lunedì 29 dicembre 2014

I frati francescani e le spese milionarie per l’hotel in centro


Un albergo con vista sulla Cupola di San Pietro ha trascinato alla bancarotta l’Ordine dei frati minori: «Ristrutturazione dubbia». Indaga la magistratura

di Maria Antonietta Calabrò

«Il Cantico è un paradiso di eleganza, calore e benessere, in armonia con un ambiente salubre e sereno», recita il sito web che magnifica il «benessere totale della persona» e l’esperienza del dormire in quell’albergo come «solo uno dei piacevoli dettagli»
. «Il Cantico» però non è quello delle creature, composto da san Francesco, che dormiva appoggiato a un sasso. E anche se i contenitori dei bagnoschiuma nei bagni portano incisa la preghiera del poverello di Assisi, è stato proprio quest’albergo, con vista sulla Cupola di San Pietro, a trascinare alla bancarotta l’Ordine dei frati minori. «Una grave situazione di difficoltà finanziaria» della Curia generale è stata infatti denunciata, in una lettera choc a tutti i frati dell’Ordine, dal ministro generale, l’americano padre Michael Perry in seguito a un’indagine interna condotta a partire da settembre, che ha fatto emergere operazioni «dubbie», condotte dall’Economato. Sotto accusa l’intervento di acquisizione e ristrutturazione dell’hotel. L’ex economo generale, padre Giancarlo Lati, che gestiva direttamente l’albergo «Il Cantico» si è già dimesso dall’ incarico e da quello di Rappresentante legale dell’Ordine, ufficialmente per motivi di salute. Ma intanto, padre Perry ha anche puntato il dito contro «il ruolo significativo che alcune persone esterne, che non sono membri dell’Ordine, hanno avuto nella faccenda».

L’allarme è evidente. 
Per il superiore, «la portata e la rilevanza di queste operazioni hanno messo in grave pericolo la stabilità finanziaria della Curia generale». Per questi motivi, annuncia padre Perry, il Definitorio generale, «all’unanimità ha deciso di chiedere l’intervento delle autorità civili, affinché esse possano far luce in questa faccenda». Insomma è già partita la denuncia alla Procura di Roma. E infine padre Perry richiama come incoraggiamento l’esempio offerto da «Papa Francesco nel suo appello alla verità e alla trasparenza nelle attività finanziarie, sia nella Chiesa che nelle società umane».




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