martedì 21 aprile 2015

I passaporti del mondo

di Eva Perasso

Passaporti del mondo, uniti: hanno quasi tutti lo stesso formato, variano invece per colore e per opportunità di viaggio e libera circolazione nei territori mondiali che garantiscono a chi li possiede. Se chi parte dagli Stati Uniti può raggiungere 147 nazioni straniere senza dover chiedere un visto, per altri Paesi le restrizioni sono molto più forti: chi ha passaporto delle isole Salomone per esempio viaggia invece solo in 28 Paesi senza permessi, in 38 per chi ha il passaporto etiope, in 44 per il passaporto libanese e in 59 per quello indiano. Il sito Passport Index http://www.passportindex.org/ offre una panoramica delle nazioni e dei passaporti di tutto il mondo: creato dall’azienda Arton, fondatrice della Global Citizen Foundation, è un semplice strumento interattivo di informazione e promozione della libera circolazione delle persone


Una delle opzioni offerte dal sito di Passport Index è quella di compiere ricerche a seconda del colore del passaporto: i più utilizzati? I rossi, i verdi e i blu. In alternativa, è possibile navigare una mappa geografica mondiale per scoprire le fattezze del documento valido per l’espatrio cliccandovi sopra nazione per nazione, oppure cercare in un elenco nominativo il Paese che più interessa.

Ma la funzione più interessante è quella del Passport Power Rank: un indice che fa una classifica dei passaporti basandosi sul numero di stati esteri che il suo possesso permette di visitare senza richiedere visti, professionali o turistici. Le due nazioni che al mondo hanno il giudizio 1 – il più alto - sono solo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna: per entrambe la libertà di movimento è grande 147 stati. Il rank 2 appartiene invece a Francia, Germania e Corea del Sud: per loro gli stati visitabili liberamente sono invece 145. A fondo classifica compaiono i territori palestinesi, l’arcipelago africano di São Tomé e Príncipe, il Sudan del Sud, Myanmar e Isole Salomone: per loro gli stati visitabili scendono a 28, nemmeno un quinto rispetto ai primi.

È ottimo il risultato italiano: nel Passport Power Rank si colloca in terza posizione con voto 3, insieme alla Svezia, e l’opportunità di recarsi senza visto in 144 nazioni.



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