lunedì 29 dicembre 2014

Processo telematico: la carta resta, le notifiche via email vanno stampate

Debutto rompicapo per il processo penale telematico, il fax è «lo strumento più affidabile»

di Luigi Ferrarella

Milano «La formula legislativa induce a ritenere che il legislatore abbia ricompreso nella portata applicativa anche...». C’è scritto proprio così: è una circolare ministeriale, questa trasmessa in extremis a tutti gli uffici giudiziari italiani, ma le tocca fare l’oracolo. Perché è da due anni che si sapeva che il 15 dicembre 2014, cioè domani, la giustizia penale sarebbe dovuta obbligatoriamente passare alla notifica telematica dei propri atti alle persone diverse dall’imputato, cioè prevalentemente agli avvocati, in forza del decreto legge 193 del 2009, del decreto legge 179 del 2012, e della legge di stabilità per il 2013. Ed è da due anni che si sapeva che entro il 15 dicembre 2014 sarebbero dovuti essere emanati dal Ministero della Giustizia i decreti sulla funzionalità del servizio contemplati dall’articolo 16 della legge 179 del 2012. Eppure, dopo due anni e quattro governi (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi), questi decreti ancora non ci sono. E così, all’ultimo momento a 48 ore lavorative dalla scadenza di domani, per scongiurare l’impasse il Ministero ha diramato almeno una circolare-bussola interpretativa dell’ambiguità del comma 9 e del comma 10 della legge.

Nelle riunioni è stato anche esplicitato che «il fax è sicuramente più affidabile perché Snt dipende da diversi fattori esterni» come «la rete geografica del circondario e il sistema di forma digitale da remoto», sicché «diversi componenti possono incidere e pertanto non si può dare per certa l’assoluta affidabilità del sistema». L’elenco dei falliti invii telematici a fine giornata verrà allora trasmesso all’Ordine degli Avvocati e l’atto verrà depositato nella cancelleria per la notifica con mezzi tradizionali. 
Annunciato a voce è infine il superamento del problema rilevato nella sperimentazione sino a pochi giorni fa, quando gli allegati alla Pec non potevano superare i 20 MB di limite che cumulava i messaggi con più destinatari, sicché, se si dovevano mandare 2 MB a 12 destinatari, si rischiava che il messaggio non partisse perché pesava 24 MB invece di 20.

Nessun commento:

Posta un commento