domenica 5 aprile 2015

LEGGENDE METROPOLITANE: «Bomba in metrò il primo maggio»

la falsa storiella, diffusa soprattutto tra i giovani, ha portato a un’ondata di denunce a carabinieri e polizia. L’Antiterrorismo: allarme totalmente infondato

di Andrea Galli

L’audio gira da alcuni giorni attraverso i social network, Whatsapp e il passaparola. Non chi sa chi stato l’«untore», il primo a diffonderlo. O meglio a riciclarlo, visto che si tratta di una bufala «storica» che periodicamente riappare in Rete. Ma si sanno altre due cose, più importanti: primo, i vertici dell’Antiterrorismo milanese, allo stato ritengono l’allarme totalmente infondato; secondo, l’allarme ha generato una tale psicosi da portare a denunce formali che stanno intasando l’attività investigativa
.

La storia, narrata nell’audio dalla voce di un ragazzo, viene presentata come «un fatto che è successo alla figlia di una collega di mia madre». Nel racconto, una ragazza cammina per strada quando un uomo davanti a lei, genericamente definito «un arabo», perde il portafoglio. La ragazza lo raccoglie e insegue l’uomo per consegnarglielo. Nel momento in cui «l’arabo» riceve il portafoglio, per sdebitarsi vuole offrire un caffè alla ragazza, la quale però è di fretta e rifiuta. Al che l’uomo le offre un «regalo, mi ringrazierai». Si tratta di un avviso: «Non prendere la metro il Primo maggio». Poi l’uomo scappa di corsa. E la ragazza resta pietrificata, perché ha capito che ci sarà un attentato, una bomba in metrò: il Primo maggio inizierà l’Expo.

Esplora il significato del termine: La «bufala» in realtà gira in rete da anni: Paolo Attivissimo, sul suo sito, l’ha soprannominata «Il terrorista di buon cuore» e ne cita varie versioni, una in particolare del 2004, e altre precedenti.La «bufala» in realtà gira in rete da anni: Paolo Attivissimo, sul suo sito, l’ha soprannominata «Il terrorista di buon cuore» e ne cita varie versioni, una in particolare del 2004, e altre precedenti.

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