martedì 10 febbraio 2015

8.500 morti in meno con 2 MELE ROSSE al giorno: MA LA GENTE NON ASCOLTA

Ecco i benefici se si mangiasse una mela al dì (soprattutto per gli over 50). Poteri simili alla statina, senza effetti collaterali


L’ennesimo studio sui poteri prodigiosi della mela è stato promosso dagli scienziati dell’Università di Oxford e sostiene che tra infarti e ictus si potrebbero evitare ben 8.500 morti all’anno grazie a questo frutto quasi magico.

 I vantaggi sarebbero infatti quasi comparabili a quelli forniti dalla statina, in grado di salvare 9.400 persone annualmente da ictus e infarti. Logico poi che nel caso di over cinquantenni il mantra “an apple a day” avrebbe ancora più ragioni di esistere, considerato l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari con l’età. Gli scienziati hanno utilizzato dei modelli matematici e considerato una vasta mole di dati da precedenti studi. 

MA LA GENTE NON ASCOLTA 
Adam Briggs, a capo della British Heart Foundation Health Promotion Research Group della Oxford University, spiega le tante e trasversali implicazioni del proprio studio, evidenziando anche che dalle statistiche emerge purtroppo che solo un terzo della popolazione
britannica ascolta i buoni consigli a proposito delle porzioni raccomandate di frutta. Ma se l’opinione pubblica si sensibilizzasse sui poteri equivalenti dell’approccio nutrizionale rispetto a quello farmaceutico forse la dieta apple-friendly potrebbe finalmente avere una diffusione significativa.

Gli effetti proverbiali delle mele sulla salute sono noti da tempo: hanno proprietà antiossidanti e favoriscono la motilità intestinale, combattono l’invecchiamento della pelle e soprattutto sono amiche della salute cardiovascolare, contribuendo grazie ai flavonoidi a tenere sotto controllo il colesterolo Ldl, responsabile di malattie cardiovascolari, e a innalzare i livelli di quello Hdl, che ha invece proprietà protettive. I farmaci appartenenti alla classe delle statine sono stati invece studiati in molte ricerche cliniche, dimostrando la loro efficacia nel ridurre i tassi di colesterolo e la mortalità cardiaca. Il messaggio dello studio britannico va oltre il proverbio sulle mele e vuole sottolineare come una dieta ricca di verdure e frutta fresca abbia poteri che non hanno nulla da invidiare al potere dei farmaci e che anzi, in presenza di un regime dietetico corretto, li renderebbero inutili o comunque superflui. E poi la mela, diversamente dalla statina, non ha alcun effetto collaterale.





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