tempo molta disaffezione nei confronti del Movimento

Non credo che l’elettore medio si sia soffermato a riflettere sulla costituzione della nuova associazione, anche perché le notizie quotidiane su ogni cosa accada al mondo ci bombardano, quindi non è detto che ci sia tutta questa attenzione su questi argomenti

Poi non si tratta dell’unico attore politico sulla scena, per cui a volte sembra una gara in retromarcia: ognuno fa qualcosa che fa perdere consenso a favore di quell’altro, che a sua volta fa un’altra cosa per perdere voti

Ma rimane comunque un dato troppo evidente che un partito che voleva difendere la Costituzione finisca per violarla a partire dal proprio regolamento

Questo è un dato paradigmatico. E quello che accade oggi non è una novità

Il Movimento del 2016, ad esempio, viola l’articolo 21 della Costituzione, prevedendo l’espulsione per chi rilasci dichiarazioni pubbliche in caso di procedimento disciplinare

Uno viene accusato di aver fatto qualcosa che magari non ha fatto e non può nemmeno rilasciare dichiarazioni?

Poi il fatto che il capo della forza politica possa essere scelto solo tra chi ha già ricoperto la carica di portavoce è in netta violazione con l’articolo 3

Ci sono diverse incongruenze rispetto alla vocazione che aveva all’inizio il Movimento. Ma evidentemente ognuno a casa sua, poi, fa quel che vuole

Queste cose incideranno sul voto del 4 marzo?

Non credo cambieranno le percentuali ma sicuramente ci sarà un ridimensionamento significativo
E questo, per le corde del M5S, dovrebbe essere un pessimo risultato

Grillo diceva che non basta mandare gente in Parlamento se poi non si cambia la nazione. Da tempo non sento più discorsi del genere e di sicuro hanno perso elettori come me





http://www.lastampa.it/2018/01/02/italia/politica/dando-vita-a-questa-nuova-associazione-rischiano-di-perdere-simbolo-e-marchio-80ObeXy4lL815uhMEyYi2H/pagina.html


http://www.agenziaradicale.com/index.php/rassegnaweb/5066-lorenzo-borre-incostituzionale-e-fragile-cosi-i-5-stelle-si-scavano-la-fossa


http://www.huffingtonpost.it/2017/12/31/sara-il-mio-ricorso-piu-facile-parla-lorenzo-borre-avvocato-spina-nel-fianco-dei-5-stelle_a_23320275/

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