Esplora il significato del termine: Il gioco di successo è stato tolto dagli store per volontà del suo creatore
di Alessio Lana
Non sempre il successo logora chi non ce l’ha. Talvolta anche i vincenti cadono vittima delle proprie vittorie. È il caso di Dong Nguyen, l’autore di Flappy Bird, una delle app più scaricate di sempre. Semplice nella meccanica e nella grafica, l’uccellino svolazzante ha primeggiato negli app store di mezzo mondo raccogliendo commenti entusiastici. Noi lo avevamo segnalato tra i giochi più divertenti per smartphone e finora ha portato nelle tasche del giovane vietnamita circa 50 mila euro al giorno. Un fiume di denaro a cui il ragazzo ha voluto però rinunciare di colpo e
, ironia della sorte, l’ha fatto con un tweet, un cinguettio.
OPERA DI UN HACKER - Le ipotesi sono tante e non c’è che da sbizzarrirsi con le interpretazioni. Una delle più quotate afferma che Nguyen semplicemente non esiste ma sia un genio dell’hacking che ha voluto provare al mondo le falle insite nei vari app store. Secondo questa teoria le recensioni a 5 stelle che hanno trasformato il gioco in un successo sarebbero opera di botnet, computer zombie che rispondono al volere di un hacker e postano senza sosta recensioni positive.
SISTEMA FALLACE - Un’altra teoria interessante vede in Nguyen un genio dei videogiochi che voleva dimostrare come il sistema dell’in app purchase non funzionasse. In quel sistema il giocatore scarica il gioco gratuitamente ma è poi costretto a comprare oggetti e avanzamenti con soldi veri se non vuole annoiarsi a morte. Un esempio è «Clash of Clans» o il più recente «Dungeon Keeper» , giochi che secondo molti stanno distruggendo l’industria videoludica. Flappy Birds invece è gratuito ma sostenuto dalla pubblicità il che vuol dire che il gioco non è concepito come una macchina da soldi ma come un’opera creativa fatta e finita a cui poi si aggiunge un classico sistema per avere delle rendite.
GENIO DEL MARKETING - Si passa al marketing con una terza ipotesi. Lo sviluppatore avrebbe ucciso la sua gallina dalle uova d’oro nel momento di massimo splendore per attirare attenzioni su di sé e sulle sue prossime fatiche. Ora che l’uccellino volante è morto gli occhi sono tutti puntati sull’account Twitter di Nguyen con ben 123 mila follower che non aspettano altro di conoscere le sue prossime mosse. Lui sarebbe quindi abile nel giocare questo suo ruolo tanto da essere scomparso: l’ultimo tweet lanciato risale allle 20.26 dell’8 febbraio.
AZIONI LEGALI - C’è poi la via legale. Basta uno sguardo per rendersi conto che «Flappy Bird» riprende scenari, oggetti e personaggi da «Super Mario Bros» e la Nintendo è agguerritissima contro chi utilizza i suoi diritti senza autorizzazione. Sempre in un tweet l’asiatico smentisce azioni legali contro di lui ma il dubbio rimane sempre valido: l’uccellino volante è una copia spudorata dell’universo della casa giapponese.
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