lunedì 5 agosto 2019

Sindaco di Scanzano Jonico (Basilicata) vieta il cancerogeno 5G: conseguenze penali per i sindaci che non lo imitano


Dopo la decisione di Scanzano Jonico, il cui sindaco ha vietato con ordinanza la sperimentazione o l’installazione del 5G sul territorio del Comune, il Codacons lancia un appello contro la nuova tecnologia e scrive a 8000 sindaci di tutta Italia chiedendo loro di adottare provvedimenti analoghi
”Le scorse settimane abbiamo presentato un esposto a 104 procure della Repubblica affinché aprissero indagini sui rischi per la salute connessi al 5G – spiega il presidente Carlo Rienzi –
La nostra battaglia si sposta ora sul fronte delle amministrazioni con una lettera che verrà inviata immediatamente ai sindaci degli 8000 comuni italiani, con la quale il Codacons chiede formalmente ai primi cittadini di attivarsi per garantire la salute della popolazione e vietare qualsiasi sperimentazione e struttura legata al 5G suo territorio di loro competenza”


”Allo stato attuale le evidenze scientifiche non sono in grado di assicurare con certezza l’assenza di rischi suo fronte sanitario per i cittadini – prosegue Rienzi –

 In tali situazioni si applica quindi il principio di precauzione che pone come interesse primario la tutela della popolazione, anche perché i sindaci sarebbero i primi soggetti chiamati a rispondere [NDR: a livello PENALE..] di eventuali danni prodotti da strutture tecnologiche autorizzate dalle amministrazioni”

I sindaci interessati possono leggere l’ordinanza del comune di Scanzano jonico sul sito Codacons, e quelli che accoglieranno l’appello dell’associazione vietando il 5G sul proprio territorio verranno inoltre premiati con il premio “Amico del consumatore”


Il comune di Scanzano Jonico, in via precauzionale, ha vietato il suo utilizzo nella zona

 Si tratta del primo comune italiano che ha preso questa decisione tramite il proprio primo cittadino

 Il primo cittadino è stato chiaro e si è appellato al principio di precauzione

Il sindaco Ripoli, in una ordinanza del 18 luglio, ha affermato che le radiofrequenze del 5G sono ancora del tutto inesplorate e potrebbero, mancando di ogni studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario, essere dannose per l’uomo e l’ambiente circostante

 Ma la comunità europea cosa ne pensa?
 Un documento del 2019 della Commissione Europea parla di possibili conseguenze biologiche derivanti dal 5G

 Il rischio sarebbe presente soprattutto per i soggetti esposti ad ipersensibilità elettromagnetica

Infine nel documento del sindaco viene citato anche la sentenza del gennaio del 2019 da parte del Tar del Lazio che ha stabilito che debba essere utilizzata una corretta campagna di sensibilizzazione per rendere noti i possibili rischi derivanti dall’uso degli smartphone alle persone

 Le radiofrequenze infine sono anche ritenute come cancerogene per l’uomo da tre studi, ovvero quelli dello Iarc e del National Toxicology program e dell’Istituto italiano Ramazzini

Fifth generation, questo il significato dell’acronimo

Come funziona tecnicamente?
 Il 5G utilizza una banda senza fili a frequenza alta, definita millimeter wave
 Il segnale copre distanze minori e richiederà maggior numero di antenne per diffondersi e ricevere il segnale

Da qui scaturiscono le problematiche di salute secondo il comune di Scanzano Jonico








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