Gaetano Intrieri è uno dei 14 esperti nominati dal ministro dei trasporti Danilo Toninelli per far parte della struttura tecnica di missione del dicastero per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza
Ma, rivela Giacomo Amadori, ha ricevuto due condanne penali, di cui una passata in giudicato per bancarotta fraudolenta
Toninelli era già riuscito nell’impresa di nominare tre esperti su sei indagati nella commissione per il ponte Morandi
Non contento Toninelli ha nominato Intrieri che è docente di controllo di gestione all’università di Tor Vergata, quindi ha tutti i titoli necessari per la nomina:
quel che colpisce è invece che il M5S all’opposizione avrebbe fatto fuoco e fiamme per opporsi a una nomina del genere
La condanna risale a una vicenda del 2003, quando Intrieri è stato amministratore delegato della compagnia aerea Gandalf:
dopo il fallimento della compagnia, che risale al 2004, è stato condannato a tre anni e sei mesi, con pena ridotta a due anni e quattro mesi e poi cancellata dall’indulto del 2006, quello a cui Grillo era contrario
Intrieri ha sottratto dalle casse della Gandalf quasi mezzo milione a fini personali
«I 429mila euro da me incassati sono serviti per appianare i debiti con la Banca Intesa», ha detto lui al PM e la Cassazione nella sentenza ha scritto perché «versò i soldi sui suoi conti correnti facendone un uso personale (…) tutti soldi introitati con il pretesto di dover soddisfare debiti sociali»
Intrieri, che ha un account su Twitter, ha pubblicato una lunga lettera di replica a Maurizio Belpietro dopo la pubblicazione dell’articolo di Amadori
Nella lettera ammette la condanna ricevuta ma sostiene che sia servita ai piccoli azionisti per ricevere i loro soldi indietro, poi annuncia che darà le dimissioni dall’incarico ricevuto da Toninelli
Tra le 14 persone scelte dal ministro Danilo Toninelli nella Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture con il compito di effettuare l’analisi costi-benefici delle Grandi opere c’è un condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta
Si tratta di Gaetano Francesco Intrieri, classe 1965, esperto di Trasporto aereo e docente all’Università di Tor Vergata
La vicenda giudiziaria che lo riguarda, anticipata da La Verità, risale al 2003 e si è conclusa nell’autunno dello scorso anno con la sentenza della Cassazione
Sulla vicenda l’ufficio stampa del ministro, contattato dal Fatto.it, ha risposto con un “no comment”.
Intrieri – che spiega il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ha “almeno due condanne, una passata in giudicato” – si è appropriato di 429mila euro, secondo la ricostruzione dell’accusa, quando era amministratore delegato della Gandalf, una piccola compagnia di aereo di Parma, per “vantaggio patrimoniale personale”
In sostanza, confessò Intrieri davanti al pm Pietro Errede, quei soldi “sono serviti per appianare i miei debiti con Banca Intesa”
Nel corso del dibattimento, i suoi difensori hanno poi cercato di sostenere che le confessioni furono rese “in una situazione difficile”
Ma la Corte di Cassazione ha smontato la tesi bollandola come “priva di concludenza” e confermato la condanna a 3 anni e 6 mesi, ridotta a 2 anni e 4 mesi con le attenuanti generiche e cancellata dall’indulto del 2006
Da parte del ministro non è giunta alcuna comunicazione ufficiale dopo la notizia riportata da La Verità. Forza Italia chiede invece a Toninelli, incappato nelle tre nomine poi revocate nella commissione per il crollo del Ponte Morandi, di chiarire se era a conoscenza della condanna definitiva di Intrieri e il deputato Giorgio Mulè lo attacca:
“Abbiamo l’ennesima dimostrazione che è politicamente uno struzzo
Dopo lo scoop di stamattina pubblicato da La Verità sulla condanna definitiva per bancarotta fraudolenta del professor Gaetano Intrieri, chiamato da Toninelli al ministero come uno dei suoi super esperti, non è arrivata alcuna dichiarazione da parte del ministro”
Anzi, secondo lo stesso esperto nominato dal Mit, un colloquio ci sarebbe stato:
“Be non direi il Ministro mi ha detto che se me ne vado viene a prendermi sino a casa. Forse a qualcosa il mio lavoro serve e comunque domani parlo io”, ha scritto su Twitter nel pomeriggio a chi gli ricordava che “per quel partito avere una condanna è un problema”
Ilfattoquotidiano.it ha contattato lo staff di Toninelli nella serata di venerdì, ottenendo come risposta alla vicenda un “no comment”
Nessun commento:
Posta un commento