di Francesco Tortora
Di giorno era un’apprezzata e grigia funzionaria di banca. Di sera, dopo aver dismesso gli austeri tailleur e i vestiti borghesi, si trasformava in una prostituta sadomaso e amava indossare uniformi delle SS naziste. Ha fatto molto scalpore nei Paesi Bassi la notizia del licenziamento da parte della De Nederlandsche Bank (DNB), la Banca centrale olandese, di una dipendente quarantaseienne dalla doppia vita. La funzionaria-prostituta, conosciuta con il nome d’arte di Conchita van der Waal e la cui storia è stata rivelata dal sito finanziario olandese “Quote”, promuoveva le sue grazie su Internet presentandosi come «una dominatrice
sadomasochista» con un tariffario di 450 euro all’ora.
La quarantaseienne lavorava da otto anni per la Banca centrale olandese e precedentemente aveva avuto incarichi in altri importanti istituzioni finanziarie dei Paesi Bassi come l’ING Bank e la ABN AMRO. Da più di un lustro aveva iniziato la carriera di prostituta che le garantiva introiti sino a 10.000 euro al mese. Sul suo sito web, prontamente oscurato, comparivano diverse foto hot della quarantaseienne e ai suoi potenziali clienti confessava di essere «una ninfomane di alta classe che ama fare sesso violento con sconosciuti». Poi dopo aver rivelato di avere una doppia vita, ironizzava: «Ho una carriera stimolante nella finanza internazionale. Il mio lavoro mi porta in molti luoghi (soprattutto in Europa occidentale e in America). Se solo i miei colleghi, clienti o capi sapessero che di notte mi diletto con il mio hobby di prostituta...»
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