venerdì 25 maggio 2018

Paolo SAVONA AL BILDERBERG con Gianni AGNELLI dice: UE diventi una forma di Stato sovranazionale


Ha stretto amicizia con tutti. Compreso Gianni Agnelli, con cui andava all'incontro annuale dei potenti del mondo (tanto avversato dai grillini)

Uomo di potere, è allievo di Guido Carli e non certo avverso ai «poteri forti» a volte criminalizzati dai grillini

Frequenta i Romiti, viene chiamato a Capitalia da Cesare Geronzi, «l’ultimo dei grandi banchieri italiani anche aperti alla cultura»

IL BILDERBERG


E va addirittura al Bilderberg nel, l’incontro annuale di circa 130 partecipanti in cui si discutono i grandi temi economici e politici del mondo, spesso sotto l’attacco degli attivisti del Movimento 5 Stelle

È lo stesso Savona a raccontarlo: «Con Gianni Agnelli ho comunque bei ricordi, tra essi il viaggio per recarci all’incontro del Gruppo Bilderberg, al quale mi aveva invitato. Viaggiammo sul Concorde, l’aereo supersonico vanto dell’industria francese
[…] Agnelli era in jeans e giacca blu, orologio sul polsino, con un’inesauribile sete di sapere. Più che un viaggio fu un vero interrogatorio»


Un ministro del governo a 5 Stelle, sul Concorde, con Gianni Agnelli, per andare al gruppo Bilderberg

Il peggior incubo per uno come Di Battista, ma forse non per uno come Di Maio..

Partecipò al BILDERBERG DEL 1978 in qualità di: Direttore Generale della Confindustria di Guido Carli, sarà poi A.D. di BNL e Capo del Dipartimento per le Politiche Comunitarie

Il BILDERBERG del 1978 si svolse a PRINCETON, NEW JERSEY, USA

I PARTECIPANTI ITALIANI FURONO:

 Giovanni Agnelli
Nino Andreatta
Gian Gasperi Cesi Cittadini (marchese e politico)
Roberto Ducci (ambasciatore, consigliere NATO)
Piero Ottone (giornalista Corriere Della Sera)
Paolo Savona (economista, docente universitario)
Stefano Silvestri (sottosegretario Affari Europei, consulente Difesa)

Chi è l'uomo voluto da Salvini ma non da Mattarella come ministro dell'Economia

«La mia prima “sensazione di vita” fu quando nel 1943, all’età di 7 anni, mi caricai una valigia in spalla per fuggire da Cagliari, poche settimane prima che la casa della mia famiglia venisse bombardata e distrutta»

Quella, è stata l’ultima volta che Paolo Savona è fuggito
Nei successivi 75 anni l’economista di origini sarde ha scelto di lottare tra tutti i palazzi del potere italiano, e infine nella battaglia per la sua nomina a Ministro dell’Economia 

LO SCONTRO SULL’ECONOMIA
Paolo Savona è un nome «divisivo»: formula elegante per dire che è voluto da Salvini, accettato da Di Maio, ma a quanto pare non gradito da Sergio Mattarella per ricoprire il delicatissimo ruolo di ministro dell’Economia

I motivi sono almeno due
Primo: alcune sue dichiarazioni anti-tedesche
Secondo, il suo atteggiamento nei confronti dell’Euro

 Nato nel 1936, «l’anno di pubblicazione della Teoria generale di Keynes e del Piano Funk del governo nazista», 
 «Io sono figlio dell’epoca liberaldemocratica e gli scontri con mio padre furono costanti», racconta nella sua autobiografia 'Come un incubo e come un sogno' (Rubbettino Editore, 340 pagine)

QUEL 18 ALL’ESAME D’UNIVERSITA’
 «Dei 24 esami superati, 15 ottennero il massimo dei voti e 4 anche la lode. L’unico «intoppo» lo ebbi con il docente di Ragioneria 1, che mi diede un umiliante 18 […] Aveva mal tollerato la mia impertinenza d’aver sostenuto una tesi che lui avversava e che avevo letto sul testo di uno studioso suo concorrente»
Lui se la lega al dito
Torna preparatissimo a Ragioneria 2 e strappa un 30

L’ESPERIENZA MILITARE
La tesi di laurea, Sulla natura pubblica e privata degli enti, la discute nel 1961
Ovviamente, prendendo il massimo dei voti e la lode. Subito dopo, va a fare il sottotenente nel reggimento di fanteria da montagna «Leoni di Liguria», fondato da Giuseppe Garibaldi

Si trova bene, Paolo
In fondo, ammette lui, «sono stato forgiato come uomo “di dovere”, non “di potere” […] I miei colleghi soffrivano per il rigore della vita militare e alcuni perfino piangevano di notte
A me la caserma è sembrata un luogo di ineffabili rilassatezze rispetto al rigore imposto da mio padre in famiglia»

BANKITALIA
Finita l’esperienza militare, inizia quella economica e finanziaria, che lo porterà ad attraversare 50 anni d’Italia all’interno di tutti i palazzi del potere

Paolo Savona entra in Banca d’Italia tramite concorso (ottavo su 2 mila partecipanti) e quasi senza volerlo: 
«Non mi interessava: un po’ perché ricercavo la piena indipendenza e per il resto per aver fiutato nei colleghi, tutti con un elevato standard professionale, troppo carrierismo e troppo conformismo»

50 ANNI DI POTERE ITALIANO

Inizia nel 1963, quando l’Italia vive la sua prima crisi postbellica della bilancia estera dei pagamenti, e finisce nel 2014, ancora a crisi bancaria in corso. Savona attraversa la crisi petrolifera del ’74, il liberismo di Reagan, l’avvento della Thatcher, la spesa pubblica in deficit di Craxi, la fine del Comunismo, l’inchiesta di Mani Pulite


L’EURO
Nell’ultima fase della sua carriera, Savona approfondisce le sue teorie sull’Europa e sull’euro, «il cruccio della mia vita professionale»

Al contrario di quanto si possa pensare, è un sostenitore del progetto europeo, ma non considera la moneta unica un dogma acquisito ed eterno

Per lui, o l’Unione europea perviene «a una forma di Stato sovranazionale», oppure è meglio abbandonare il progetto

 Per questo, è la sua teoria, l’Italia deve preparare un Piano B, cioè un piano di uscita dall’Euro

«Ci sarebbe uno shock iniziale forte», diceva nel 2014, «ma nel giro di un massimo di due anni la situazione ritornerebbe in equilibrio»

Frasi forti, che rilette in queste ore hanno fatto schizzare lo spread a più di 200 punti

Salvini e Di Maio continuano a tenere la loro posizione. Vogliono Savona
Che nel frattempo si è dimesso dalla guida del Fondo lussemburghese con una nota che parlava di «sopravvenuti importanti impegni pubblici in Italia»

Frase ancora più forte, messaggio indiretto a chi non lo vuole Ministro
Paolo Savona continua a lottare


https://www.infiltrato.it/inchieste/bilderberg-ecco-tutti-i-nomi-degli-italiani-che-hanno-partecipato-dal-77-ad-oggi-giornalisti-banchieri-e-politici/

http://buenobuonogood.com/3158/bilderberg-italia-nomi-e-cognomi-di-politici-imprenditori-e-banchieri/

https://www.vanityfair.it/news/politica/2018/05/25/paolo-savona-chi-ministro-economia

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