Fabrizio Dresda, nel suo interessante lavoro, prende in considerazione
l’anatomia e la fisiologia umana dell’alimentazione
Le sue
sono idee innovative per la maggior parte dei lettori, ma sono logiche
e sfrondano molti pregiudizi sulla nostra alimentazione
Generalmente la maggior parte delle persone è convinta che l’uomo
si nutrisse inizialmente di carne e che sia nato come carnivoro
cacciatore
Grave errore!
L’uomo non era in grado di mangiare carne senza la conoscenza
dell’utilizzo del fuoco e prima di avere sviluppato una tecnologia che
lo portasse a realizzare lance, frecce, frombole, spade e coltelli
Tutti gli animali sono più veloci e fisicamente più forti di noi: essendo
fruttivori non abbiamo le unghie affilate ed i denti aguzzi dei
predatori!
La carne è troppo dura e inidonea ad
una masticazione a chi è munito di dentatura bunodonte, cioè con i denti arrotondati, che non hanno la caratteristica di poter tranciare
carni e alimenti similari
Solo una lunga cottura rende masticabile un alimento del tutto inidoneo
e tossico all’alimentazione umana, come è proprio la carne
Del resto solo da alcune decine di migliaia di anni l’uomo ha cominciato
a nutrirsi di prodotti animali e questo per motivi magici
Un
periodo così breve non è sufficiente a cambiare le nostre caratteristiche
genetiche
Il carnivorismo, il cannibalismo e la necrofagia sono figli dello sciamanesimo
Lo sciamano cercava di acquisire la forza degli animali nutrendosene, di acquisire le qualità dei guerrieri degli altri clan
mangiandoli, di preservare le virtù dei saggi del proprio clan nutrendosi
dei loro cadaveri e mettendo così a disposizione di tutti i
membri della tribù queste caratteristiche
Per questo iniziò a svilupparsi la pittura e la rappresentazione artistica
degli animali nelle grotte profonde, inaccessibili ai “profani”,
dove potevano recarsi solo notabili e sciamani che conoscevano la
giusta strada per giungere nei grandi saloni affrescati con ocra, carbone
e pigmenti vegetali
La rappresentazione grafica o pittorica della caccia, in un periodo
prerazionale in cui l’Uomo aveva una visione magica della realtà,
era un rituale affinché la battuta di caccia fosse proficua
Ma tutto questo era minato da un errore di fondo:
per avere la
forza del toro non devo nutrirmi della sua carne, ma di quello che
lui mangia!
Un grave errore che ha portato allo stravolgimento
dell’istinto umano e ne ha minato la salute
L’aumento del consumo
di prodotti di origine animale ha avuto ed ha come conseguenza
l’incremento delle malattie cardiovascolari, neoplastiche e cronicodegenerative,
che interessano sempre di più vaste fasce della popolazione
umana
Negli ultimi secoli il cannibalismo e la necrofagia sono stati considerati
ripugnanti e del tutto abbandonati
Fortunatamente sta
iniziando ad accadere la stessa cosa con la carne e gli altri prodotti
di origine animale,
considerati ormai inidonei per la nostra
alimentazione
Molti studiosi e coloro che hanno sviluppato un’etica universale
si rifiutano di nutrirsi di questi alimenti, che provocano sempre
e comunque sofferenza ad esseri viventi e danneggiano il nostro
organismo
Questi dati, che si riferiscono alla non idoneità dell’alimentazione
carnea,
sono stati confermati dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità e da scienziati a livello internazionale, soprattutto epidemiologi,
nutrizionisti, oncologi
Per mantenerci in buona salute è doveroso consigliare alimenti di
origine vegetale, in particolar modo frutta fresca ed eliminare gli
alimenti di origine animale, indubbiamente tossici
Grazie Fabrizio per questo lavoro logico, approfondito, coraggioso e
soprattutto privo di pregiudizi e tabù!
Vasco Merciadri, dottore in medicina
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