Con l'arrivo della bella stagione ESTIVA si parla sempre più spesso di condizioni meteo influenzate dall'ANTICICLONE AFRICANO o dall'ANTCICLONE delle AZZORRE
Scopriamo subito quali sono le differenze, gli effetti attesi sull'Italia e perché negli ultimi anni domina sempre il primo
Partiamo col dire che si tratta di due campi di alta pressione in grado di portare stabilità atmosferica sul nostro Paese
Quello che ne differisce è l'origine, cioè luogo in cui si formano e di conseguenza gli effetti che comportano una volta che raggiungono le nostre latitudini
ANTICICLONE DELLE AZZORRE:
è una zona di alta pressione semi permanente di origine subtropicale oceanica, generalmente sempre presente sull'oceano Atlantico con il suo massimo di pressione mediamente in prossimità delle omonime isole
Solitamente è caratterizzato da valori termici più contenuti (temperature in media), a causa proprio della sua posizione, sul medio oceano Atlantico, dove molto difficilmente la temperatura sopra l'acqua supera i +25°C
La massa d'aria risulta quindi assai più densa e pesante (più umida in sostanza) contenendo di conseguenza l'aumento delle temperature (inerzia termica maggiore)
I massimi anticiclonici tendono a rimanere in sede Atlantica e questo comporta la possibilità di infiltrazioni, sopratutto alle quote medie di correnti più fresche e umide dai quadranti Ovest/Nord Ovest, rendendo molto più elevata la possibilità che si sviluppino temporali pomeridiani, di tipo convettivo, specie lungo i rilievi e sulle vicine pianure, classici della nostra Estate
ANTICICLONE AFRICANO:
è un'area anticiclonica di natura subtropicale continentale, che interessa in modo pressoché permanente tutta l'area dell’Africa settentrionale occupata dal deserto del Sahara, dove garantisce una continua e persistente calma atmosferica
Quindi, a differenza di quello azzorriano, la massa d'aria scorre sopra un continente, è meno umida e si riscalda più velocemente con temperature spesso oltre le medie
Quando si espande fino ad inglobare anche l'Italia è responsabile di periodi di stabilità con valori termici molto elevati che tendono spesso ad andare sopra media
Questo anticiclone è responsabile delle più infuocate ondate di caldo che interessano i nostri settori:
2003, 2015,2017 e le ultime di queste settimane
L'elevata stabilità atmosferica tende a inibire qualsiasi attività cumuliforme anche nelle zone interne, riducendo al minimo il rischio di precipitazioni
Negli ultimi anni, complice il riscaldamento climatico in atto, assistiamo ad una maggior ingerenza dell'anticiclone africano con ondate di caldo a ripetizione su buona parte dell'Europa
Dagli ultimi studi effettuati sembrerebbe che l'alta pressione delle Azzorre si stia spostando sempre di più verso l'area caraibica, lasciando campo aperto quindi alle risalite di masse d'aria bollente dal Nord Africa
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